Zitti cheti cheti sta a vedere che andiamo a instaurare un pattern a trazione fredda e passiamo dal estate al inverno..ovviamente qui secco
Lasciate ogni pesantezza,i pensieri ,i vizi dannosi ,la malinconia,la tristezza e il tormento.E'state in silenzio, con voi solo per un attimo,accogliete nel cuore quel mantra positivo che suggerisce a voi stessi il meglio del' essere e del fare!. AMO la METEO
eh sì
dobbiamo prima vedere cosa succede qui, potrebbe rientrare in pieno come scivolare verso la grecia
Secondo me con più va alta e occidentale la retrogressione di Domenica peggio è, perché in questo modo i geopotenziali aumentano dietro di sé facendo scivolare a Est la successiva irruzione...se invece restasse sul basso Adriatico/Ionio come la vede GFS o GEM o anche UKMO sarebbe meglio, poiché farebbe da apripista per l'irruzione successiva.
ECMWF 12 terribili, con un favonio bollente da far paura, ma tutto sommato bastano 500-600 km più a W, ancora fattibili in questo frangente, per avere una situazione termicamente molto migliore almeno al NE e lungo le Adriatiche stante la discesa fredda che va a colpire i Balcani.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Freddo inutile dai modelli, ora ci vuole l'atlantico, il freddo serve a ben poco se non ad abbassare la media (che comunque lo prendo ben volentieri). Meglio così che il caldo di ora in ogni caso.
Reading a 96 ore rimane diversissimo dagli altri con la goccia quasi in Italia
Goccia .png
Per capirci meglio ho postato ICON, che è il modello che va più a NW di tutti per Domenica. Chiediamoci perché in ICON la goccia retrogredisce più alta centrando addirittura in pieno la PP.
Il motivo osservando sta mappa è semplicissimo: dopo lo "stacco" della goccia sulla Polonia, parte un rinforzo a tutto spiano delle correnti zonali. Questo implica che l'anticiclone viene "stirato" verso ENE, e così facendo si allunga molto in direzione della Polonia; questo fa partire una spinta retrograda uguale ed opposta con la goccia fredda che invece di scendere verso S va più a W e rimane alta.
Qual è il problema? Che una volta ripartita la zonalità e stiratosi l'anticiclone anche il suo cuore caldo tende a spostarsi dall'Atlantico verso E e di conseguenza altroché discesa fredda successiva: ci precipita dritto in face.
Quindi, per concluderla, un passaggio più alto della goccia rispetto a GFS 12 a mio avviso significa mandare a donnine facili tutto il seguito. Per carità.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
hai fatto bene a precisare...
per il centro ed il nord Italia, dinamiche assolutamente controproducenti, perchè anzitutto sarebbe freddo mordi e fuggi, nessuna fase fredda prolungata: un paio di giorni di leggero sottomedia (leggero, perchè nelle zone soggette al grecale favonico si compenserebbero le isoterme basse in quota), per poi tornare su valori miti, anche se non più come adesso (ma sarebbe dura!!)... inoltre, stante il periodo, non servirebbe a creare nè cuscini nè altro... avremmo forse qualche minima interessante da inversione, nulla più... ma soprattutto continuerebbe a non piovere, e per le zone che non vedono piogge serie da fine maggio sarebbe un probelma, visto che statisticamente hanno il massimo pluviometrico proprio adesso, tra ottobre e novembre...
se poi si instaurasse una fase sottomedia termica, essendo fine ottobre come detto non servirebbe a niente, non solo: accelererebbe la perdita del serbatorio caldo- umido, così che, se in seguito si instaurasse un regime di correnti umide da ovest, gli effetti non sarebbero gli stessi che avremmo ora... insomma, non è propriamente una situazione rosea...
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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