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  1. #31
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Tempo fa era stato anche ipotizzato che il pattern tra Maggio e Settembre nei dintorni della Terra del Fuoco fosse un buon indicatore della NAO invernale dell'emisfero Nord (da notare che la zona considerata è speculare a Terranova e dintorni in senso meridiano).

    Ecco il plot degli anni con NAO-- nell'inverno immediatamente seguente:



    ....e quello degli anni con NAO++:



    La correlazione si è dimostrata buona anche l'anno scorso:



    E quest'anno??

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  2. #32
    Brezza tesa L'avatar di Neo
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Hola Neo

    Se non ricordo male la circolazione di BD (Brewer-Dobson) prevede che un aumento dell'attività convettiva tropicale, alias MJO, favorisca un aumento dell'ozono alle latitudini polari, come effetto dell'aumento dell'altezza della tropopausa sull'equatore:



    mi ricordo che Paolo mostrò tempo fa una sezione in cui si vedeva come nell'ultimo anno le precipitazioni equatoriali sono state parecchio sopra-norma, e questo potrebbe spiegare la possibile correlazione tra i due emisferi e in particolare tra i comportamenti dei due VP nelle rispettive stagioni invernali.




    Che dici ci dobbiamo attendere una AO parimenti negativa il prossimo inverno??
    Ciao Blizzard
    Si esatto, la circolazione di Brewer-Dobson prevede una risalita di aria calda dalla bassa troposfera, però tale scambio ovviamente non conosce soste e non so quindi se esiste una correlazione tra precipitazione e una maggiore accelerazione o decelerazione della BD. Penso piuttosto che gran parte della “forza” della BD dipenda più dal verso della QBO, in quando per esempio sappiamo che il contrasto alla circolazione zonale dato da una QBO- favorisce contemporaneamente un potenziamento degli scambi meridiani e quindi una accelerazione della stessa BD. Sarebbe comunque da approfondire questa cosa (bella osservazione la tua).
    La Brewer-Dobson è una splendida semplificazione della reale circolazione atmosferica che riesce a rendere bene l’idea del continuo scambio tra poli ed equatore per bilanciare il surplus energetico.

    Per quanto riguarda la AO, ma non solo, non posso che essere ottimista se penso alla prossima stagione invernale.
    il primo forum non si scorda mai...[B]

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  3. #33
    Burrasca forte L'avatar di Blizzard
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Neo Visualizza Messaggio
    Ciao Blizzard
    Si esatto, la circolazione di Brewer-Dobson prevede una risalita di aria calda dalla bassa troposfera, però tale scambio ovviamente non conosce soste e non so quindi se esiste una correlazione tra precipitazione e una maggiore accelerazione o decelerazione della BD. Penso piuttosto che gran parte della “forza” della BD dipenda più dal verso della QBO, in quando per esempio sappiamo che il contrasto alla circolazione zonale dato da una QBO- favorisce contemporaneamente un potenziamento degli scambi meridiani e quindi una accelerazione della stessa BD. Sarebbe comunque da approfondire questa cosa (bella osservazione la tua).
    La Brewer-Dobson è una splendida semplificazione della reale circolazione atmosferica che riesce a rendere bene l’idea del continuo scambio tra poli ed equatore per bilanciare il surplus energetico.
    Hai ragione sull'influenza primaria della QBO e dei cicli solari sulla BDC, per quanto riguarda invece una possibile correlazione tra upwelling equatoriale e BDC ti riporto le parole di un meteorologo americano esperto di MJO et similia, sottolineando i punti chiave a favore di questa teoria:

    The equatorial convection, when above average, will essentially help raise the average tropopause height. The oxygen molecules will go through photolysis because of the strong sun and form into ozone. The acquired ozone will "upwell" into the lower and middle stratosphere over the tropics and then downwell into the hemispheric poles. This circulation is very slow and on average takes 3-5 months to transport from the tropics to the poles. When acquired ozone is above normal and adds to the ozone layer, it can make the circulation stronger than normal. The stronger the upwelling, the stronger the downwelling. The stronger the downwelling, the more ozone at the poles. It's significance is HUGE with regards to major global players that control our wx/climate.

    Interesting facts:
    1) The BDC helps explain why there is actually more ozone at the poles or as one increases in latitude.
    2) The BDC explains why there is the most total ozone during the spring hemisphere and least during the autumn hemisphere. The common misconception is that it's winter and summer.
    3) The BDC's strength is determined by stratospheric "regulators" like the QBO and solar flux.
    4) The BDC is currently the only known stratospheric-tropospheric interaction of significance. The other interactions have to do with upwelling/downwelling gravity/planetary waves.

    The stronger the BDC, the higher amount of ozone in the poles and greater baroclinicity in the winter hemisphere, especially the northern hemisphere where there are more mountains/topography differences. This creates stronger planetary waves, which help disturb the polar vortex and help make the westerlies more meridional.




    Vedremo quindi di verificare insieme anche questa teoria a partire da Novembre-Dicembre......



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  4. #34
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Hai ragione sull'influenza primaria della QBO e dei cicli solari sulla BDC, per quanto riguarda invece una possibile correlazione tra upwelling equatoriale e BDC ti riporto le parole di un meteorologo americano esperto di MJO et similia, sottolineando i punti chiave a favore di questa teoria:

    The equatorial convection, when above average, will essentially help raise the average tropopause height. The oxygen molecules will go through photolysis because of the strong sun and form into ozone. The acquired ozone will "upwell" into the lower and middle stratosphere over the tropics and then downwell into the hemispheric poles. This circulation is very slow and on average takes 3-5 months to transport from the tropics to the poles. When acquired ozone is above normal and adds to the ozone layer, it can make the circulation stronger than normal. The stronger the upwelling, the stronger the downwelling. The stronger the downwelling, the more ozone at the poles. It's significance is HUGE with regards to major global players that control our wx/climate.

    Interesting facts:
    1) The BDC helps explain why there is actually more ozone at the poles or as one increases in latitude.
    2) The BDC explains why there is the most total ozone during the spring hemisphere and least during the autumn hemisphere. The common misconception is that it's winter and summer.
    3) The BDC's strength is determined by stratospheric "regulators" like the QBO and solar flux.
    4) The BDC is currently the only known stratospheric-tropospheric interaction of significance. The other interactions have to do with upwelling/downwelling gravity/planetary waves.

    The stronger the BDC, the higher amount of ozone in the poles and greater baroclinicity in the winter hemisphere, especially the northern hemisphere where there are more mountains/topography differences. This creates stronger planetary waves, which help disturb the polar vortex and help make the westerlies more meridional.



    Vedremo quindi di verificare insieme anche questa teoria a partire da Novembre-Dicembre......




    in parole povere?
    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
    Cassano M: PET
    Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”

  5. #35
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da roby85 Visualizza Messaggio
    in parole povere?

    In estrema sintesi:

    Un'attività convettiva equatoriale superiore alla media determina un'innalzamento della tropopausa con conseguente maggior trasporto dell'ozono che si forma sopra l'equatore verso i poli.

    Più forte è la BDC (Circolazione di Brewer-Dobson) più ozono verrà trasportato verso i poli nell'arco di 3-5 mesi. Più ozono ai Poli equivale a maggiori possibilità di riscaldamento della stratosfera e ad una maggiore baroclinicità durante l'inverno.
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  6. #36
    Brezza tesa L'avatar di roby85
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    In estrema sintesi:

    Un'attività convettiva equatoriale superiore alla media determina un'innalzamento della tropopausa con conseguente maggior trasporto dell'ozono che si forma sopra l'equatore verso i poli.

    Più forte è la BDC (Circolazione di Brewer-Dobson) più ozono verrà trasportato verso i poli nell'arco di 3-5 mesi. Più ozono ai Poli equivale a maggiori possibilità di riscaldamento della stratosfera e ad una maggiore baroclinicità durante l'inverno.
    Grazieeee


    Ps: l'analisi basata sulle anomalie della terra del fuoco è veramente interessante...anomalia leggermente + a est..vedremo

    Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
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  7. #37
    Brezza tesa L'avatar di Neo
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    Hai ragione sull'influenza primaria della QBO e dei cicli solari sulla BDC, per quanto riguarda invece una possibile correlazione tra upwelling equatoriale e BDC ti riporto le parole di un meteorologo americano esperto di MJO et similia, sottolineando i punti chiave a favore di questa teoria:

    The equatorial convection, when above average, will essentially help raise the average tropopause height. The oxygen molecules will go through photolysis because of the strong sun and form into ozone. The acquired ozone will "upwell" into the lower and middle stratosphere over the tropics and then downwell into the hemispheric poles. This circulation is very slow and on average takes 3-5 months to transport from the tropics to the poles. When acquired ozone is above normal and adds to the ozone layer, it can make the circulation stronger than normal. The stronger the upwelling, the stronger the downwelling. The stronger the downwelling, the more ozone at the poles. It's significance is HUGE with regards to major global players that control our wx/climate.

    Interesting facts:
    1) The BDC helps explain why there is actually more ozone at the poles or as one increases in latitude.
    2) The BDC explains why there is the most total ozone during the spring hemisphere and least during the autumn hemisphere. The common misconception is that it's winter and summer.
    3) The BDC's strength is determined by stratospheric "regulators" like the QBO and solar flux.
    4) The BDC is currently the only known stratospheric-tropospheric interaction of significance. The other interactions have to do with upwelling/downwelling gravity/planetary waves.

    The stronger the BDC, the higher amount of ozone in the poles and greater baroclinicity in the winter hemisphere, especially the northern hemisphere where there are more mountains/topography differences. This creates stronger planetary waves, which help disturb the polar vortex and help make the westerlies more meridional.



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    Bene è un ottimo mix delle cose, anche se penso che alla fine la QBO associata al minimo solare sia il fattore dominante sia per quanto riguarda la sintesi dell'ozono stratosferico e la circolazione di BD.
    Approfondirò volentieri la questione, ti ringrazio pe lo spunto

    Ciao mitico
    Ultima modifica di Neo; 10/07/2007 alle 18:56
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  8. #38
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Giuffrey Visualizza Messaggio
    come segnato in questo articolo:

    http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15862

    gli inverni freddi del 1928, 1955 e 1984 in Sud America (ammazza oh, tutti e 3 !) furono seguiti dalle, come sappiamo, storiche ondate di gelo in Europa del Febbraio 1929, 1956 e Gennaio 1985

    io mi chiedo, ammesso che ci siano correlazioni (per me non ce ne sono, è tutto dovuto al caso) come agirebbero le cose ? Cioè secondo voi, cosa accadrebbe in atmosfera da portare un effetto catena anche sull'Emisfero Nord l'inverno successivo ?

    Buttatevi, giusto per parlarne specie fra gli esperti del forum, potrei azzardare ad esempio a dire che, raggiunto il minimo di attività solare, si hanno effetti prima sull'Emisfero Sud poi successivamente su quello Nord ma è un caso se è prima l'Emisfero Sud a goderne e poi quello Nord ...

    quindi poterbbe esistere anche una correlazione tra gli inverni caldi?

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  9. #39
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Blizzard Visualizza Messaggio
    In estrema sintesi:

    Un'attività convettiva equatoriale superiore alla media determina un'innalzamento della tropopausa con conseguente maggior trasporto dell'ozono che si forma sopra l'equatore verso i poli.

    Più forte è la BDC (Circolazione di Brewer-Dobson) più ozono verrà trasportato verso i poli nell'arco di 3-5 mesi. Più ozono ai Poli equivale a maggiori possibilità di riscaldamento della stratosfera e ad una maggiore baroclinicità durante l'inverno.
    ecco se riusciste a dirmi in che modo questo processo è possibile (di sicuro indirettamente, perchè direttamente l'ozono non fa proprio nulla di riscaldante) allora tutto avrebbe un senso. poi una maggiore baroclinicità implica un maggiore gradiente di temperatura polo-equatore che si ottiene con un flusso zonale sparato indice di un inverno caldo(quindi è esattamente il contrario). la cosa delle onde planetarie e orografiche è vera, ma che io sappia non dipende dalla diversa quantità di ozono al polo, anzi di solito è proprio grazie a tali onde che il VP stratosferico settentrionale viene disturbato permettendo una intrusione di maggiori quantità di ozono (quindi scambi meridiani IN STRATOSFERA) e da questo deriva il fatto che non c'è un buco dell'ozono artico (non si raggiungono le temperature necessarie alla formazione di PSC fonte primaria di distruzione dell'ozono)


    in parole povere quello che succede al vortice polare stratosferico artico non dipende in maniera considerevole da ciò che succede in stratosfera ma da ciò che succede in troposfera (le onde si formano li, la stratosfera da sola non genererebbe mai onde che si propagano in verticale proprio perchè è stabilissima) dovete tenere presente che la principale fonte di energia atmosferica dopo il sole è la superficie terrestre che irradia energia infrarossa 24 h su 24, anzi il sole contribuisce a mantenere stabile la stratosfera, creando continuamente ozono ( e quindi mantenendo un gradiente di temperatura verticale positivo), altrimenti non esisterebbe
    Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
    Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."

    viva la φγα

  10. #40
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    Predefinito Re: la correlazione di Inverni freddi fra Emisfero N e S

    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    ecco se riusciste a dirmi in che modo questo processo è possibile (di sicuro indirettamente, perchè direttamente l'ozono non fa proprio nulla di riscaldante) allora tutto avrebbe un senso.
    La mia idea è che l'assenza di ozono nella stratosfera determini un'assenza di assorbimento dei raggi UV e un conseguente raffreddamento dello strato stratosferico, in quanto le radiazioni passano indisturbate andando a colpire direttamente il suolo terrestre. Quindi, non solo la stratosfera si raffredda, ma pure la troposfera si riscalda a causa del maggior assorbimento delle radiazioni UV.


    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    poi una maggiore baroclinicità implica un maggiore gradiente di temperatura polo-equatore che si ottiene con un flusso zonale sparato indice di un inverno caldo(quindi è esattamente il contrario).
    Pardon ho tradotto frettolosamente, intendevo ovviamente "una maggiore instabilità baroclina".

    Citazione Originariamente Scritto da Cristian-Ostuni/Bologna Visualizza Messaggio
    la cosa delle onde planetarie e orografiche è vera, ma che io sappia non dipende dalla diversa quantità di ozono al polo, anzi di solito è proprio grazie a tali onde che il VP stratosferico settentrionale viene disturbato permettendo una intrusione di maggiori quantità di ozono (quindi scambi meridiani IN STRATOSFERA) e da questo deriva il fatto che non c'è un buco dell'ozono artico (non si raggiungono le temperature necessarie alla formazione di PSC fonte primaria di distruzione dell'ozono)


    in parole povere quello che succede al vortice polare stratosferico artico non dipende in maniera considerevole da ciò che succede in stratosfera ma da ciò che succede in troposfera (le onde si formano li, la stratosfera da sola non genererebbe mai onde che si propagano in verticale proprio perchè è stabilissima) dovete tenere presente che la principale fonte di energia atmosferica dopo il sole è la superficie terrestre che irradia energia infrarossa 24 h su 24, anzi il sole contribuisce a mantenere stabile la stratosfera, creando continuamente ozono ( e quindi mantenendo un gradiente di temperatura verticale positivo), altrimenti non esisterebbe
    E su questo non ci piove

    http://www.meteotriveneto.it/modules...hp?storyid=250
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