Questa analisi dell'influenza del Pacifico tropicale mi convince fino ad un certo punto. Nei due periodi considerati da Trenberth non c'è solo un cambiamento dal lato Pacifico, ma anche un cambio di fase AMO, che peraltro precede quello Pacifico. Distinguere i due effetti non è un semplice, quanto delle differenze osservate sono effettivamente riconducibili al Pacifico e quante invece risentono delle variazioni in Atlantico che hanno dinamiche proprie?
Soprattutto come si giustificano i sottoperiodi con prevalenza di Niña e forti raffreddamenti del Pacifico che sono invece avvenuti in corrispondenza di rialzi dei valori NAO (71-76 e 88-90)? Ma anche la stessa permanenza di una NAO con valori eccezionalmente positivi nell'ultimo anno a fronte di un episodio di Niña e di una situazione in nord Pacifico sostanzialmente neutra suggerisce che le spinte dal Pacifico (che sono certamente presenti e importanti) vadano ad interagire con le dinamiche artiche e quelle Atlantiche in maniera non lineare. Finché in Atlantico permangono condizioni di AMO positiva questa relazione regge, ma se si esce dal campione degli ultimi anni sembra molto meno solida.
Ci sono anche alcune pubblicazioni che suggeriscono un impatto significativo delle fasi AMO sulla variabilità del nord Pacifico, ad esempio
https://agupubs.onlinelibrary.wiley....9/2007GL031601
è un modo di variabilità distinto dall'enso per pattern delle ssta e teleconnessioni e che influenza la nao sia su scale interannuali che di lungo termine; certo le anomalie in atlantico hanno un influenza sull'oceano pacifico infatti ho anche scritto nel precedente messaggio che l'anomalia positiva nell'atlantico tropicale influenza la cella di walker e rinforza quella negativa nel pacifico, ed anche le anomalie legate alla npo inffluenzano il pacifico tropicale percui è inevitabile che in parte siano interconnesse. Ma qualunque sia l'origine delle ssta il rossby wave train si propaga dal pacifico tropicale non dall'atlantico ne dagli oceani extratropicali, il meccanismo è lo stesso descritto in questo lavoro:
Tropical forcing of the recent rapid Arctic warming in northeastern Canada and Greenland | NatureFurther insight into the causes of the remarkable warming trend over Greenland and northeastern Canada is gained by examining the trends in the eddy component of Z200, obtained by removing the zonal average at each latitude from the trends (Fig. 1c). The results (Fig. 1d) strongly suggest that the 200-hPa geopotential height increases over northeastern Canada and Greenland are associated with a Rossby wave train that originates in the tropical Pacific. The corresponding flux of wave activity exhibits a distinctive arc-shaped trajectory, extending from the central tropical Pacific towards the Arctic and returning to the tropics via the Atlantic sector
Non dico che sia l'unica forzante della nao ma questo lavoro stima che metà del riscaldamento tra groenlandia e nord del canada tra 1979-2012 è connesso a questo pattern delle ssta tropicali e considerato che quella regione si è scaldata anche a causa del gw è una parte sostanziale del trend nella nao.
Ultima modifica di elz; 16/10/2018 alle 18:34
ne avevo parlato anch'io
Volevo aprire io un thread con questa domanda.
Ma come ho avuto conferma dal thread, non si và molto oltre questa risposta....
Interessante la tabella con il dato numerico della NAO, che quantifica quanto si percepisce aspanne, cioè che una roba del genere non si era mai vista. Aggiungendo alla sinottica coriacea il GW ne risultan un sopramedia di mesi assurdo, che sifà beffe della media climatica.
Ultima modifica di Albert0; 16/10/2018 alle 20:29
Leggo complesse ipotesi e uso abbondante di congiuntivi e condizionali. Segnala un ambito di ricerca più che qualcosa che si sà.
E' possibile che la risposta non esista, ovvero sia un succedersi di cause e effetti multipli per cui non c'è un motivo nel senso usuale del termine.
Si stano facendo ipotesi, direi anche molto valide. Nessuno di noi ha la sfera di cristallo in mano per sapere alla perfezione cosa ha causato questa fase, soprattutto perché come scrivi, l’atmosfera è un sistema molto caotico con innumerevoli rapporti causa-effetto è molto di questi sicuramente sfuggono alla scienza umana, da qualche parte però bisogna pur partire per lavorare sulla ricerca. La climatologia e la meteorologia sono due scienze e per questo rispondono a leggi fisiche quindi lasciamo stare le varie divinità che avranno cose più importanti a cui pensare
Meteorologia molto meno.
La mia passione base è la fisica. Come nei modelli, è possibile scrivere equazioni ecc e dire " la causa è questa, il temporale c'è per questi motivi di termodinamica".
Sul long e in climatologia le cose sono diverse. Le baruffe sul GW sono una conseguenza, ne capiamo di meno.
Non mi interesso al long proprio per questo, ambito troppo sperimentale, con forti elementi di empirismo. Le teleconesioni sono un approccio empirico, tramite quella scienza che è la statistica. Se succede A, spesso succede B.
Vista la mia ignoranza sul tema è possibile che se ne sappia di più di quello che credo ( leggo di riferimenti al ciclo solare), ma il tutto mi lascia insoddisfatto. E' un bel campo di ricerca, c'è ancora tantissimo da scoprire. Io vorrei qualcuno che mi dà il risultato spiegandomi , ma non è possibile.
Chiudo consigliando "Principles of planetary climate" , di Pierrehumbert:
http://cips.berkeley.edu/events/rock...limateVol1.pdf
E' un testo per studenti di dottorato in molte parti inavvicinabile, ma nelle parti comprensibile è lo stato dell'arte spiegato in maniera brillante e didattica al massimo che permette questa difficile materia.
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