Difatti, sono due discorsi differenti. Dal tuo grafico si capisce che, in pratica, il Polo Nord è tutto da rifare.
Se fino a qualche anno fa c'era una quota pari a quasi la metà che stava lì da secoli (e non solo da 3 anni perché le temperature erano inferiori), oggi quella quota si annulla o quasi (meno del 20%) ogni anno.
All'inizio di settembre, insomma, il Polo Nord deve ricostituirsi per l'80%, 90%. Il ghiaccio sarà sottile e avventizio e pronto, da marzo successivo in poi, a rifondersi ancora.
Il 2007 è stato una soluzione di continuità. E' stata spazzata via la massima parte del vecchio Polo e ancora non vi sono tracce che si stia ricostruendo (per vederle dovremmo assistere ad una forte ripresa dei ghiacci pluriennali).
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Mah, trovo alcune affermazioni alquanto discutibili: polo tutto da rifare per esempio.....c'è un trend in calo dei ghiacci polari nel periodo estivo e questo è assodato, ma il dire "tutto da rifare" è un estremizzazione bella e buona;
se il trend termico estivo continuerà nei prossimi anni a rientrare nei ranghi , vorrà dire che i ghiacci pluriennali andranno anch'essi aumentando e le anomalie sia annuali che pluriennali andranno diminuendo (come peraltro già fatto notare da remigio nel caso di quest'anno): e basterebbero un 2/3 anni perchè tutto ridiventi "normale" (ove il concetto di normalità comunque, è una variabile pluriannuale e non un concesso statico e fisso, in meteo e climatologia in genere...).
Ed in ogni caso sono proprio curioso di vedere se entro il 2030 come pronosticato da certi "soloni" dell' IPCC, l'artico sarebbe totalmente (o quasi) privo di ghiacci nel periodo estivo...
Perché estremizzazione?
Se agli inizi degli anni '80 di riffa o di raffa rimaneva un 50% di Polo Nord nei momenti di minimo, ciò vuol dire che in quegli anni la normale escursione estate/inverno doveva coprire un'estensione pari alla metà della massima. Ora che siamo al 10% c'è da ricostruire il 90%. In questo senso tutto da rifare: il Polo Nord sta diventando un fenomeno stagionale, come i fiumi ghiacciati dell'Asia. Tende sempre meno ad essere un fenomeno perenne e (relativamente) stabile per essere, come dicevo, stagionale.
Per quanto riguarda l'IPCC. Ciò che l'IPCC dice è questo:
In some projections, arctic late-summer sea ice disappears almost entirely by the latter part of the 21st century. (Ar4 SPM pag.15)
Cioè: "secondo alcune proiezioni il ghiaccio marino dell'Artico nella tarda estate sparirà quasi interamente entro l'ultima parte del XXI secolo". Non si parla di 2030.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Il nino 1997/1998 non ha causato alcun calo ed era parecchio più intenso, dal 2007 ad oggi è stato invece un calo continuo nino o nina.
Ora difficilmente questo trend proseguirà poichè almeno lungo le coste nord della groenlandia dove i ghiacci tendono ad accumularsi probabilmente sopravviverà comunque del ghiaccio pluriannuale tuttavia il ghiaccio che ha resistito quest'anno non è detto che diventi pluriannuale, in questo nuovo stato della banchisa i ghiacci vengono anche sospinti con maggiore facilità al di fuori dell'artico oltre a poter eventualmente fondere il prossimo anno.
Le SSTA sono generate annualmente nell'artico ( quando l'oceano ghiaccia i valori al di sotto sono fissi a circa -1.8°) principalmente come conseguenza della copertura di ghiaccio e la nuvolosità percui non è che se continua il trend allora la prossima estate sopravviverà più ghiaccio, al contrario dipenderà da come evolverà lo stato dei ghiacci e la copertura nuvolosa se il prossimo anno ci saranno sst più elevate o meno e da questo dipenderà la rapidità con cui l'oceano artico rigela in autunno.
Una possibile causa delle sst di quest'anno sono le condizioni meteo a Luglio, a Giugno quando le condizioni erano favorevoli all'accumulo di energia gran parte dell'oceano artico era ancora coperto dal ghiaccio poi a luglio quando ci sono aree più vaste libere dai ghiacci c'è stata una maggiore copertura nuvolosa, in agosto quando si è ripristinato seppur debole il dipolo artico oramai il sole è basso e non può più riscaldare molto l'oceano.
Ultima modifica di elz; 06/10/2010 alle 11:57
Intanto dal grafico che avete postato qualche post fa si vede una ripresa dei ghiacci biennali, nonostante la fusione dei ghiacci triennali o più. Questo lo considero un segnale positivo, anziché negativo. Certo å solo un segnale, deve proseguire cosi' per un po', ma intanto una timida base c'e'.
Poi devo capire una cosa: ovvero la differenza di ghiacci quinquennali o decennali rispetto a quelli secolari.
A mio avviso non è che i ghiacci si ispessiscono di anno in anno... cioè non è che una lastra di ghiaccio marino di 200 anni contenga ghiaccio "per 200 anni" o non è che il ghiaccio di 200 anni sia più duro o compatto di quello di 20 anni, no? Tanto più che le prp in quell'area sono risibili. La domanda è, dopo quanti anni il nuovo ghiaccio arriva a un'equivalenza molto simile a quella di ghiaccio secolare? 5? 10? Se l'inversione di tendenza dura questi x anni, possiamo dire di esser tornati alla situazione precedente?
Non credo sia un caso che distinguano il ghiaccio solo a partire dai 3 anni.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Di ghiaccio >4 anni non c'è ne proprio più come scritto nel rapporto NSIDC....ed in ogni caso quest'anno è in declino anche la somma di ghiacci >2anni+ghiaccio 1-2anni
Sì no :D
Sono d'accordo, ma non c'entra niente con quello che ho detto e chiesto :D
Da questo grafico si evince che il ghiaccio biennale è in recupero rispetto al picco del 07, che dovremmo chiamare "anno zero", direi.
e questa è l'unica cosa di cui sto parlando. Di somme, differenziali etc per ora non mi interessa.
La seconda cosa che ho chiesto è, teoricamente, la differenza tra ghiaccio quinquennale/decennale rispetto al ghiaccio secolare.
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Ma che interesse può avere la differenza tra ghiaccio decennale e secolare se non c'è ne? e secolare non c'è ne mai stato, il ghiaccio si muove e in continuazione viene rimosso dall'artico, la differenza è che il ghiaccio pluriannuale è più spesso, contiene meno sale, viene più difficilmente sospinto fuori dall'artico ed ha una struttura superficiale meno suscettibile alla fusione e c'è diffrenza anche tra ghiaccio di 3 anni e ghiaccio di 5-6anni(quando ancora era presente nell'artico).
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