io sono del parere che non sia affatto positivo avere condizioni di ao--prolungate nel tempo,è tutta questione di proporzionalità.. meno il vp riesce a stazionare e consolidarsi in artico(ao--) e meno ghiaccio è in grado di formare per poter sostenere le calotte polari e quindi, alimentare lo stesso vp.. è vero il risvolto della medaglia sarebbe quello di avere un vortice spesso spompato...ma ciò è sinonimo di spire gelide sempre meno incisive verso le basse latitudini...
auguriamoci che il vp torni ad essere forte e vitale..piuttosto che il contrario...
Se ne era già discusso circa un anno fa. E' possibile infatti che l'AO--- del 2009/10 e della prima metà del 2010/11 possa essere stata causata, almeno in parte, dalla minor estensione artica autunnale.
Anomalie di estensione glaciale artica e bassa troposfera « Global Warming, monitoraggio Clima
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Esatto.
Si era discusso di come il progressivo maggior accumulo di calore nei mari artici dovuto alla minore estensione glaciale finisse per ostacolare/ritardare la formazione di un VP compatto a inizio inverno: da qui una possibile spiegazione del perchè si siano susseguiti 2 inverni con AO ai minimi storici a dicembre.
Ora visto che l'estensione glaciale continua sui minimi nella prossima stagione avremo un'interessante controprova (alla quale sommare 2 fattori, nina in basso e QBO in alto decisamente meno favorevoli ad un VP tosto rispetto al 2010-11).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ha senso. Negli altri anni di minimo (2007?) l'AO è stata supernegativa?
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
esatto.... la presenza di una estensione minore di ghiaccio sin da subito costutuisce una sua dislocazione ovalizzata,non assiale e incline a
spostarsi a latitudini inferiori con le conseguenze del caso.. e credo che le stagionali ncep e dell'iri vadano in quel senso... cmq occhio al tripolo e natl
ecco un articolino
In questo spazio cerchiamo di gettare le basi per la prossima stagione invernale,con le prime indicazioni dei principali centri di calcolo a livello mondiale,gia’ abbastanza schierate,ma noi cerchiamo di farlo su base teleconnettiva oltre che statistica,mediando tra le possibili evoluzioni.Non possiamo che partire dall’estrema riduzione dei ghiacci artici nell’ultimo periodo quasi a livelli storici,con influenza diretta in connubio col prolungato minimo solare con un Vortice Polare fortemente indebolito(AO--),cio si traduce con una sua delocalizzazione,andando spesso in frantumi sotto le spinte sia troposferiche(aleutiniche ed azzorriane),che stratosferiche(Warming),con i vari lobi a spasso a piu’ basse latitudini.La sua delocalizzazione piu’ in basso rispetto al polo geografico,prima di tutto non lo rende perfettamente assiale,dunque ha sempre un fianco scoperto e risulta piu’ vunnerabile ad ogni minimo forcing,e in piu’ tende a raffreddare i territori continentali con la formazione di hp termici in appoggio a quelli dinamici come quello russo-siberiano che a mio avviso risultera’in grande spolvero nella prossima stagione.Cio’ che andra’ valutata sara’ l’influenza della NINA nella fase matura stagionale,e il comportamento in sede SSTA,con le varie retrogressioni gelide in seno ad un serbatoio a mio avviso esorbitante(sotto la pancia dello scand+ figura dominante della prossima stagione, in appoggio all’orso). L’unica cosa che non puo’ e non deve fare gridare all’inverno del secolo per il mediterraneo e’ sia il trend degli ultimi anni,con ssta favorevoli a falle occidentali ed incursioni del gelo alte(nevicate storiche a Londra),che la presenza nella prossima stagione di una QBO negativa,a forzare ancora piu’ la mano nelle retrogressioni.Monitoreremo attentamente,ci sono ingredienti per una stagione invernale anche veemente per molte nazioni,l’incognita per l’Italia e’ rappresentata da un asse del gelo che premierebbe in termini termici piu’ il settentrione e in parte le adriatiche,mentre dal punto di vista precipitativo ,piu’ il centro-sud.Probabilmente avere nevicate in citta come Firenze,Roma,Napoli nella prossima stagione sono tutt’altro che utopia,fermo restando che anche il centro-sud avra’ le sue ottime dosi di gelo e nevicate specie aree adriatiche,ma ad ora la configurazione dominante e prevalente tra novembre e prima parte di gennaio vedrebbe un asse tra Marche,centro-nord ,Europa centrale,Francia e in parte Spagna,con rapide incursioni anche a piu’ basse latitudini.Massima attenzione a mio avviso per una prima incursione fuori stagione a fine ottobre con le prime avvisaglie invernali,in attesa di un finale di novembre ed un dicembre davvero rigidi.
b giornata
chiaramente non esiste una relazione 1 a 1 tra i ghiacci artici estivi e l'AO invernale, da quando c'è stato il salto in giù dei ghiacci artici nel 2007 abbiamo avuto 1 stagione invernale e mezza con AO fortemente negativo; prima ci sono stati 3 inverni con AO neutro o positivo, guardando indietro nel tempo non mancano fasi pluriannuali di AO-(anche se non così estreme) quando i ghiacci erano più estesi di 3-4 milioni di Km^2 e l'attività solare ai massimi del 20° secolo ad ogni modo la situazione degli ultimi 2 anni è quantomeno interessante per i valori anomali raggiunti.
tsicpc_aoseason.png
Nel frattempo le ultime emissioni modellistiche mostrano le alte pressioni maggiormente centrate verso le coste russe con un pattern un po diverso dall'AD+ del 2007, con il ridursi della radiazione solare avere alte pressioni sull'artico presto non sarà più un fattore negativo poichè favorirà il rigelo nelle aree a bassa concentrazione di ghiaccio a meno che siano localizzate in modo tale da compattare i ghiacci e far calare l'estensione.
Ciao Tifone. Sempre belle le tue analisi ma questa volta permettimi di dire che sei stato troppo "ottimista".
Con moltissima probabilità il pattern nao-/ao- saranno di certo meno incisivi specie nella seconda parte dell'inverno ma tra novembre e parte di gennaio penso che non avremo altro che le stesse configurazioni sperimentate negli ultimi 3 anni con una zona fortemente depressa con asse scandinavia-inghilterra-francia-spagna e una zona di alta pressione sul vicino oriente.
Cmq vedremo. Sempre mie considerazioni personali. Ciao
ciao dottore b sera come stai? colgo l'occasione per farti gli auguri di buon ferragosto cmq ho detto seppure in modo meno netto le tue stesse cose il rischio medio-alto è quello in pole ad ora..
ecco il passaggio chiave
la configurazione dominante e prevalente tra novembre e prima parte di gennaio vedrebbe un asse tra Marche,centro-nord ,Europa centrale,Francia e in parte Spagna,
Ciao grande
Ricambio i tuoi auguri.... x il resto si può andare meglio ma non mi posso lamentare: sono in ferie .
Si si, il tuo ottimismo l'ho focalizzato in questo passaggio: fermo restando che anche il centro-sud avra’ le sue ottime dosi di gelo e nevicate specie aree adriatiche
Se va come gli altri 3 anni possiamo sostituire "ottime dosi" con "qualche chance per un episodo"
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