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  1. #81
    Vento moderato L'avatar di *summer*
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    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Fa intravedere dei dubbi, e quindi può concludere dicendo che se ci sono dei dubbi allora potrebbe anche essere il contrario.
    Nudo e crudo, hai colto il segno.



    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Ritorno su questo: una teoria viene falsificata quando si dismostra, sperimentalmente, che non funziona.
    Ok, esiste una teoria che afferma che il riscaldamento globale sia da attribuire all'attività solare, cosa che spiegherebbe l'aumento di temperatura (contemporaneo al nostro) su alcuni pianeti e satelliti del sistema solare.
    Adesso dimostra sperimentalmente che non "funziona"


    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Cosa rimane, quindi, di questo donferrantesco intervento? L'immagine di un uomo che critica qualcuno per ciò che non ha detto,
    Che è un po' quello che hai fatto tu. A me sembra che la frase saliente sia:
    "Può darsi che l'uomo c'entri poco o niente."
    E quel "può darsi" darebbe anche credito alla tua teoria su una scienza inesatta ma probabilistica.


    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    di un uomo che vorrebbe avere certezze laddove non è possibile averne
    Quindi esprimere dubbi e peplessità mi sembra legittimo.


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  2. #82
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Citazione Originariamente Scritto da *summer* Visualizza Messaggio
    Ok, esiste una teoria che afferma che il riscaldamento globale sia da attribuire all'attività solare, cosa che spiegherebbe l'aumento di temperatura (contemporaneo al nostro) su alcuni pianeti e satelliti del sistema solare.
    Adesso dimostra sperimentalmente che non "funziona"
    Teoria ampiamente nota e analizzata. Nel summary dell'IPCC vengono attribuiti i pesi alle varie cause del riscaldamento, tra le quali è compresa la diversa attività solare. Il suo contributo alla causa è stimato essere notevolmente inferiore a quello antropico.

    Citazione Originariamente Scritto da *summer* Visualizza Messaggio
    Che è un po' quello che hai fatto tu. A me sembra che la frase saliente sia:
    "Può darsi che l'uomo c'entri poco o niente."
    E quel "può darsi" darebbe anche credito alla tua teoria su una scienza inesatta ma probabilistica.
    Riprendo l'esempio del fumo. Fumare fa male? Sì.
    Ma in che misura? Esiste una relazione precisa che indichi, per ogni quantità di tabacco, il danno arrecato? Per esempio: una sigaretta fa male? E quanto? E 10 sigarette? E quanto male fanno? E come mai ci sono persone che, a parità di sigarette fumate, hanno ripercussioni sulla salute del tutto differenti? E se non riesco a stabilire l'esatto rapporto tra quantità di tabacco immessa e influssi sul clima sanitario di una persona, come faccio a dire che fa male? Anzi, ti dirò di più: potrebbe anche essere, visto che la relazione precisa non la conosciamo, che fumare faccia veramente bene. Che ne sappiamo, in fin dei conti? Magari fumando si scatena un inibitore alfa, stimolato dal piacere tabagico, che rende il fumatore passibile sì di incorrere in malanni da sigaretta, ma immune a tutti gli altri. E potrei continuare l'esempio.

    Ovviamente, se uno facesse un discorso del genere verrebbe zittito. Perché? Perché la relazione diretta tra quantità di tabacco e danni alla salute (misurata con un qualunque parametro quantitativo: per es. riduzione di capacità polmonare) non può essere stabilita in virtù del principio che ogni essere umano è differente dall'altro. E che, quindi, lo stesso agente può avere effetti diversissimi. E' il principio, ahimé, per cui data la medesima malattia, date le stesse identiche cure, due pazienti di età e ***** simile possono presentare risposte differenti: uno guarisce, l'altro no.

    Ma se anche la relazione diretta non la posso stimare, posso comunque affermare che il fumo faccia male. Perché? Perché io so il tipo di effetto e di stimolazione negativa che il fumo arreca all'organismo. Non so quanto il singolo organismo abbia capacità di rimarginare i danni inferti dal fumo, ma so che se ci sono danni, prima o poi ci saranno effetti di qualche tipo.

    (Parentesi: chi scrive è nel consiglio direttivo di uno dei maggiori pipa club d'Italia).

    Credo che il discorso fin qui fatto sia chiaro. Io posso anche non sapere l'esatta relazione quantitativa che intercorre tra Co2 (fumo) e temperatura (salute). Ma non mi è così necessaria. Chi si attacca a questo difetto di conoscenza per me non coglie il problema. Nel caso di clima, poi, la situazione è ancora più "semplice".

    Perché se io prendo una persona sana e gli dico "non fumare perchè fa male", quello potrebbe ribattere che sta benissimo, mi può chiedere l'esatta relazione e, nel sentire che non la concosco, può mandarmi a quel paese. Nel caso del clima, per noi, è differente. Ritornando all'esempio del fumo, è come se si presentasse ad un medico un tizio che ha un enfisema che quando fa uno scalino sembra una locomotiva a vapore e, peraltro, ha già subito 3 infarti. Il tizio in questione, si scopre, fuma tre pacchetti al giorno. Il medico, a quel punto, ha o no qualche argomentino in più per dirgli che a lui, proprio a quel paziente, il fumo fa male? Ma il paziente potrebbe dire "Dotto', ma l'enfisema l'hanno inventato le sigarette? O che, non c'erano forse gli infarti prima della scoperta dell'America? Come può stabilire che i miei infarti e il mio enfisema siano provocati dal fumo e non siano invece normali fluttuazioni cicliche negli infarti e negli enfisemi che abbiamo dalla notte dei tempi?". Il medico, reprimendo il desiderio di dire "S'arrangi", potrebbe allora suggerire di provare a smettere, e così sarà lui stesso, il paziente, a verificare un miglioramento. Quanto meno nel fiato. Ma il paziente nicchia: gli costa troppo smettere, e sino a quando il dottore non gli avrà prodotto l'esatta quantificazione non lo farà.

    Perché la situazione nostra è questa. Che esista un effetto tra gas serra e temperatura è CERTO. Perché conosciamo benissimo cosa sia l'effetto serra e sappiamo, peraltro, che nel passato è sempre esistita una relazione (statistica, non necessariamente causa/effetto) tra alta Co2 e alta temperatura. (Cioè: sappiamo che il fumo fa male)
    Dopodiché noi sappiamo che la temperatura sta aumentando (cioè sappiamo di un principio evidente di enfisema e vediamo la pressione fare strani scherzi. Per il momento questo: non siamo ancora al fischio e agli infarti).
    A questo punto si va persino oltre. Nel senso che disponiamo di un quadro abbastanza preciso delle condizioni del malato prima che cominciasse a fumare e dopo averlo fatto. Da quando ha cominciato a fumare abbiamo visto che c'è una tendenza costante al peggioramento.

    A questo punto il malato ci chiede l'esatta relazione tra grammi di tabacco ed enfisema (o riduzione di capacità polmonare). Giela produciamo pure, dicendo che se continua a fumare tre pacchetti al giorno in capo a 10 anni potrebbe avere una diminuzione dell'ordine del 50% (più o meno). Passano 10 anni, il paziente ritorna. Ha continuato a fumare. Comincia a non sopportare più gli sforzi, ma la sua quantità polmonare è diminuita solo del 20%. Lo prende come un chiaro indizio che la teoria del fumo /enfisema può essere sballata e arriva a ipotizzare che, addirittura, il fumo non c'enti nulla con l'enfisema e possa fare bane.

    Non ti mettere a ridere, ma ciò che fa Zichichi (e tu, di riflesso) è esattamente quello che fa il malato in questo caso.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  3. #83
    Vento forte L'avatar di thunderstorms
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    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Il riscaldamento globale potrebbe costare all' Europa migliaia di vite e miliardi di euro entro i prossimi 70 anni. E' impietoso lo studio sulla situazione climatica e ambientale elaborato dalla Commissione europea e pubblicato oggi dal Financial Times. Tanto impietoso da lasciare pochi margini al dubbio, tra cifre e prospetti che delineano un quadro da film del terrore. Se non saranno presi provvedimenti sulle emissioni dannose, ammonisce Bruxelles, l'effetto serra e il relativo surriscaldamento del pianeta andranno avanti a passi veloci.

    Le prime avvisaglie del clima bizzarro, d'altra parte, sono sotto gli occhi di tutti. Le possibili conseguenze per l'Europa, secondo il rapporto, investono un po' ogni settore e andrebbero a colpire in particolare le aree meridionali del continente, con l'Italia in prima fila. Mentre il Nord Europa avrebbe un clima pi? mite e la possibilit? di un' agricoltura pi? generosa, altrove si avrebbero siccit?, gran caldo, inondazioni e colture depresse.

    Sulla base dello studio ambientale, elaborato anche con sistemi satellitari, il rapporto Ue evidenzia due possibili scenari di riferimento. Il primo prevede un innalzamento della temperatura di 2,2 gradi; il secondo, pi? tragico, prevede un innalzamento di 3 gradi. In entrambi i casi, entro un decennio, circa 11.000 persone in pi? potrebbero morire ogni anno a causa del caldo, mentre l'innalzamento del livello del mare causerebbe danni per un valore di miliardi di euro.

    Successivamente, nel caso del primo scenario (+2,2 gradi), quasi 29.000 persone in pi? potrebbero morire ogni anno nel Sud Europa dal 2071. Il quadro pi? grave riguarda proprio l' Italia che, insieme alla Spagna, potrebbe essere destinata a soffrire maggiormente questa situazione catastrofica a causa, si legge nel rapporto, di "siccit?, riduzione della fertilit? del suolo, incendi e altri fattori dovuti al cambiamento di clima". Ma lo studio non risparmia flora e fauna: "piante e animali tipici di certe aree geografiche moriranno o si sposteranno verso altre zone".

    Il riscaldamento porter? ovviamente anche all' innalzamento del livello del mare che, secondo lo studio della Commissione europea, potrebbe crescere fino a un metro con costi ingenti per far fronte al fenomeno. Gi? nel 2020, in caso di innalzamento della temperatura di 2,2 gradi, la spesa per far fronte al disastro delle coste potrebbe essere di 4,4 miliardi di euro; nel caso del secondo scenario (+3 gradi) la spesa aumenterebbe a 5,9 miliardi e potrebbe crescere a 42,5 miliardi nel 2080. Ma il riscaldamento globale non risparmier?, secondo lo studio, neppure altri settori come la pesca.

    Dal rapporto emerge infatti una tendenza alla migrazione degli stock di pesce verso le aree pi? a Nord. E c'? poi il problema delle inondazioni, sempre pi? intense un po' in tutta Europa. In proposito l' allarme riguarda soprattutto i grandi bacini fluviali, come il Danubio che gi? negli ultimi anni ha fatto sentire i suoi effetti interessando con gravi danni circa 240.000 persone. E il turismo? Nota dolente ancora una volta per l'Italia e per gli altri Paesi del Mediterraneo.

    Il rapporto Ue non fa mistero sulle conseguenze drammatiche del cambiamento climatico. Sono circa 100 milioni le persone che ogni anno trascorrono le vacanze nel Sud Europa, per un giro d'affari di circa 130 miliardi di euro. Se non si porr? fine all' effetto serra, ammonisce lo studio, entro i prossimi 70 anni quel turismo mediterraneo non ci sar? pi?, per il Sud sar? soltanto desertificazione e la nuova riviera europea si sposter? inevitabilmente molto pi? a Nord.




    Nel catastrofismo più totale..sempre più strumentalizzato quest'argomento..da quanto tempo i nostri super-esperti hanno detto che il Sud Italia si sarebbe desertificato?
    Bene continuano a ribadirlo,vedremo per quanto tempo ancora..
    Potranno pur essere 2500 al posto di 2000 gli scienziati dell'IPCC,potrà pur essere valida la loro teoria,ma è valida anche quella di chi,seppur con 1 solo cervello,non la pensa come loro.
    In questo caso:chi fà da sè fà per 2000.

    Intanto aspetto ancora la desertificazione del Sud Italia,in questo momento avrei dovuto vedere già una duna di fronte a casa mia..
    Marco Fioschini

    L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.

  4. #84
    azby
    Ospite

    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    A pag. 2 del sommario per policymakers si dice:

    "Global atmospheric concentrations of carbon dioxide, methane and nitrous oxide have increased markedly as a result of human activities since 1750"

    Parte proprio dopo il periodo freddo del 17° secolo noto come Maunder-minimum alias mini-ice-age. Non ci trovo nulla di strano se poi segue un periodo di riscaldamento globale e fenomeni associati.

    Sulla figura a pag. 4 si dichiara una "Low understanding" sulle causa radiative e irradiazione solare. Low understanding non significa forze ininfluente, solo una scarsa comprensione!

    Complimenti al titolo iniziale del Post! Davvero azzeccato.
    Ciao, Azby.

  5. #85
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Citazione Originariamente Scritto da *summer* Visualizza Messaggio
    Ok, esiste una teoria che afferma che il riscaldamento globale sia da attribuire all'attività solare, cosa che spiegherebbe l'aumento di temperatura (contemporaneo al nostro) su alcuni pianeti e satelliti del sistema solare.
    Mah....

    come si spiega allora la discrepanza fra l'aumento di temperatura globale degli ultimi 30 anni e la radiazione solare costante (trend non in aumento) nello stesso periodo?




    Grafico sopra tratto dal PMOD di Davos: http://www.pmodwrc.ch/pmod.php?topic.../SolarConstant

    Confermato anche da questo studio: http://www.nature.com/nature/journal...ture05072.html

    Il Max Planck Institute evidenza come non vi sia stato nessun incremento nella radiazione solare dagli anni 40.


    Grafico trattto dal loro sito: http://www.mps.mpg.de/en/projekte/sun-climate/

    Notare, di nuovo, la discrepanza evidenze fra le anomalie di temperatura e la radiazione solare a partire grossomodo dalla fine degli anni 70.
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  6. #86
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Citazione Originariamente Scritto da azby Visualizza Messaggio
    A

    Sulla figura a pag. 4 si dichiara una "Low understanding" sulle causa radiative e irradiazione solare. Low understanding non significa forze ininfluente, solo una scarsa comprensione!
    In ogni caso, "Low understanding" non necessariamente porta acqua al mulino di chi afferma che l'AGW non c'entra con l'aumento della concentrazione in atmosfera dei gas serra.

    Qualche indizio sul legame radiazione solare-temperature c'è già, vedi sopra.
    ~~~ Always looking at the sky~~~








  7. #87
    azby
    Ospite

    Predefinito Re: Travisato dalla stampa il Rapporto IPCC, volutamente ambiguo

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Qualche indizio sul legame radiazione solare-temperature c'è già, vedi sopra.
    Bene il grafico, discrepanza per quanto attiene la sola irradiazione solare in w/m**2 e temperature. Per esempio una maggiore attività solare e più macchie sul sole (otticamente le macchie scure), corrisponde intuitivamente una minore irradiazione come w/m**2; mentre le misure da satellite mostrano esattamente il fenomena di causa opposta. In modo grossolano l'aumento delle macchie solare corrisponde a maggior rilascio d'energia nella atmosfera. Le anomalie della temperature globalmente aumentano dallo studio di Friis-Christensen, E. and K. Lassen, con "Length of the solar cycle: an indicator of solar activity closely associated with climate, Science 254, 698-700" nel 1991, e ribadito nell'aprile 2000 come forte correlazione, quindi non semplicemente con i w/m**2 o il numero di macchie, ma con la durata del ciclo solare.


    (durata del ciclo solare e aumento temperatura globale)

    Anche se la minor durata quando riferita al tempo di risalita del ciclo solare, corrisponde generalmente una maggiore attività sia di macchie sia di altri eventi associati, mentre un ciclo lungo è anche sinonimo di ciclo debole (vedi Sporer, Maunder, e Dalton minima). Altro anello di congiunzione solare, ma piuttosto debole e da alcuni smentito è sul raffreddamento del pianeta per l'aumento della bassa nuvolosità CCN a causa diretta dell'aumento dei raggi cosmici dovuto come causa-effetto al meccanismo in diminuzione del campo magnetico solare. Riporto il solo grafico mentre un articolo è qui.

    (Raggi Cosmici e Temperature in superficie)

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