L'AO non è un indice troppo significativo, settembre e questa prima decade di ottobre sono stati caratterizzati da fortissimi afflussi di aria calda verso il polo con anomalie termiche mostruose nonostante l'AO neutro/positiva, visto che l'indice veniva spinto al rialzo dalle forti anomalie negative di temperatura e gpt in zona NAO (zona poco rilevante per l'estensione dei ghiacci marini) mentre sul lato pacifico dell'Artico prevalevano anomalie opposte (situazione di NAO>>AO)
Fuori dal semestre caldo inoltre questa relazione salta completamente, un VP troppo compatto non aiuta affatto la crescita dei ghiacci artici, tanto che lo scorso mese di marzo è stato il mese con maggiore crescita dei ghiacci. Secondo me una alta polare che permetta inversioni termiche e riduca la copertura nuvolosa crea condizioni molto più favorevoli alla crescita dei ghiacci rispetto ad una atmosfera molto vorticosa che peraltro favorisce il rimescolamento delle acque marine.
In inverno il peggio che può capitare è un inverno come il 2011-2012, con AO elevatissima nella prima parte e forti venti (con AO solo leggermente negativa) nella parte finale dell'inverno che accumulano i ghiacci in una zona lasciando prive di ghiacci o con ghiacci molto sottili grandi estensioni dell'oceano artico.
Comunque per la prossima settimana i gm vedono un rientro nei ranghi termici almeno...
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Interessante la visualizzazione di NSIDC delle anomalie di temperatura sull'Artico dall'inizio dell'era dei satelliti.
Si nota come l'estate scorsa non sia stata per nulla clemente: sebbene il grafico mostri solo qualitativamente le anomalie, si può estrapolare che il semestre di scioglimento aprile-settembre sia stato paragonabile al rovente 2016, nonostante un luglio effettivamente molto fresco. Sicuramente più caldi i semestri 2007 e 2012, famosi per le loro minime estensioni.
Interessante anche notare che un ottobre sottomedia alla serie 1979-2017 non si verifica dal 2000.
Climate is what you expect
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in questo grafico si nota un graduale incremento delle anomalie positive dal 1995/1996 annate in cui AMO passa in fase positiva , nord Atlantico piu caldo cui correnti termoaline mediamente piu calde influiscono sulle zone Artiche determinando una graduale ma rilevante fusione dei ghiacciai Artici come mostrano i grafici estensione ghiacciai per l appunto dal 1996/1997 ma in modo piu sensibile negli anni 2000 con due minimi storici nel 2012 e 2007 .
In questo grafico si notano anomalie positive piu accentuate concomitante AMO , anni 2000 , su valori positivi piu alti ed eventi El Nino tra il 2006 e 2007 , tra il 2009 e 2010 e quello ' super galattico ' l intenso El Nino tra il 2015 e 2016 in assoluto tra i piu forti dal 1900 .
Giuste osservazioni. Si nota bene anche il fatto che le annate con AO+ in inverno non corrispondano ad inverni freddi rispetto al quelli circostanti (semmai il contrario) e viceversa quelle con AO invernale negativa non risultino molto caldi, salvo che per qualche mese isolato. Questo è vero anche in periodi precedenti alla drastica riduzione dei ghiacci artici, come il 1983 o il periodo 1988-1990.
Purtroppo ad oggi siamo messi molto male relativamente ad "arctic sea ice extent". A poco meno di metà ottobre siamo vicinissimi ai record negativi del 2012.
Ultima modifica di Ghiacciovi; 14/10/2018 alle 17:27
Sbagliato grafico volevo mettere Artico ovviamente (non che l'Antartide stia meglio....)
Che disastro!
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