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  1. #51
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca Musto Visualizza Messaggio
    Sino alla metà del mese vedo difficoltà che un'onda rossbyana intensa e
    profonda possa colpirci.
    Forse qualche lieve depressione in seno a deboli saccature o sviluppate
    da onde di Bjerknes portatrici di qualche minimo e qualche precipitazione in
    risalita da ovest/sud-ovest.

    Poi potrebbe esserci la svolta.
    Come detto,sino al 12-15 sarà ancora vistosa e forte le presenza anticiclonica a disturbarte le azioni del getto.
    Situazione in atto verificata.
    Fine settimana all'insegna della ripresa termico/pressoria.
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  2. #52
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    MJO:


    Mi auguro fortemente che il prossimo step entri in fase 6.
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  3. #53
    TT-chaser L'avatar di Tormenta
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    tranvata!

  4. #54
    Tempesta violenta L'avatar di gregory
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    quella che mi preoccupa un pò è la vicinanza al nucleo... almeno ieri s'è mossa da dove stava...



    roccaseccameteo.altervista.org

    always looking at the sky

  5. #55
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14802

    Affondo sub-tropicale in attesa di un primo cambio circolatorio




    Fugit inreparabile tempus!
    Il sommo Virgilio mi ritorna in mente se penso a come sta trascorrendo questa prima fase della stagione invernale, statica e snervante.
    Il promontorio anticiclonico provocherà un innalzamento delle temperature ben oltre i valori stagionali, prolungando l'attesa di un primo vero cambio meteo-climatico.
    La risalita termica sarà notevole poichè gran parte della spinta meridiana sarà donata da una matrice nord-africana; questa condizione sinottica è il risultato apprezzabile degli scenari globali ed europei a livello teleconnettivo e, di riflesso, barico.
    Ad un più attento studio delle mappe meteorologiche, si pone in evidenza la consueta disposizione degli elementi, frutto di una situazione teleconnettiva non congeniale.
    L'Hp ed il Vp intensi nelle loro sedi d'origine (rispettivamente 30° e 60° parallelo) sono frutto di un mix sinottico-teleconnettivo evidente ed interessante. Come possiamo appurare dalle carte entro le 72-96 ore
    è sempre presente la falla barica a sud-ovest del Portogallo che attira masse d'aria d'estrazione polare in pieno Atlantico, favorendo la risalita altopressoria nel cuore del Mediterraneo. Questa condizione climatica è lo specchio degli index NAO ed AO in fase positiva, con difficoltà di formare un pattern scandinavo e di porre le basi per blocchi altopressori (vedi Ponte di Wejkoff) spesso necessari per le retrogressioni di aria fredda orientale.
    Negli ultimi tempi abbiamo notato una attività intensa delle zone tropicali, con annesse risalite pressorie; questo è dovuto ad un ITCZ che si è spinta oltre la fascia media di interazione e da una alterazione della Cella di Hadley dovuta, ad esempio, sia all'ITCZ che alla MJO, quest'ultima non in grado (per troppo tempo) di provocare le condizioni atte allo spostamento di masse d'aria più calde verso nord, in grado (successivamente) di determinare onde di Rossby più profonde.
    La Madden Julian Oscillation (MJO), in breve, è una oscillazione ciclica del tempo nella fascia intertropicale, attiva tra la zona indo-asiatica sino al Pacifico. E' composta da zone ad elevata convettività ad altre con moti atmosferici deboli, con movimento ovest-est. Essa viene osservata attraverso l'indagine OLR (radiazione infrarossa emessa dal top nubi), velocità potenziale a 200hPa (dove vengono messe in evidenza le zone convergenti e quelle divergenti ed i venti ad 850hPa, dove viene osservata la ventilazione nei bassi strati per individuare l'attività stagionale(si preferiscono moti occidentali).
    Infine vi è la rappresentazione grafica dei vari step che compie nel ciclo dei 30-60 giorni; ci stiamo per avvicinare, attualmente, in fase 6 (seppur con dei dubbi).
    Ciò potrebbe essere positivo per l'ondulazione di qualche onda rossbyana, in attesa che l'index passi in fase 7 cosa che, se avvenisse entro i tempi, potrebbe coincidere con l'eventuale cambio circolatorio di fine mese.
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  6. #56
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14808

    La staticità e l'assenza di freddo sono, fino ad oggi, le caratteristiche principali di questo trimestre invernale. Gennaio sta proseguendo sulla stessa direttrice dei mesi precedenti, assoggettato da una presenza anticiclonica dominante e da una serie di index teleconnettivi sfavorevoli.
    L'ultima decade del mese in corso sembra però mostrare le unghie ed appare capace di liberarsi dalla gabbia altopressoria attraverso piccoli passi evolutivi.
    Nelle prossime 72-144 ore
    L'anticiclone verrà alimentato da aria di matrice sub-tropicale mentre lievi infiltrazioni atlantiche mineranno il bordo nord-occidentale, deviando il flusso caldo verso una direttrice est/nord-est. Nel contempo, all'aria di estrazione tropicale, si aggancerà una provenienza azzoriana; quest'ultima andrà a rafforzare il campo pressorio a sud-ovest della Spagna, colmando il cedimento barico spesso espresso dalla falla barica,per altro responsabile in gran parte di questa situazione meteorologica.
    Evoluzione successiva 160-240 ore
    Slittamento indotto dalla semi-permanente islandese che, dopo ripetute onde cicloniche, troverebbe un discreto corridoio per entrare nell'area italica. Nel contempo, la bipolazione del Vortice polare, lascerebbe spazio ad un modesto incremento barico in sede groenlandese. Il quadro sinottico porterebbe ad un primo affondo rossbyano con piogge diffuse e neve in montagna.
    Ovviamente manca ancora molto tempo prima di potersi pronunciare in modo più preciso sull'evoluzione meteorologica; le prime onde cicloniche potrebbero essere i prodomi di una discesa polare ben più fredda e decisa.
    I segnali d'incertezza sono molti e, come se non bastasse, gli index teleconnettivi restano molto complessi e in lotta tra loro.
    Ad oggi annotiamo una QBO ancora in fase di stallo (+), diverse zone con SST elevate sino a poco tempo addietro (dovevano essere più fredde già a Novembre), ENSO abbastanza influente in area atlantico/europea, AO (+), NAO (deb+), etc.
    Bisogna attendere fiduciosi, mantenendo un occhio molto critico vista la condizione globale meteo-climatica, assolutamente non favorevole.
    Proporre oggi una previsione ottimistica senza freni sarebbe come librarsi in un volo pindarico.
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  7. #57
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    Questa mappa potrebbe essere esplicativa,seppur nel lunghissimo raggio,
    di quale potrebbe essere la situazione con una piccola evoluzione teleconnettiva.
    La fase 6 MJO preannunica il tanto sospirato cambio circolatorio(20-22 del mese) in seno a masse d'aria in risalita,grazie ad azioni convettive,che modificano leggermente la Cella di Hadley verso una risultante positiva per gli scambi meridiani.
    Se entrassimo in fase 7,con ENSO deb+,si potrebbero avere rriscontri positivi
    nell'osservazione degli index prettamente europei,NAO-AO-EAJ.
    Specie la NAO e l'EAJ potrebbero assumere connotati di neutralità(o deb+ o deb-) con una normalizzazione della AO.
    Nel frattempo la QBO potrebbe tendere verso uno stato di maggior neutralità,accompagnata da una situazione solare positiva(di minimo).

    Tornando alla MJO i suoi step verso una fase rossbyana più ondulata e profonda(è il risultato) potrebbero anche portare alla formazione di un ottimo SP.

    I giochi possono ancora cambiare ma,come ho sempre detto,stiamo calmissimi.
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  8. #58
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    Conferme per quanto concerne il cambio circolatorio tra 20-22 del mese.
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  9. #59
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=14835




    L'Inverno 2006-2007 è iniziato, meteorologicamente, il 1° Dicembre 2006: la realtà è stata, sino ad oggi, quella di una stagione ancora latente e sorprendentemente statica.
    Durante gli ultimi tre mesi, sono mancate abbondantemente le piogge e le nevicate in montagna, sia sulle Alpi sia sugli Appennini, con una temperatura peninsulare ed Europea di molto sopra la media, ad eccezione di alcuni luoghi.
    Durante l'Autunno le prime emissioni dei centri di calcolo hanno permesso di valutare i dati raccolti, i molti indici teleconnettivi e raffrontare il pensiero statistico con la realtà emessa dall'evoluzione giornaliera dei modelli sinottici.
    Sin da Ottobre, nonostante qualche voce fuori dal coro, era abbastanza palesabile una condizione meteorologica di questo tipo, poiché ogni parametro indagato ha portato alla luce una difficoltà previsionale (long-range/outlook) con pochi precedenti.
    Con molto sacrificio e molta dedizione abbiamo cercato di apportare sostanziali migliorie alle analisi evolutive ed abbiamo provato a scovare segnali di mutamento, purtroppo constatando una staticità sinottica semi-permanente.
    Le problematiche di questa situazione sono riscontrabili nella concatenazione negativa dei vari index teleconnettivi, quasi tutti orientati verso valori insoddisfacenti per il nostro continente.
    AO: essa rappresenta l'oscillazione artica. E' lo studio che osserva le variazioni pressorie alle medie alte latitudini, contribuendo fortemente alla semi-permanente islandese ed al rafforzamento azzoriano. Situazione: AO++
    NAO: ramo atlantico dell'AO. Situazione: NAO+ (o deb+).
    ENSO: episodio di NINO intenso con valori interessanti nell'area di maggior interesse, l'area 3.
    MJO:oscillazione intertropicale con ricadute importanti sulla Cella di Hadley.
    Durante il trimestre passato ha attraversato una fase negativa per l'Europa.
    EAJ: circolazione atlantica del jet-stream con dipolo di osservazione tra Nord/nord-est atlantico e nord-africa. Situazione: EAJ+ (corrisponde ad una fase di blocco dinamico).
    Strat-warming: il riscaldamento stratosferico non ha interessato,nella sua bipolazione del Vp, l'area europea in modo congruo.
    Polar/eurasia pattern: rappresenta la condizione del vortice polare con effetti in area euro-russa e asiatica. La fase negativa comporta un rafforzamento dell'azione polare mentre la fase positiva segue un indebolimento del Vp.
    Ovviamente sin'ora c'è stata un'altalena, nuovamente oscillata in fase negativa.
    Non è stata favorita la formazione di anticicloni termici o di blocco.
    QBO: era atteso un cambio repentino invece l'oscillazione (quasi) biennale dei venti stratosferici (30-50hpa) ha continuato ha spirare da W verso E, in fase positiva, sfavorendo l'ondulazione rossbyana in sede europea. Credo che non cambierà velocemente ma sarà comunque interessante subire gli effetti del calo e del cambio tra westerlies ed easterlies che, solitamente, già induce ad una inibizione del Vp.
    Strat-cooling: fenomeno inverso allo Strat-warming che, tra le varie connessioni, persuade ad una maggior attività ed intensità il polar vortex.
    Giunti alla fine di questa breve e deficitaria rassegna di informazioni, la laboriosità dello studio nel long-range, in particolare di quest'anno, è percepibile.
    Perciò, considerate e ponderate le varie informazioni, abbiamo ritenuto opportuno puntare verso la seconda metà dell'Inverno, in particolare nel mese di Febbraio.
    L'evoluzione sinottica e teleconnettiva propone segnali positivi orientati verso questa conclusione:
    - le SST atlantiche in zona Terranova (Labrador) e Nord-Africana hanno subito una recrudescenza nei giorni addietro;
    - il Nino ha subito una discreta fase d'indebolimento, in attesa che arrivi un'altra Kelvin wave (aspettiamoci in futuro una possibile ripresa);
    - NAO verso la neutralità o debolmente negativa;
    - AO in discesa;
    - EAJ- in fase di neutralizzazione;
    - lo strat-cooling che ha sino ad ora ha potenziato l'attività del Vp può, come effetto secondario, provocare tra Febbraio ed Aprile discese fredde al pari di uno strat-warming grazie ad anomalie termiche (-70/-75) che subiscono repentini riscaldamenti imposti dall'avanzamento stagionale;
    - la MJO passata in fase 6 contribuirà ad una maggior oscillazione del jet-stream dapprima in sede pacifica e, per conseguenza indiretta-diretta in Europa (flessione del PNA, flessione delle westerlies e maggior ondulazione in sede atlantica, correlazioni con NAO/AO). Modifiche alla Cella di Hadley con ulteriori possibilità di pattern scandinavi ed anticicloni di blocco alle medie-alte latitudini (fattibile ponte di Wejkoff?).
    Questa analisi introduce il cambio circolatorio che si compierà nella terza decade del mese, anche se bisogna attualmente capire che tipo di effetti produrrà sulla nostra Penisola. Il tutto si giocherà tra i movimenti meridiani (in risalita) dell'Hp azzorriano e, per conseguenza, del cedimento barico che verrà colmato dall'affondo polare (forse in sede spagnola). A prescindere da chi beneficerà maggiormente, vi saranno comunque effetti pregevoli che potrebbero far scorgere, tra qualche giorno, mutamenti ancor più interessanti.
    E' bene però ricordare che la situazione globale è lungi dall'essere chiara e, soprattutto, non è palesemente indirizzata verso episodi freddi e duraturi.
    Siamo dinanzi ad una svolta e queste sono le percentuali: 65% - seconda metà di'inverno normale/statico; 35% - seconda metà stagionale dinamica.
    Mai come questa volta l'alea è la conditio sine qua non.
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  10. #60
    Uragano L'avatar di giofelix
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    Predefinito Re: Un contributo alla causa invernale ed al proseguo del mese.

    Vi garantisco che ricorderemo a lungo la seconda parte di questo inverno. In bene, naturalmente!
    Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?

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