continua a scrivere e ad analizzare perchè spieghi benissimo! complimenti! praticamente si son creati quei vortici per compensare alla svelta la divergenza d'aria causata dalla tempesta di ieri?
è sempre un piacere leggerti lorenzo, tienici aggiornati
Grassie, grassie. Mi diverto, tutto qui
Praticamente sì.
Un esempio quasi del tutto illegittimo, ma abbastanza intuitivo, può essere questo: quando hai la vasca piena d'acqua, immergi una mano, e poi con questa attraversala velocemente; dopo il tuo passaggio vedrai che l'acqua spostata quasi mai torna al suo posto in maniera lineare, ma creando dei vortici.
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Signori, ci siamo!
Nell'immagine satellitare si vede ormai bene la perturbazione in formazione ad ovest-nordovest della Spagna, con un bel settore caldo ampio ed uniforme, e l'aria fredda ed instabile artica marittima a seguire. Sarà proprio questa perturbazione a portare il peggioramento fra domani e mercoledì.
La pressione al suolo ovviamente sta calando maggiormente nel settore caldo (quello compreso tra fronte caldo e fronte freddo) a causa dell'ingente richiamo di aria mite ed umida, più leggera di quella fredda a seguire; di conseguenza il disassamento della depressione (shear verticale e conseguente baroclinicità) è netto, e quindi la depressione continuerà a crescere come nelle attese. Addirittura potrebbe iniziare ad occludersi solo una volta giunta sulle Alpi orientali, quindi immaginatevi voi quanto tempo ha ancora per irrobustirsi.
Nel frattempo il lungo fronte polare che sta generando la perturbazione è già a ridosso delle Alpi, ma al momento risulta di debole intensità a causa del fatto che in realtà il ramo in questione non sta generando alcuna avvezione calda o fredda particolare, ma solo una traslazione vera e propria di tutto il sistema (è una finezza, ma la differenza c'è).
Inoltre le linee di instabilità su Mare del Nord e Scozia continuano (e continueranno nei prossimi giorni) a generare cumulonembi con rovesci perlopiù nevosi nelle zone interessate.
Insomma ... si parte!
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
ottima analisi lorenzo, ottima come sempre!
una cosa che non capisco sulle mappe: prima si approfondisce il minimo al suolo sul nord italia, e poi tutto d'un tratto anche in quota, con geopot sull'azzurro per intenderci ... a cosa è dovuto questo fenomeno? grazie
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Rispondo ponendo un quesito. Prima del 10 gennaio, gli Usa furono interessati da un'onda calda seguita poco dopo da una ondata di gelo che fino ad ora ha fatto notizia. In questa settimana anche l'Europa è stata interessata da un'onda di calore che poi, dalle carte ed ormai dal satellite, si evince che sarà seguita da un'ondata di freddo. Pertanto la domanda è la seguente: esiste una correlazione del tempo tra Europa ed America?
Ciao Andre
nei giorni scorsi ha stupito anche me questa cosa, ma poi riflettendoci un po' sono arrivato alla conclusione che:
- un po' il contributo arriva dall'alto (grazie ai rovesci tutta la colonna d'aria si raffredda, specialmente tra i 700 hPa ed il suolo; se guardi la mappa degli 850 hPa vedi che tra le 48 e le 72 ore c'è una certa differenza)
- un po' il calo dei geopotenziali è dovuto all'approfondimento e l'estensione repentini della depressione nei bassi strati sull'Italia del nord.
Si, questa correlazione esiste ed è statisticamente provata.
Diciamo che però non sempre quando accade qualcosa negli Stati Uniti, la stessa cosa accade da noi dopo 10 giorni, anzi ...
... affinché ciò avvenga dobbiamo essere in presenza di scambi meridiani molto accentuati (appunto risalite di molta aria calda verso nord o discese di tanta aria artica verso sud) che in certe condizioni riescono a propagarsi addirittura lungo tutto l'Emisfero in meno di 20 giorni (qualcosa del genere sta accadendo di questi tempi)
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
concordo soprattutto con la seconda ipotesi, aggiungendo che la presenza di aria fredda artica in quota favorisce la convezione e la diminuzione della pressione lungo tutta la colonna d'aria, che viene poi raggiunta dal ramo proveniente dalla scandinavia
mercoledì secondo me all'ingresso rabbioso di questo tipo di aria instabile, temporali e gragnola si sprecheranno sia sulla toscana che al nord, vista la rapidità e il contrasto che si avrà in tempi e spazi ridotti.
ciao!
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Segnalibri