come al solito ci saranno zone maggiormente coinvolte ma questo nulla toglie al discorso di cui sopra
tra l'altro come è stato appena sottolineato la nostra fa parte delle zone che "tirano" di più
comunque marco non ho capito perchè non sei d'accordo se affermo che usare una 71-00 ma sostanzialmente anche una 81-10 significa prendere una media che comprende solo annate nettamente più fredde dell'ultima manciata
Ultima modifica di Alessandro1985; 14/08/2018 alle 14:41
Si ma Marco è a livello globale o se vogliamo emisferico che si generano le configurazioni……
Poi che su microscala si possa avere anche qualche eccezione ok, ma se gli indici che leggono il "clima" del globo sono più cambiati è ovvio che cambiano anche le configurazioni.
Ti dirò di più.
Più di qualche inverno degli ultimi 15 è figlio proprio del mutato andamento del getto sul NH con lo stesso che rimane confinato in atlantico.
In inverno infatti abbiamo assistito a forte continentalizzazione del clima.
Continentalizzazione che d'inverno ci avvicina il gelo, d'estate ci mette nel forno ( non ventilato) andando ad amplificare le condizioni si subsidenza.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
ma questo non c'entra nulla con il mio discorso
le mie considerazioni nasceva dallo stupore dei più rispetto alle ultime estati (dal montare del nino) che con condizioni anche molto diverse hanno comunque generato delle anomalie significative anche nei confronti di estati molto calde del recente passato
così ho sottolineato come il grosso balzo in avanti fatto da quel momento in poi non poteva che generare una situazione del genere se confronti un contesto come quello contemporaneo con quello di tali medie
poi ci sta sempre il risultato in controtendenza ma questo è un altro discorso
Molto interessanti questi contributi.
Certamente il Mediterraneo si sta riscaldando moltissimo, in particolar modo dagli anni 90, con un marcato incremento delle temperature e di salinità (che a sua volta altera gli equilibri di densità dei vari strati favorendo una diffusione verso il basso del calore) che ha portato ad un riscaldamento profondo in particolare dopo il 2005.
Ci sono molti studi in merito, ad esempio
Updating temperature and salinity mean values and trends in the Western Mediterranean: The RADMED project - ScienceDirect
https://www.nature.com/articles/srep23009
https://www.nature.com/articles/s41598-017-04455-5
Alcune zone hanno subito un incremento di mezzo grado in vent'anni anche a notevoli profondità, ad esempio questo è il canale di Sicilia a 400 metri di profondità.
Questo il calore assorbito dal mare al largo della Spagna per le fasce 0-200m,200-600m, sotto i 600m e per l'intera colonna.
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Il mare quindi è sempre più caldo a inizio stagione e anche quando c'è un buon rimescolamento le acque profonde che emergono sono meno fredde che in passato, quindi è inevitabile che le temperature in superficie e a terra ne risentano moltissimo.
Credo che sia molto rilevante anche il discorso della sensibilità della zona nordafricana e mediorientale ai gas serra. Nell'immagine c'è la distribuzione spaziale dell'effetto radiativo della CO2 (tratto da questo studio), misurato tramite spettrometria dai dati satellitari, credo possa essere una buona approssimazione dell'irraggiamento aggiuntivo derivante dalle emissioni antropogeniche. Questa è la media annua, a livello stagionale i pattern possono essere molto diverse e in estate l'anomalia nordafricana è certamente più pronunciata.
Non è semplice capire quali effetti produca a livello di circolazione atmosferica ma credo che abbia una influenza importante (possibile che il trend delle SSTA in zona IOD sia influenzato anche da questo?)
Sono invece un pochino più scettico rispetto agli studi che attribuiscono un ruolo così forte al riscaldamento del mediterraneo sulle precipitazioni nel Sahel. Che il trasporto di umidità dal Mediterraneo rinforzi il monsone mi pare indiscutibile, ma i risultati che lo identificano come il fattore principale (o quasi esclusivo) del suo recente rinforzo mi sembrano meno robusti. I modelli climatici sulle dinamiche regionali non sono del tutto affidabili e c'è abbastanza incertezza nei dataset storici e di reanalisi per prendere con una certa cautela questo genere di risultati.
C'è abbastanza evidenza empirica sull'influenza delle fasi AMO sul WAM e il periodo di siccità degli anni 70-80 è stato attribuito alla fase AMO negativa. Un modello che attribuisce l'aumento delle precipitazioni nel Sahel in maniera preponderante al riscaldamento del Mediterraneo rispetto all'incremento in Atlantico mi lascia qualche perplessità (per quanto il riscaldamento mediterraneo sia molto più forte).
Comunque sia, è indiscutibile che il riscaldamento delle nostre estati sia generato da moltissimi fattori e quasi tutti sono essenzialmente permanenti.
È vero ma in questo caso Guidi faceva un discorso molto ampio (e in gran parte condivisibile) sul un certo approccio climatologico/mediatico dei sostenitori della teoria AGW. Sarebbe anche interessante da discutere, ma non ha nessuna attinenza con le estati italiane oggetto di questa discussione.
per chi pensava che Luglio 2018 sia stato fresco
Clima Italia luglio 2018 molto caldo, tutti i dati di un'estate double face - MeteoGiornale.it
+1,83° e -21% di pioggia
in fin dei conti neppure grosse fiammate, ma una costanza che ha martellato anche i maroni
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