Articolo interessante
L'Artico in buona salute - MeteoGiornale.it
Quindi l'area espressa in km quadrati effettivamente ghiacciati sarebbe il volume della
banchisa polare??? Non capisco!
No, dove lo hai letto?
Per una stima del volume c'è il modello PIOMAS:
Mentre non sono più disponibili i dati dell'IceSat essendo terminata la missione a febbraio 2010, fortunatamente però è andato a buon fine il lancio del satellite dell'ESA Cryosat 2 (dopo che nel 2005 fallì il lancio del Cryosat 1) che tra le altre cose misura anche lo spessore del ghiaccio marino:
ESA - Living Planet Programme - CryoSat-2
Ultima modifica di elz; 01/05/2010 alle 18:15
@ elz da Torino
Per cui l'articolo di Aldo Meschiari del meteogionale.it allegato da Invernofilo, dove si afferma che il volume dei ghiacci artici stanno aumentando, non è veritiero ?? Me lo riconfermi per piacere?
Infatti io avevo trovato precedentemente a questo indirizzo Has Arctic sea ice returned to normal?
la spiegazione che il volume del ghiaccio artico sta diminuendo nonostante l'aumento della sua estensione ( superfici di kmq ghiacciate almeno al 15% ) e della sua area ( che dipende dalla concentrazione di ghiaccio, ed è inferiore all'estensione ) negli ultimissimi anni 2008 e 2009.
Per cui in questo topic ci stiamo appassionando all'aumento della superficie ghiacciata espressa in kmq ( area o estensione che sia ) e non si stava contemporaneamente considerando che il volume del ghiaccio artico è nonostante tutto in continua ed inarrestabile diminuzione, in base alle evidenze del grafico che hai postato? Bella fregatura sarebbe!
D'altronde la diminuzione del volume del ghiaccio artico ( e per l'antartico a tal proposito come va in quanto a volume di ghiaccio? ) è a prima vista del tutto in linea con il continuo aumento delle temp. globali anche negli ultimissimi anni. Quindi il maggior effetto albedo determinato dalla maggiore estensione dei ghiacci artici, non riesce per il momento ad invertire la tendenza di fondo di GW, nè a far aumentare il volume dei ghiacci stessi che quindi in estate tornano a sciolgliersi sempre maggiormente ed assottigliando la banchisa di anno in anno. Molto male!
Saluti
Se è corretta la simulazione del PIOMAS è evidente che il volume dei ghiacci artici è ancora calato leggermente dopo il tracollo del 2007....d'altra parte l'extra ghiaccio di questo mese di Aprile(che ha avuto la più elevata estensione degli ultimi 10 anni) è dovuto alle condizioni meteo ai margini della banchisa specie nel mare di Okhotsk e di Bering aree dove il ghiaccio è sempre stagionale e quindi influisce assai poco sulle variazioni di volume e dove ovviamente l'anomalia è destinata a terminare con l'arrivo dell'estate.
Nel contempo però nell'interno della banchisa come spesso accade in questi ultimi anni si notano invece già le prime aperture ad esempio nell'artico canadese:
http://www.iup.uni-bremen.de:8084/am..._AMSRE_nic.png
Arctic Sea Ice News & Analysis
Ultima modifica di elz; 04/05/2010 alle 20:15
Sì, è come dice elz. Polynya a go-go come un Emmental (Bering e Artico canadese in primis) e ghiaccio sottile e già sparpagliato anche più ad est verso il mare di Barents (vedi qui).
Segno che il ghiaccio ha iniziato a ritirarsi rapidamente, partendo comunque un mese dopo la media e dalla più grande e più tardiva estensione massima del decennio.
Tieni conto che l'estensione (E) è una cosa, l'area oceanica (A) realmente coperta da ghiaccio un'altra cosa. La differenza fra le due (E-A) permette di avere un'idea della superficie libera da ghiaccio, e quindi - indirettamente - di inferire lo spessore dello stesso. Cosa questa tremendamente difficile da misurare fattivamente, ma sapere se all'interno del perimetro glaciale ci sono più o meno "buchi" di mare liberi da ghiaccio permette comunque di fare dei paragoni fra un anno e l'altro e, ovviamente, di diagnosticare la salute della calotta.
Il rapporto A/E, invece, ci fornisce un'indicazione sul grado medio di copertura glaciale all'interno del perimetro. Entrambi i fattori ci permettono, insieme ad altri, di prevedere come potrebbe potenzialmente evolvere la stagione estiva.
Lo spessore viene anche dedotto dalle stime volumetriche nonché dall'età dei ghiacci: più il ghiaccio è giovane, più è sottile e maggiormente vulnerabile ad effetti meteorici e geofisici intra- e interannuali (quali venti, trasporti di calore nell'oceano, anomalie delle temperature oceaniche superficiali e sub-glaciali, copertura nuvolosa, variazione dei flussi di radiazione solare incidente o di radiazione infrarossa di ritorno).
~~~ Always looking at the sky~~~
Grazie, come sempre , per le tue esaurienti spiegazioni, Stefano.
E per quanto riguarda la banchisa antartica si sa qualcosa sull'andamento del suo spessore negli ultimi anni?
Saluti da Domenico
Ciao!
Qui trovi parecchia roba:
SOTC: Sea Ice
Antarctic Glaciological Data Center (AGDC)
Polar View - Earth Observation for Polar Monitoring
e ovviamente nel sito preferito da Fenrir
http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/
~~~ Always looking at the sky~~~
Lo spessore dei ghiacci antartici è un parametro assai meno significativo da un punto di vista climatologico, essendo in larga parte ghiacci annuali e poco spessi c'è una bassa possibilità di variazione rispetto all'artico; questo fatto è dovuto alle diverse caratteristiche fisiche dell'antartide in particolare:
1- Nell'artico c'è un significativo influsso di acque dolci in superficie e quindi una forte stratificazione che isola il ghiaccio dall'influsso delle acque provenienti dall'atlantico ne consegue che il flusso medio di calore è di 4W/m^2 contro i 40W/m^2 in antartide.
2-La copertura nevosa isola il ghiaccio dall'atmosfera limitandone la crescita, la copertura nevosa del ghiaccio antartico è considerevolmente superiore a quella artica essendo l'artico circondato da continenti.
3-Nell'artico il ghiaccio sopravvive in media 3-6anni, viene trasportato dalla transpolar drift verso le coste groenlandesi/nord del canada dove tende ad accumularsi e ad aumentare di volume durante gli inverni fino a raggiungere uno spessore di equilibrio o ad essere trasportato fuori dall'artico(perlopiù attraverso lo stretto di Fraim), in antartide il moto del ghiaccio marino è divergente e tende ad andare a fondere nell'oceano circostante ne consegue che il ghiaccio marino antartico è in larga parte annuale a parte nel mare di Weddell dove c'è un poco di accumulo a causa della barriera rappresentata dalla penisola antartica in ogni caso il poco ghiaccio pluriannuale è in gran parte biennuale.
In conclusione la gran parte del ghiaccio marino antartico è annuale e poco spesso(0.7-1m) e destinato a fondere durante la stagione calda percui le possibilità di variazione del volume sono comunque limitate a differenza dell'artico, in allegato o spessore medio invernale 1985-1993.
Qui c'è una stima della variazione osservata a febbraio-marzo 1988 vs 2003-2008:
http://www.sciencedaily.com/images/2...3321-large.jpg
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