siamo proprio messi maluccio...
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Distinguerei il deficit proveniente da aree stagionali da quello riguardante le aree ghiacciate perenni.
Fin tanto viene anticipato fortemente lo scioglimento dei ghiacci nella baia di Hudson o nello mare di Baffin, ha poca importanza a livello di andamento annuale, ma quando a fine giugno l'area artica ha un'anomalia già così evidente (500.000 km2), qualche preoccupazione c'è...
Uh. Mi chiedo se la vivacità atmosferica continua in sede europea (scambi meridiani ancora marcati) non sia uno dei motivi. E' un po' pericoloso secondo me, visto l'anno bollente in corso finora (ovunque tranne che in Europa).
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Certo che sì.
Una configurazione da AO- è la più deleteria in estate perchè finisce per portare avvezioni calde dove di solito non arrivano. E ad avere situazioni anticicloniche toste nel momento di massima insolazione.
Ora nei prossimi 7-8 gg la situazione pare "si tranquillizzi" un po'. Da vedere come reagiranno i ghiacchi tra un paio di settimane.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
in effetti finalmente qualcosa di buono si vede.
è questo il momento in cui si potrà tirare il fiato: tra la fine degli efetti Nino e l inizio degli effetti Nina
Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare
Eh... Si... La Nina entrante inizia a manifestare i suoi effetti... ossia una diminuzione della media dei geopotenziali in zona groenlandese e quindi di conseguenza una ripresa della depressione d'Islanda... Dovrebbero poi iniziare a diminuire le sst in tali zone.
La realtà è che nella meteorologia appena si esce dall'ovvio si entra nell'assurdamente complesso. G.B.
La verità imposta è una bugia.
Certamente si
Qui giocherà, come ben detto da naturalist, un ruolo fondamentale l'effetto Nina, e,in prospettiva, l'analisi dell'andamento dei gpt in sede polare, potrebbe deporre a favore di un rallentamento della parabola discendente specialmente a partire proprio dalla seconda parte dell'estate.
E' cmq già visibile un forte ridimensionamento delle intrusioni calde dal Pacifico fino alle latitudini polari (costante dell'inverno e della primavera scorsi) che dovrebbe essere uno degli effetti più immediati del venir meno dell'ENSO +.
Poi ad agosto dovrebbe "toccare" gradualmente alle ssta atlantiche con un'attenuazione delle anomalìe AMO e con un ciclone polare ancor più padrone delle sue zone
Matteo
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