19 feb 16:03 Roma: presentato centro euro-mediterraneo per il clima
ROMA - E' stato presentato questa mattina a Roma il Centro Euro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (Cmcc), primo istituto in Europa interamente dedicato allo studio del clima e dei suoi impatti nell'area del Mediterraneo. Grazie ad alcuni supercomputer, saranno simulati con grande dettaglio gli scenari dei Paesi mediterranei nei prossimi decenni, studiando i conseguenti impatti sull'ambiente e sull'economia in generale. La sede centrale dell'istituto si trova a Lecce, mentre altre sedi distaccate sorgeranno a Bologna, Venezia, Sassari e Capua. (Agr)
Beh, buon lavoro. Mi pare che a capo del centro ci sia Navarra, un climatologo che stimo particolarmente.
io ho vomitato sul sedile di un 737 AF (per chi non è pratico af=air france). figo, no? (Fedex dixit)
Ottima notizia!!
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Tutte le cose che provengono da un potere immortale, vicine o lontane, sono segretamente legate tra loro. Per questo, non puoi strappare un fiore senza far tremare una stella
....Always looking at the sky....
Co-Responsabile Regionale / Resp. Area Tecnica MeteoNetwork Puglia
Ecco qua le prime belle notizie:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/S...19/caldo.shtml
Le previsioni del Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici
Clima: nel Mediterraneo un caldo devastante
Sei gradi di aumento nel 2070-2100 se non saranno prese misure significative per la riduzione dei gas serra
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Un'immagine destinata a diventare sempre più rara sulle Alpi (Ansa)
ROMA – Oltre sei gradi di aumento delle temperature medie estive in Italia, penisola iberica, Francia meridionale e Balcani. Un supercaldo accompagnato da una drastica riduzione delle precipitazioni e da siccità. È quel che ci aspetta fra il 2070 e il 2100, se non saranno prese misure significative di riduzione dei gas serra, quando le concentrazioni di CO2 arriveranno a 800 parti per milione (oggi 360), stando a un aggiornatissimo modello dell’evoluzione del clima sviluppato dal neocostituito Centro euromediterraneo per i cambiamenti climatici (Cmcc). Devastanti, se si avvererà questo scenario, gli effetti sull’agricoltura, sulla vegetazione e sul paesaggio nel nostro Paese, con perdita di colture agricole, riduzione delle zone umide e acidificazione dei terreni.
Auto a bio-etanolo per diminuire l'emissione di gas serra (Afp)
CINQUE ENTI DI RICERCA - Sorto per iniziativa di tre ministeri: Economia, Ricerca e Ambiente, il Cmcc, presentato ufficialmente il 19 febbraio nel corso di un convegno di studi a Roma, è un consorzio fra cinque enti di ricerca: l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’Università di Lecce, la Fondazione Enrico Mattei, il Centro italiano ricerche aerospaziali, il Consorzio Venezia Ricerche. «Il Cmcc riunisce matematici, fisici, climatologi, agronomi, informatici e economisti –ha spiegato il presidente del Centro professor Antonio Navarra -. Produrremo ricerca sul clima e sui suoi impatti, mettendo i risultati a disposizione sia della comunità scientifica sia dei decisori politici. Per la prima volta in Italia e in Europa, abbiamo deciso di sviluppare ricerche utili a supportare le azioni di risposta ai mutamenti indotti dai cambiamenti climatici».
L'energia solare può sostituire in parte le raffinierie (Ap)
ARIDITÀ: LANGHE E NORD-EST - Fra i primi contributi del Cmcc ai decisori politici, una stima degli effetti negativi dei mutamenti climatici sulla nostra agricoltura: «L’aumento delle temperature, combinato con la diminuzione delle precipitazioni, comporta l’impoverimento dei terreni, l’aumento di aree siccitose e una progressiva diminuzione delle zone umide – ha dichiarato il professor Riccardo Valentini, esperto di ecologia forestale -. In Italia, fra le zone più a rischio, le Langhe e il Nord-Est che risentiranno delle condizioni di crescente aridità molto di più delle terre del Sud come la Basilicata e la Sicilia, che sono già in parte adattate a questa condizione. Inoltre la riduzione delle piogge metterà a rischio vari tipi di colture come l’ulivo e la vite. Più in generale si assiste già a uno sconvolgimento dei cicli naturali, in particolare della fioritura delle piante, che tende ad anticipare, esponendo i raccolti alla distruzione dovuta a eventi improvvisi come le gelate tardive».
Il Cmcc si articola in varie sedi: un polo centrale all’Università di Lecce e quattro sedi periferiche a Bologna, Venezia, Capua e Sassari.
Franco Foresta Martin
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Sono contento.
E sono anche curioso di vedere come battezzeranno quelle bombe mediterranee che tanti danni hanno fatto nel Salento non molto tempo fa.
"....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
[B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)
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Su quello del 26 settembre 2006 presto uscirà un articolo del Prof Richard Rotunno (uno dei maggiori esperti di uragani del mondo col quale ho avuto il piacere di collaborare) e del Dott. Marcello Miglietta. Stiamo solo aspettando la pubblicazione (sempre che venga accettato dalla rivista internazionale alla quale è stato sottomesso).
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io ho vomitato sul sedile di un 737 AF (per chi non è pratico af=air france). figo, no? (Fedex dixit)
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