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  1. #2221
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da appassionato_meteo Visualizza Messaggio
    Trovo le tue considerazioni ed analisi molto interessanti (a prescindere dalle proprie preferenze personali)
    Potresti spiegare meglio la frase "La verità è che sotto al naso ci sta passando una profonda modifica delle correnti a getto e delle condizioni troposferiche"?
    Per esempio, la modifica potrebbe essere la fase di NAO+ (ed EA+) che sta insistendo da molto tempo?
    In altre parole, alta pressione ancora più invadente con grande staticità della configurazione e a tratti periodi di segno opposto?
    Che cosa ti aspetti per il futuro (non solo immediato)?
    Gli indici teleconnettivi specie negli ultimi anni, perdono un pò del loro significato appunto teleconnettivo per cederlo ad un compito squisitamente descrittivo. Specie l'EA che è una NAO traslata verso sudest, quindi più dipendente dalla cella di Hadley e dalla terraferma, soffre direttamente dell'aumento dei geopotenziali e delle temperature.

    Il vero problema è l'eccezionale perdita del gradiente termico orizzontale, che, basta conoscere un pò di termodinamica, è semplice pensare come le zone continentali soffrono di più rispetto alle zone oceaniche. La perdita di gradiente (non serve mica postare le carte per farlo notare, più vai a Nord più lo scarto termico positivo aumenta e quindi è facile capire come le temperature a differenza di latitudine diventano sempre più simili), porta ad una forte riduzione di attività depressionarie le quali nel semestre freddo (ci mancherebbe che lo farebbero con forza in quello caldo), sono costrette a "sfogarsi" in oceano.

    Ormai io "non me la prendo più" con l'EA piuttosto che con la NAO, la AO, ma è il gioco è tutto qui: poca differenza termica a latitudini differenti nelle zone continentali e quindi spostamento delle attività del fronte polare in pieno oceano dove valgono sia la differenza di temperatura della superficie oceanica (l'oceano è termicamente più pigro della terraferma), sia dell'attività convettiva che rimane l'unica via per la creazione e l'evoluzione di sistemi depressionari.

    Ora detto questo, è inutile che ti dica come la penso per il futuro. Più si riscaldano le zone artiche e subartiche, più il gradiente termico orizzontale diminuisce, più l'atmosfera perde del "normale" comportamento a cui eravamo abituati: basse pressioni, fronti caldi, freddi, occlusi, eccetera ed in sostituzione invece, prevalendo l'attività convettiva anche in mesi adiacenti alla stagione fredda, ci dobbiamo aggrappare ai cut-off, gocce fredde, sistemi mesociclonici, v-shaped storms e alluvioni lampo sempre nelle solite zone, dettate magari da condizioni orografiche o topografiche.

    Questo è un mio pensiero, naturalmente non vale nulla ma l'ho comunque condiviso. Poi c'è chi pensa che è tutto normale, che i ristoranti sono pieni, che siamo in un periodo sfortunato e che per 3 giorni di gelo su 87 di nulla dobbiamo convicerci che il riscaldamento è una fake news.

    Buona giornata.

  2. #2222
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Ecco si profonda modificazione dell'andamento della circolazione atmosferica fino a qui conosciuta.

    Il tutto in un contesto attuale di +0.3/+0.5°.
    E' così, normale, anormale, eccezionale fate voi……
    Certo è che l'unico posto in Eurasia dove si forma il freddo a metà Ottobre è ad est degli Urali…..

    Poi che faccia caldo ok, che le cose cambino ok, ma il GW spiega solo in parte….
    Certo è che l'Europa è pesantemente penalizzata con un oceano ad ovest
    Purtroppo il GW spiega tutto secondo me. Questo autunno è la diretta conseguenza di un trimestre estivo eccezionale sulla Scandinavia e nelle zone dell'Eurasia occidentale. La perdita mostruosa di gradiente termico orizzontale fa sì che non si hanno condizioni ottimali per la formazione di sistemi depressionari e di contro si ha la persistenza di geopotenziali alti compresa l'altezza della troposfera rendendo il tutto ermetico e auto-alimentante.

    Tornando in topic, vediamo se si riuscirà a portare a termine il cambio di pattern con l'accentramento del VP. Per ora il tentativo è ancora sulla carta (visto che parliamo di over 168), ma il problema è se questo butterà il seme per creare depressioni sull'Europa orientale o sarà solamente una parentesi. I segnali a lunghissimo termine non sono rassicuranti. L'attività oceanica come normale che sia dopo tutto questa inerzia termica, tenterà ancora una volta di prevalere. Buona giornata.

    naefsnh-0-0-384.png

  3. #2223
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da Hertz Visualizza Messaggio
    Io onestamente spererei in un 2014/15, da me stiamo sopramedia pluvio di 200 mm e comunque non c'è nessun serio problema di siccità in nessuna regione.
    E da te, ma appunto basta spostarsi di poche decine di km perché le cose cambino, questo è segnale di instabilità quasi esclusivamente di tipo convettivo.

    Chiuso OT

  4. #2224
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Gli indici teleconnettivi specie negli ultimi anni, perdono un pò del loro significato appunto teleconnettivo per cederlo ad un compito squisitamente descrittivo. Specie l'EA che è una NAO traslata verso sudest, quindi più dipendente dalla cella di Hadley e dalla terraferma, soffre direttamente dell'aumento dei geopotenziali e delle temperature.

    Il vero problema è l'eccezionale perdita del gradiente termico orizzontale, che, basta conoscere un pò di termodinamica, è semplice pensare come le zone continentali soffrono di più rispetto alle zone oceaniche. La perdita di gradiente (non serve mica postare le carte per farlo notare, più vai a Nord più lo scarto termico positivo aumenta e quindi è facile capire come le temperature a differenza di latitudine diventano sempre più simili), porta ad una forte riduzione di attività depressionarie le quali nel semestre freddo (ci mancherebbe che lo farebbero con forza in quello caldo), sono costrette a "sfogarsi" in oceano.

    Ormai io "non me la prendo più" con l'EA piuttosto che con la NAO, la AO, ma è il gioco è tutto qui: poca differenza termica a latitudini differenti nelle zone continentali e quindi spostamento delle attività del fronte polare in pieno oceano dove valgono sia la differenza di temperatura della superficie oceanica (l'oceano è termicamente più pigro della terraferma), sia dell'attività convettiva che rimane l'unica via per la creazione e l'evoluzione di sistemi depressionari.

    Ora detto questo, è inutile che ti dica come la penso per il futuro. Più si riscaldano le zone artiche e subartiche, più il gradiente termico orizzontale diminuisce, più l'atmosfera perde del "normale" comportamento a cui eravamo abituati: basse pressioni, fronti caldi, freddi, occlusi, eccetera ed in sostituzione invece, prevalendo l'attività convettiva anche in mesi adiacenti alla stagione fredda, ci dobbiamo aggrappare ai cut-off, gocce fredde, sistemi mesociclonici, v-shaped storms e alluvioni lampo sempre nelle solite zone, dettate magari da condizioni orografiche o topografiche.

    Questo è un mio pensiero, naturalmente non vale nulla ma l'ho comunque condiviso. Poi c'è chi pensa che è tutto normale, che i ristoranti sono pieni, che siamo in un periodo sfortunato e che per 3 giorni di gelo su 87 di nulla dobbiamo convicerci che il riscaldamento è una fake news.

    Buona giornata.
    3 giorni di gelo quali sarebbero? Quelli di Febbraio (che comunque son stati di più ma facciamo finta di niente) in cui sei scomparso come al solito, dopo aver detto in ogni modo e termine che era impossibile si concretizzasse un evento del genere?

    Ma del resto ormai il mood tipico del forum è quello di lamentarsi continuamente a prescindere, basta vedere le pagine di questo thread per capirlo, quindi direi che la tua strategia ha fatto proseliti.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  5. #2225
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Purtroppo il GW spiega tutto secondo me. Questo autunno è la diretta conseguenza di un trimestre estivo eccezionale sulla Scandinavia e nelle zone dell'Eurasia occidentale. La perdita mostruosa di gradiente termico orizzontale fa sì che non si hanno condizioni ottimali per la formazione di sistemi depressionari e di contro si ha la persistenza di geopotenziali alti compresa l'altezza della troposfera rendendo il tutto ermetico e auto-alimentante.

    Tornando in topic, vediamo se si riuscirà a portare a termine il cambio di pattern con l'accentramento del VP. Per ora il tentativo è ancora sulla carta (visto che parliamo di over 168), ma il problema è se questo butterà il seme per creare depressioni sull'Europa orientale o sarà solamente una parentesi. I segnali a lunghissimo termine non sono rassicuranti. L'attività oceanica come normale che sia dopo tutto questa inerzia termica, tenterà ancora una volta di prevalere. Buona giornata.

    naefsnh-0-0-384.png
    Ma tu puoi imputarlo a chi ti pare.
    Il discorso è che le anomalie monstre nel nostro settore avvengono con quel bilancio termico globale.
    Che non è +3° ma +0.??? (mettetici quel che vi pare).
    E poi si, le anomalie non spalmate come nella tanto cara "vintage edition" sui paralleli, ma si annidano come frutto di onde (positive e negative) semi stazionarie.

    A mio avviso, con questa storia del GW, in molti si perdono la grande occasione di capire il perché la circolazione atmosferica funziona così.

    Ad ognuno il suo, il campo d'indagine è vasto e scarsamente conosciuto: poi se, per un senso di "appagamento dell'animo" ci nascondiamo solo dietro al GW per sentirci confortati nel "tanto oramai è così" questo non fa al caso mio.
    Le cose cambiano e sono cambiate e cambieranno ancora (forse in peggio ma chissà) ma credo che ci sia ancora molta meteorologia/climatologia da capire.

    Un saluto, Giuseppe
    Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!

  6. #2226
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Ma tu puoi imputarlo a chi ti pare.
    Il discorso è che le anomalie monstre nel nostro settore avvengono con quel bilancio termico globale.
    Che non è +3° ma +0.??? (mettetici quel che vi pare).
    E poi si, le anomalie non spalmate come nella tanto cara "vintage edition" sui paralleli, ma si annidano come frutto di onde (positive e negative) semi stazionarie.

    A mio avviso, con questa storia del GW, in molti si perdono la grande occasione di capire il perché la circolazione atmosferica funziona così.

    Ad ognuno il suo, il campo d'indagine è vasto e scarsamente conosciuto: poi se, per un senso di "appagamento dell'animo" ci nascondiamo solo dietro al GW per sentirci confortati nel "tanto oramai è così" questo non fa al caso mio.
    Le cose cambiano e sono cambiate e cambieranno ancora (forse in peggio ma chissà) ma credo che ci sia ancora molta meteorologia/climatologia da capire.

    Un saluto, Giuseppe
    Totalmente condivisibile...ormai il GW è causa ed effetto di tutto, pure se caca una gallina ....dopodichè se mi scrive un pugliese quanto ha scritto, mi viene ancora più da sorridere visto che la Puglia negli ultimi 3/4 semestri freddi è stata una delle aree mediterranee / europee meridionali, più colpite da ondate di freddo e neve per taluni versi eccezionali...noi del nord dovremmo spararci direttamente in bocca .....ma questo nasce dal fatto che alcuni pensano che l'atmsfera sia imbrigliata in regole ferree e sempre uguali, ma ciò è assolutamente NON vero...che poi il GW ci possa mettere uno zampino enfatizzando alcune dinamiche, ci può anche stare, ma che tutto e tutte le variazioni circolatorie siano imputabili al GW è risibile.

  7. #2227
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    ... ovviamente stamattina si vedono le prime configurazioni Invernali su tutti i fronti dopo un clima da tarda estate su tutti gli angoli del continente, ma era inevitabile

    Speriamo si sbrighi a questo punto, sto caldo con sto sole basso sta diventando snervante.

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    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  8. #2228
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Configurazioni forse invernali nel long, ma piogge nulla, io voglio l'acqua prima, tanta neve sui monti e pioggia in pianura, poi si può parlare di freddo al piano, ma solo dopo che le Alpi si sono ben imbiancate e le falde acquifere ben rimpinguate. E poi non mi fido comunque, poiché come c'è stato il ribaltone nel long favorevole all'inverno, potrà anche ritornare il caldo anticiclone, solo se continuano così ancora per quattro giorni allora è anche possibile che sia vero.

  9. #2229
    Vento teso L'avatar di Dumbo71
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    ...io in casa sto ancora in pantaloncini corti (21,5 gradi la temperatura interna attuale), fate un po voi...

  10. #2230
    Brezza leggera L'avatar di doldrum67
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    Predefinito Re: Autunno 2018: analisi modelli meteorologici

    Torniamo a commentare brevemente i modelli: ecmwf00 e gfs00 perfettamente sovrapponibili fino a 120 ore. hp che regna dalle azzorre fino alla polonia. dalle 144 ore cominciano le infiltrazioni fredde sull'europa orientale e in seguito formazione di gocce fredde anche sul mediterraneo centrale in posizioni e momenti diversi, ma tutte di origine nordorientale. Concordanza (pure dalle ens di ecmwf) sulla progressiva erosione della hp atlantica dopo le 192 ore e progressiva intrusione sul fianco orientale di aria artico-marittima sull'europa centrale. Potrebbe essere il segnale di una successiva apertura della porta atlantica, ma andiamo sulle ipotesi delle ipotesi e lasciamo perdere. Questo il quadro generale e a grandi linee, senza poter andare nei dettagli.
    Ultima modifica di doldrum67; 15/10/2018 alle 10:30

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