L estensione è relativamente buona ma lo spessore molto meno....
Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk
Bisogna essere come la meteorologia, imprevedibili, sempre.
Avrei detto il contrario Estensione nella media degli ultimi 15 anni, più o meno, cioè comunque "bassa"; ma spessore a 2.5m e oltre in mezzo Mare Artico con punte locali di 4-5m.
EDIT: magari il volume è meno buono essendo estensione X spessore, comunque la bassa estensione lo riduce, anche con uno spessore localmente buono.
Ultima modifica di FilTur; 16/04/2018 alle 17:07
ancora discreta la fase volumetrica in essere
ammanchi estensivi quasi tutti su bering, inutile dire perchè
Schermata 2018-04-24 alle 13.09.26.png
Ormai siamo all'inizio della stagione di scioglimento nell'artico, vediamo un po' a che punto siamo. Come ho già avuto modo di dire su altro forum ci sono diversi elementi che mi portano a pensare che i prossimi anni potrebbero essere buoni per i ghiacci artici, ci sono diversi elementi che suggeriscono un miglioramento della situazione: il calo di heat content nel nord Atlantico, il profondo minimo solare, non dovrebbero esserci altri episodi di super-nino, i valori AO e NAO estivi sono in rialzo dopo i massimi degli scorsi anni, forse prodotti proprio dall'aumento delle temperature del nord Atlantico. Meglio di così sarà difficile fare in futuro, salvo inversione della fase AMO o del GW stesso, improbabili nel futuro prossimo.
Ma veniamo ai dati. Volume in netto rialzo rispetto agli anni scorsi, ormai siamo tornati sui livelli del 2014 e la discesa per ora è piuttosto lenta, cosa prevedibile visto che l'aumento di volume era tutto concentrato nelle zone più vicine al polo, nelle zone più a sud quest'anno il ghiaccio era veramente poco.
CICE_curve_thick_LA_EN_20180515.png
Continua ad essere molto buono lo spessore, specialmente nell'artico russo.
Estensione sempre bassa, specie in zona Bering, ma l'estensione primaverile non è molto predittiva di quella estiva.
Ultima modifica di snowaholic; 16/05/2018 alle 15:09
Situazione interessante per i ghiacci nei prossimi giorni:
gfsnh-0-24_dtz9.png
Un ciclone molto intenso andrà a risucchiare aria estremamente calda dalla Siberia (fino a +30°C) e la sparerà direttamente sui ghiacci
ANOM2m_f48_arctic.png
ANOM2m_f72_arctic.png
Quelle zone però sono proprio quelle che hanno un volume maggiore rispetto agli ultimi anni e quindi dovrebbero reggere meglio il colpo in arrivo
Sono curioso di vedere come saremo messi verso il 15 del mese, anche perché rispetto ad altri anni recenti partiamo un pochino meglio come spessori; estensione invece sempre ai minimi, seconda più bassa dietro al 2016 al momento e record minimo per l'estensione nel bacino artico
Massima: +38,7°C 23/7/2009 e 8/8/2013
Minima: -8,3°C 21/12/2009
Neve: 2008=1.0cm 2009=6.5cm 2010=74.0cm 2011=1.5cm 2012=78.0cm 2013=19.5cm 2014=5.0cm 2015=0.0cm 2016=0.0cm
http://climarimini.altervista.org/index.html
Una bella botta è arrivata e sembra che l'artico russo debba rimanere sotto tiro anche nei prossimi giorni.
Ma complessivamente sembrano reggere abbastanza bene, tranne effetti locali piuttosto forti dove i ghiacci erano più sottili. Anche l'estensione non sembra calare velocemente come altri anni.
N_stddev_timeseries.png
anche l'attuale fase di rinforzo di ciò che resta della bassa polare contribuirà ad assecondare uno sbilanciamento piuttosto evidente della concentrazione sul comparto dell'artico canadese
Vero Ale ma quello sbilanciamento è una costante da quando abbiamo dati di spessore, quindi dai primi anni 2000, dal 2005 è forse la situazione meno sbilanciata per questo periodo dell'anno.
In parte credo sia proprio un dato strutturale, la Groenlandia protegge molto da quel lato e quindi non ci sono flussi di calore nè oceanici nè atmosferici come dalle pianure siberiane che in estate possono scaldarsi parecchio, ma anche la fase AMO potrebbe essere un fattore importante.
Chiaro, i fattori sono tanti.
Nel 2014 c'era ancora il segno della terribile estate 2012 e delle anomalie dell'inverno precedente.
Se i venti spostano i ghiacci pluriennali da una zona all'altra l'effetto può
persistere per diversi anni e la zona dove si accumulano più facilmente è quella delle coste groenlandesi e canadesi che sono quelle poste più a nord.
AO e NAO positive, specie nel periodo estivo, dovrebbero aiutare a ridurre questo effetto.
Nel 2012 già a inizio estate si partiva molto male da questo punto di vista, in parte per effetto dell'evento di febbraio.
Segnalibri