Più preoccupante, a mio parere l'anomalia positiva dei marti artici. Anomalia che necessita di molto più tempo per essere riassorbita (sempre che accada...). Il comparto europeo ormai è perennemente in versione caraibica
Da notare intanto il pacifico settentrionale
GFS-025deg_WORLD-CED2_SST_anom.png
ci sono archivi pieni di foto qui:
Submarine Photo Index
questa foto ad esempio è stata scattata al Polo Nord il 17 marzo 1959 e il ghiaccio anche allora non era così spesso:
0857824.jpg
Non volevo dire questo. Per punto di rottura intendo un cambio di rotta repentino, una sorta di risposta da parte della natura nell'ottica di compensare gli squilibri del pianeta. Potrebbe avvenire tra un mese come tra 1000 anni.
La domanda da porsi sarebbe quanto caldo può accumulare il polo nord prima di scatenare fenomeni o dinamiche tali da rovesciare il sistema terra nel suo insieme come conseguenza della mancanza di ghiaccio?
E' possibile ipotizzare che la mancanza dei ghiacci artici possa portare a una maggiore umidità dell'atmosfera + copertura nuvolosa + perturbazioni - irradiazione solare e via dicendo?
Se quella anomalia mostruosamente negativa del Pacifico Nord si fosse registrata nell'Atlantico settentrionale qualcuno avrebbe gridato al Blocco della Corrente del Golfo. Questa anomalia è in realtà la dimostrazione che sugli oceani un valore negativo molto anomalo è possibilissimo senza dovere scomodare scenari apocalittici.
A proposito, si sa il motivo di quella anomalia incredibile sui mari pacifici sotto l'Alaska e la Siberia?????
Beh credo che questo sia certo, più caldo, più evaporazione, più nuvole, più precipitazioni. Sul punto di rottura invece ho molti dubbi, potrebbe semplicemente scaricarsi il tutto con più precipitazioni nelle zone artiche. Stop! Non credo molto agli scenari con punti di rottura sui tanto hanno insistito alcuni film e alcuni presunti scienziati.
Segnalibri