Io ho votato il 1980-81 che per le zone appenniniche meridionali fu freddissimo e nevosissimo (fu tremendo per i terremotati).
Mi ricordo benissimo i cumuli di neve per tutto l'inverno.
Naturalmente, come tutti, vorrei rivivere il febbraio 1956 però a dicembre. Non so se tecnicamente è possibile.
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Vero. Non abitavo qui all'epoca, però di quel triste inverno post-terremoto nelle roulottes tutti se ne ricordano...
Eh eh. 150 giorni di neve al suoloNaturalmente, come tutti, vorrei rivivere il febbraio 1956 però a dicembre. Non so se tecnicamente è possibile.
I modelli fanno e disfanno. I santoni del web cianciano.
*
Always looking at the sky
*
Mai avuto nostalgia dell'inverno.
Io penso 365 giorni all'anno all'estate.
http://www.predazzo-meteo.it/index.php
Predazzo Wunderground
always looking at the sky
Nivofilo-Precipitofilo-Perturbazionofilo-Depressionofilo-Ostrosciroccofilo-Anticaldofilo-Antianticiclonicofilo
Io ho votato 84-85:mi ricordo tutto quello che mi aveva raccontato mio padre sul gennaio 1985,sui -22 gradi raggiunti a Ferrara,quota 9 m s.l.m.,delle grandi nevicate sempre di quel mese che qui portarono 79 cm di neve tra il 4 gennaio e il 16 gennaio(a Ferrara capiterà in media una volta ogni 100 anni)....chissa come dev'essere stato
Però se devo essere sincero l'inverno che vorrei vivere più in assoluto è il 1928/1929...ora che si hanno le condizioni economiche per sopravvivere ad un metro di neve e a temperature che definire polari credo sia riduttivo,lo voglio vivere un 1928/29 bis.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Stavo rileggendo ora questo thread vecchissimo che non so come mai mi è comparso nella prima pagina del Forum…. Ad ogni modo all'epoca ero novizio meteo e avevo sentito parlare molto del 1985, per cui votai quello, ma a posteriori dico che l'inverno assolutamente da ripetere sarebbe il 1962-63.
Anche il 1984-85 ovviamente è qualcosa di epico. Ma la costanza di temperature gelide e neve che ha avuto il 1962-63 è ineguagliabile. Le carte da metà Novembre 1962 al 10 Febbraio 1963 circa, che ormai conosco a memoria , sono l'esempio perfetto di cosa serve per far felice tutta Italia: Alpi, Prealpi, Pianura Padana, Liguri, Tirrenici, Adriatici, non c'è una zona che sia stata risparmiata in quei 3 mesi.
E devo dire che mi sorprende vedere solo 20 voti per tale inverno, che ripeto, per me vale più sia del 1984-85 che del 1955-56.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Per la costanza e il freddo direi 62/63, qui è il più freddo di sempre mi pare, se la gioca con l'80/81 (centro sud)
Anche io sono per il 62/63, molto freddo e dinamico, mentre riguardo all'80/81 ho l'impressione che sia stato freddo ma sterile in molti casi, tranne alcuni eventi di gennaio, in particolare quello a partire dal 7.. @Josh, che dici?
Da queste parti non fu così terribilmente sterile, anzi; fu il classico inverno delle poche occasioni nevose ma buone. La prima capitò addirittura il 3-4 Novembre, stante un fronte mediterraneo con richiamo sciroccale dopo immediata avvezione continentale, e portò sui 10 cm. Una seconda nevicata avvenne nella notte tra il 3 e il 4 Dicembre, con altri 4 cm circa che però resistettero per ben 10 giorni al suolo. Infine, la nevicata più copiosa avvenne il 12-13 Gennaio, con circa 13-14 cm che rimasero al suolo da lì fino al 2 Febbraio.
Inverno x il cui bis firmerei con il sangue: freddissimo pure qui, chiuso a ben -2.3°C dalla media 1971-00, e con appunto tantissime giornate con neve al suolo, cosa che x me conta assai in inverno.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Segnalibri