Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 13
  1. #1
    Banned
    Data Registrazione
    03/01/08
    Località
    Pieve porto morone (PV)
    Messaggi
    1,244
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    <<Panunzioooo! Nudo con la cravatta????>>

    Si lo so, la citazione stavolta è difficile, (vediamo chi la coglie) ma per chi ha visto il film è chiaro che l’ipotesi, cioè che l’assassino fosse nudo con la cravatta, è molto lontana dalla realtà.
    Così come il documentario di Al Gore sia diverso dalla realtà scientifica.
    Quindi pur non essendo un esperto mi tocca replicare ad uno scritto che è circolato sui forum italiani i giorni scorsi, che ripropongo in corsivo, e cioè:

    Il ritardo della CO2 sulla temperatura di Eric Steig (University of Washington)

    I dati ricavati dalle carote di ghiaccio mostrano che negli ultimi 650.000 anni c'è stata una stretta correlazione tra concentrazioni atmosferiche di CO2 e temperatura dell'aria. Il grafico di questi dati mostra che in una prima fase si ha l'inizio dell'aumento delle temperature, cui segue l'incremento delle concentrazioni atmosferiche di CO2. Il grafico è stato usato anche da Al Gore nel suo film "Una scomoda verità". Ne nasce un dibattito aspro, dove i negazionisti utilizzano questo grafico per dimostrare che le variazioni di concentrazioni atmosferiche di CO2 non generano nessun cambiamento climatico, concentrazioni di CO2 che sarebbero invece loro ad essere influenzate dall'andamento della temperatura. In questo articolo di Eric Steig, pubblicato su RealClimate, viene fatta una analisi della questione.
    Nelle discussioni sui cambiamenti climatici la domanda che mi viene posta più frequentemente è: “a differenza della tesi sostenuta, non è che invece i dati raccolti dai carotaggi antartici mostrino una correlazione tra temperatura e CO2 dove la temperatura guida la CO2?”

    Questa domanda suona come un interrogativo ragionevole. Non mi sorprende, perché questa è una delle domande più popolari fatte dai negazionisti del riscaldamento globale come causa antropica. Un paio di settimane fa un membro del congresso del Senato U.S., Joe Barton, ha portato questa tesi per screditare la testimonianza congressuale di Al Gore. Barton ha detto:
    “Nel tuo film mostri un grafico della temperatura comparato con i livelli di CO2 su un periodo di 600.000 anni, come ricostruito dai campioni delle carote di ghiaccio. Tu indichi questo come prova inconfutabile del collegamento tra aumento delle emissioni di CO2 e riscaldamento globale. Ma un esame più approfondito di questi fatti rivela qualcosa di totalmente diverso. Ho un articolo di Science Magazine dove si dice che inserendo i dati nell’esatto momento temporale cui corrispondono, si spiega che storicamente un aumento di concentrazioni di CO2 non precede una aumento di temperatura, ma in realtà segue in ritardo la crescita della temperatura, con un ritardo stimabile tra 200 e 1.000 anni. I livelli di CO2 sono aumentati dopo l’aumento della temperatura. La temperatura sembra guidare la CO2, non viceversa. Su questo punto, signor Vicepresidente, lei non è fuori di poco. Lei hacompletamente sbagliato.”
    Naturalmente, quelli che conoscono profondamente la questione possono riconoscere che Gore non ha affatto torto. La cosa è già stata molto ben discussa in numerose occasioni. Infatti, Jeff Severinghaus illustrò la questione in questo post, redatto ai primi tempi della nascita di RealClimate, nel 2004. Tuttavia, l’argomento continua a presentarsi, e Jeff ha ricevuto anche di recente una lettera in merito. Potete leggere domanda e risposta a questo link. Intanto voglio esprimere qui di seguito il mio personale giudizio sulla questione.

    Prima di tutto, dire “storicamente” è fuorviante, perché Barton sta in realtà parlando delle variazioni di CO2 sul periodo di 600.000 anni mentre “storicamente” significa una scala temporale molto lunga (glaciale-interglaciale). Ma in ogni caso, questo non è realmente importante per il problema in sé. Sappiamo che la CO2 sta aumentando, e gli effetti radiativi della CO2 sul clima sono ben noti da più di 100 anni. In assenza di intervento umano, la CO2 in atmosfera aumenta e diminuisce a causa di scambi di carbonio tra biosfera, atmosfera, oceani e, in tempi più lunghi, litosfera (rocce, giacimenti petroliferi, carbone, rocce di carbonato). I tassi di questi scambi sono stati oggi completamente stravolti dal modo con cui noi estraiamo carbonio dalle riserve naturali convertendolo in CO2 atmosferica. Nessuna scoperta fatta sulle carote di ghiaccio può cambiare questo fatto basilare.

    COMMENTO: NO! Non è assolutamente vero che nessuna scoperta potrebbe cambiare questo fatto basilare. Ad esempio se fosse vero quello sostenuto da Jaworolsky, cioè che le concentrazioni dei gas serra nelle ice core sono sottostimate, potremmo avere concentrazioni della CO2 di molto più alte di adesso. Le ultime analisi delle ice core di 800000 anni fa hanno misurato la concentrazione più bassa di CO2 mai registrata nel ghiaccio, quindi Jaworosky secondo cui le concentrazioni calano nel tempo potrebbe aver ragione, oppure effettivamente 800000 anni fa la CO2 era bassissima.
    Le concentrazioni dovute a fenomeni naturali, potrebbero essere anche adesso la causa principale della crescita dei gas serra, perché la produzione antropica è solo il 2-3% di quella totale, e la vita media della CO2 in atmosfera è di max 7 anni, ma mediamente 2,7 anni ( per il terzo che partecipa agli scambi) quindi breve. La produzione antropica è una perturbazione aggiuntiva di gas serra come quella del nino, che non si accumula, in atmosfera (Segastald- D’aleo) I link sono già stati proposti .


    In secondo luogo, l’idea che ci sia un ritardo nella variazione delle concentrazioni di CO2 rispetto al cambio di temperatura (durante i cambiamenti climatici glaciale-interglaciale) non è propriamente nuova alla comunità scientifica. Infatti, Claude Lorius, Jim Hansen e altri fecero questa constatazione ancora 17 anni fa, in un documento che affrontò le cause del cambio di temperatura osservato nelle carote di ghiaccio estratte in Antartide. In questo documento (Lorius e altri, 1990), pietra miliare dello studio climatico, essi dissero che:
    “variazioni nel contenuto di CO2 e di CH4 hanno giocato un ruolo significativo nei cambiamenti climatici glaciali-interglaciali amplificandoli, insieme con la crescita e il decadimento dei ghiacci continentali dell’emisfero nord, e il relativamente debole forcing orbitale”

    COMMENTO: APPUNTO! Questa è la famosa prova schiacciante, che girava nel 95 e che influenzò la stesura e l’approvazione del protocollo di Kyoto, e che è falsa prima sale la temperatura e dopo 200- 1300 anni la CO2 e il CH4, e questi non amplificano proprio nulla come vedremo più avanti. Nel 95 ancora si pensava che la crescita della CO2 determinasse il disgelo, secondo questo schemino :

    Inizio era glaciale : C02 a 200ppmv

    Diminuzione della temperatura – Crescita dei ghiacciai – Aumento della albedo – Meno Biomassa -Inizio aumento CO2 per decomposizione – Crescita della CO2

    Inizio era calda: CO2 a 270 ppmv

    Aumento temperatura – Crescita Biomassa – Ritiro dei ghiacciai –Diminuzione della albedo –Diminuzione CO2per la captazione della biomassa vegetale.

    Inizio era glaciale : C02 a 200ppmv


    Questo ciclo è considerato sbagliato da tutti i paleoglaciologi del mondo, in modo esplicito da L Stott che ha dimostrato che il disgelo inizia 1300 anni prima dell’aumento della CO2. Link già proposto

    Quello di cui si sta parlando qui è l’influenza del cambiamento del forcing radiativo stagionale dettato dalla variazione dei moti della terra attorno al sole (come ben dimostrato dalla teoria dell’era glaciale di Milankovitch), combinato con il feedback positivo dell’albedo sui ghiacci continentali (meno ghiacci = meno riflessione di luce solare = temperatura più alta)

    COMMENTO: VERO! Ma l’influenza orbitale è tutt’altro che debole, come asserito prima da Steig la differenza di insolazioni può essere del 28% tra l’estate più calda e l’inverno più freddo, infatti sempre su real climate si ammette che le ere glaciali sono determinate dai cambiamenti orbitali. Inoltre ci sono altri feedback, le correnti oceaniche, il sistema termostato vapore-nuvole di Spencer, i raggi cosmici sulle nuvole, ecc.


    e combinato con le concentrazioni di gas serra (alte temperature conducono a maggiore CO2 che conduce a temperature calde).

    COMMENTO : mai provato!

    Pertanto, sia CO2 che volume dei ghiacci dovrebbero avere un po’ di ritardo sulla temperatura, dipendente da queste differenti componenti del sistema climatico. Il volume di ghiaccio avrebbe un ritardo sulla temperatura di circa 10.000 anni, dovuto al periodo relativamente lungo richiesto dai ghiacci continentali per espandersi o ritirarsi. La CO2 è’ possibile abbia richiesto un ritardo sulla temperatura di circa 1.000 anni, valore temporale prevista per i cambiamenti delle correnti oceaniche e della forza della “pompa carbonio” (es. fotosintesi biologica marina) che trasferisce carbonio dall’atmosfera alle profondità marine.

    Molti documenti recenti hanno dimostrato che c’è effettivamente un ritardo di tempo da parte della CO2 sulla temperatura. Noi non conosciamo la consistenza di questo ritardo, anche se Barton implica il contrario, perché è molto difficile inserire i dati di CO2 estratti dalle carote di ghiaccio sulla stessa scala temporale dei dati di temperatura rilevati dalle stesse carote di ghiaccio, e questo a causa del ritardo con cui l’atmosfera
    viene intrappolata dalla neve e compressa nel ghiaccio (il ghiaccio in qualsiasi momento sarà sempre più giovane o vecchio delle bolle d’aria che racchiude, e la differenza di età è conseguentemente incerta). I migliori calcoli pubblicati mostrano valori simili a quelli citati da Barton (presumibilmente, presi dal documento di Monnin e altri (2001), o da quello di Caillon e altri (2003)). Ma i calcoli possono essere fatti bene solo quando il cambiamento di temperatura è grande, in particolare al termine delle ere glaciali (il graduale cambiamento dal freddo periodo glaciale al caldo periodo interglaciale). Importante, questo cambiamento richiede un tempo di oltre 5.000 anni perché si verifichi, tempo del quale il ritardo di crescita del CO2 sulla temperatura è solo una piccola frazione (infatti, da un documento presentato di recente sono posso suggerire che il ritardo sia persino minore di 200 anni).


    COMMENTO: Questa è un ipotesi, ma il doc. dice che l’intervallo potrebbe essere meno di 600 anni, non meno di 200 anni! (o fanno i furbi o non ho colto qualcosa) Secondo Stott invece l’intervallo è 1300.


    In definitiva, l’aumento di temperatura non si conclude quando la CO2 inizia a salire. I due vanno invece molto di pari passo, con la temperatura che continua a salire così come sale la CO2. In altre parole, la CO2 agisce come un amplificatore, così come suggerito da Hansen e colleghi (nel 1990...).

    COMENTO: Questa è solo un’ipotesi mai dimostrata, e presenta delle contraddizioni: la CO2 non ha mai influenzato la temperatura, prima sale la T° e dopo 200-1300 anni cresce la CO2, e quando la T° inizia a calare la CO2 continua a salire per ...200- 1300 anni, e paradossalmente la temperatura continua a scendere. Con che coraggio si può affermare che la CO2 ha amplificato il riscaldamento del passato? Inoltre alla pag 14 di questo pdf già proposto alla fig 4

    http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/BP/IBL_BP_47_IPCC.pdf

    “Carotaggi EPICA Dome C – Temperatura e CO2
    Non vi sono prove di feedback positivo
    Fonti: Monnin et al, 2004 (CO2); Stenni et al, 2006 (d18O); Bijkerk

    “Il grafico non soltanto conferma il fatto che il CO2 segue la temperatura dell’isotopo, ma dimostra anche che la temperatura non risente delle variazioni del CO2. Ciò è ben visibile attorno a 14.000 anni fa, in cui la temperatura è calata di colpo, con una percentuale di CO2 ancora in ascesa. Di conseguenza, possiamo affermare che non c’è traccia di un impatto accelerato del CO2.”

    Inoltre se avesse ragione Hansen a dire che la CO2 e il metano aumentano la temperatura globale, ci dovrebbe essere un cambiamento di ratio (di pendenza) nei grafici della temperatura all’aumento dei gas serra, e invece…non c’è.
    Figura 4


    Ora, c’è un rimprovero che si potrebbe fare a Gore per il trattamento di questo tema nel film (come indicammo nella nostra recensione, d’altronde), anche se la correzione di questo va a rafforzare ulteriormente Gore, anziché indebolirlo. Ecco il perché.

    Il dato di temperatura indicato nella carota di ghiaccio non è un dato globale. E’ un dato di cambiamento di temperatura locale dell’Antartide. Il resto del mondo ha un proprio preciso cambiamento parallelo, ma il cambio della temperatura media globale è più piccolo. Mentre noi non sappiamo precisamente perché i cambiamenti di CO2 accadono su lunghe scale temporali (i meccanismi sono ben compresi; i dettagli no), sappiamo invece che la spiegazione del magnitudo del cambiamento globale di temperatura richiede sia incluso il CO2. Questo è il punto critico. In pratica non possiamo spiegare le osservazioni di temperatura senza CO2.

    COMMENTO: Per forza le altre forzanti naturali non sono correttamente valutate, tutta l’azione dei gas serra potrebbe essere mascherata dall’effetto termostato e dai raggi cosmici sulle nuvole (secondo gli scettici).

    Ma la CO2 non spiega tutto il cambiamento, e la relazione tra temperatura e CO2 non è pertanto di tipo lineare. Ovvero, un determinato valore di incremento di CO2, come misurato nelle carote di ghiaccio, non ha bisogno necessariamente di corrispondenza con un certo valore di incremento termico. Gore mostra la relazione parallela e forte tra temperatura e CO2 secondo i dati ricavati dalle carote di ghiaccio, e illustra dove è ora il CO2 (384ppm), mentre lascia all’occhio dello spettatore estrapolare la curva di temperatura in parallelo con il CO2 che sale verso l’alto. Gore non commette l’errore di disegnare la curva di temperatura, ma l’implicazione è ovvia: le temperature saliranno, molto.

    COMMENTO: Vero! Al Gore non commette l’errore di disegnare la curva, fa molto peggio, fa il marpione, e chiaramente fa credere che la CO2 determini il rialzo termico, indicando i grafici di vostok.

    Ma così come illustrato nella figura, estrapolando semplicemente questa correlazione e proiettando in avanti la temperatura dell’Antartico nel prossimo futuro avremo un aumento termico di 10°C rispetto al presente – decisamente all’estremità più alta delle proiezioni (come discusso qui).

    COMMENTO: Sbagliando di brutto perché l’Antartide contro ogni previsione dell’ipcc 2001 si sta raffreddando ed espandendo

    Secondo le misurazioni raccolte tra il 1979 ed il 1998 da 21 stazioni satellitari la temperatura dell’Antartide si è raffreddata di 0,042 °C per anno. Le stazioni di misurazioni delle temperatura situate a terra hanno registrato un raffreddamento di 0.008°C per anno.(50) (Comiso)
    Altri studi hanno messo in evidenza come tra il 1987 ed il 1996 i ghiacci che si estendono nell’Oceano del Sud stanno crescendo sia in superficie sia in spessore. (51) (Watkins)
    Da queste diverse misurazioni risulta che negli ultimi 18 anni si stia assistendo ad un’espansione dei ghiacciai di 0.011 gradi di latitudine ogni anno. (52) (Yuan)
    Ci sono delle zone dell’Antartide che si stanno sciogliendo, esattamente la piattaforma Larsen A e B, ma Evans e Pusdey hanno dimostrato che questa zona subisce continui cambiamenti. Lo scioglimento sembra sia stato influenzato dall’attività di un vulcano antartico, e dalle correnti marine.(53)
    Su tutto il resto del continente, le temperature calano e lo spessore dei ghiacci aumenta.
    Anche P. Doran è giunto a questa conclusione. (54)
    In un articolo D. Bromwich dopo aver analizzato tutte le pubblicazioni scientifiche attestanti il raffreddamento dell’Antartide, afferma che l’andamento delle temperature è in netta contraddizione con le teorie dell’effetto serra. (78)”



    La temperatura media globale durante i periodi glaciali era bassa essenzialmente per due ragioni:
    1) c’erano approssimativamente solo 190ppm di CO2 nell’atmosfera, e gli altri maggiori gas serra (CH4 e N2O) erano anch’essi altrettanto bassi
    2) la superficie terrestre era più riflessiva, a causa di molto ghiaccio e neve sui continenti, e molto più ghiaccio marino rispetto ad oggi (ovvero, l’albedo era più elevato)
    Molto ben discusso da Jim Hansen nel suo recente articolo Scientific American, il secondo di questi due fattori è il maggiore, contando per circa 2/3 del forcing radiativo totale. La CO2 e gli altri gas serra contano per l’altro 1/3. Ancora una volta, tutto questo era noto e conosciuto ancora nel lontano 1990, al tempo di Lorius e altri, con relativi documenti citati sopra.

    Quello che avrebbe dovuto fare Gore, era estrapolare la curva di temperatura in accordo con la scala appropriata - con la CO2 incidente per circa 1/3 del cambiamento totale – mentre l'ha invece lasciato fare al pubblico.

    COMMENTO: CHE COSA???? E come avrebbe dovuto estrapolarlo il pubblico, fatto di persone non esperte o di ragazzi, a cui il documentario era rivolto? E chi avrebbe dimostrato che la CO2 è incidente per 1/3 del cambiamento totale? E questo il pubblico come lo avrebbe dedotto? Se lo sognava?

    Se Gore l’avesse fatto, avrebbe tracciato una linea in salita fino a 1/3 della distanza dedotta dalla semplice correlazione con la CO2. Questo avrebbe dato l’impressione che l’equilibrio di riscaldamento dell’Antartide sia dovuto al raddoppio delle concentrazioni di CO2, vale a dire circa 3°C, in accordo con quanto previsto dai modelli climatici

    COMMENTO: CHE COSA ????????? Neanche Wanna Marchi avrebbe osato tanto.
    Ma in che modo il pubblico avrebbe avuto l’impressione che l’equilibrio si raggiunga al raddoppio della CO2, cioè ad un aumento di 3°C???
    E poi io questa proprio non l’ho capita: nel grafico di Vostok, il range termico è di 12° C quindi un terzo sarebbero 4°C, non 3°C, e la CO2 passa da 180 ppm a 300 ppm, non RADDOPPIA!
    Il pubblico con quali capacità telepatiche avrebbe dovuto capire che il raddoppio della CO2 avrebbe portato un aumento di 3°C …guardando il grafico di Vostok?????????????????????????????????????????????????????? ??????????????

    (si deve notare che gli stessi modelli prevedono un ritardo significativo finché non sarà raggiunto l’equilibrio, e questo a causa della grande capacità di calore dell’oceano meridionale; e ciò concorda molto bene con i dati, che mostrano un riscaldamento molto modesto in Antartide negli ultimi cento anni). Se si pesa poi il cambiamento di temperatura Antartico con il cambiamento di temperatura globale, allora la sensibilità climatica globale con il raddoppio di CO2 diventa 2-3°C, perfettamente in linea con la sensibilità climatica data dall’IPCC (e nota sin dai calcoli di Arrhenius più di 100 anni fa).

    COMMENTI: Alla faccia dei dati recenti! Arrhenius è quello che ha cannato più di tutti, ad un raddoppio della CO2 ipotizzava un aumento di temperatura di 5°C! (l’errore è giustificabile per i primi del novecento, citarlo invece non è giustificabile)

    Ricapitolando, i dati delle carote di ghiaccio in nessun modo contraddicono la nostra interpretazione della relazione fra CO2 e temperatura, e non emerge niente di fondamentalmente sbagliato con quello che Gore dice nel film. Effettivamente, Gore avrebbe potuto usare i dati delle carote di ghiaccio per rimarcare un punto forte supplementare: questi dati offrono una bella prova indipendente della sensibilità climatica che risulta di fatto in eccellente accordo quello che risulta dai modelli climatici.

    Punto finale. Nella critica di Barton a Gore, egli indica anche che la CO2, qualche volta, ha avuto concentrazioni più alte rispetto ai nostri tempi. Questo è falso. La CO2 può aver raggiunto livelli di 1.000ppm – forse anche più elevati – in qualche occasione durante il passato geologico più lontano (es. Eocene, circa 55 milioni di anni fa). Quello che Barton non va a menzionare è che la terra a quei tempi era molto, molto più calda di adesso.

    COMMENTO: NO! :


    http://biocab.org/Geological_Timescale_op_927x695.jpg

    “Nel grafico, tratto da una pubblicazione di Mark Pagani, su prelievi geologici, si vede che nel Paleocene, circa 60 milioni di anni fa, la concentrazione della CO2 schizzò fino a 2050 ppm. Probabilmente la concentrazione raggiunse anche valori superiori, tenendo presente che questo valore dedotto dai dati geologici, è una media di migliaia di anni, quindi mancano i valori massimi assoluti. Questa improvvisa impennata di CO2, durata circa 10 milioni di anni, sembra essere dovuta ad una serie di innumerevoli eruzioni vulcaniche. Inoltre nel grafico, sempre nel periodo del paleocene e dell’eocene, è molto interessante analizzare l’andamento della temperatura, che rimane costante per più di 50 milioni di anni. La temperatura non risente né dell’altissima concentrazione di CO2, né degli sbalzi enormi di concentrazione, si passa da 300 ppm, a 2050 ppm, con un innalzamento di 1650 ppm per poi tornare a 400 ppm. Sembrerebbe quindi che la CO2 non abbia nessuna influenza sulla temperatura, non aumenti l’effetto serra e nemmeno lo diminuisca. In modo particolare non sembra credibile l’ipotesi dell’IPCC, che l’aumento della concentrazione della CO2 fino a 500 ppm, comporti un innalzamento di temperatura di 2° C.
    Nel triassico, 230 milioni di anni fa, possiamo invece notare un comportamento contrario, ad un aumento delle temperature corrisponde un calo drastico sella CO2, che risale poi nel giurassico quando le temperature crollano. Gli scienziati dell’IPCC sostengono che la completa indipendenza della temperatura dalla CO2, nel paleocene, è dovuta all’azione schermante delle ceneri vulcaniche. Miliardi di GT di ceneri in aerosol, molto probabilmente hanno impedito alle radiazioni solari ad onda corta, di giungere sulla terra. Ma le polveri e le ceneri vulcaniche, hanno anche un azione di rifrazione molto importante sulle radiazioni calore, ad onda lunga, in salita dalla terra. Questa capacità delle ceneri di trattenere il calore, sommata al presunto effetto serra della CO2, alle alte concentrazioni di 2050 ppm, avrebbe dovuto determinare un rialzo termico molto consistente. Se fossero vere le teorie sui gas serra, non sarebbe giustificabile una linea della temperatura perfettamente orizzontale, cioè costante, per 50 milioni di anni, come dal paleocene al pliocene.(40) (M. Pagani)
    Inoltre nell’eocene la CO2 cala drasticamente, di circa 1500 ppm mentre la temperatura rimane invariata, per milioni di anni. Questa è un’altra prova che la riduzione del 8% delle emissioni di CO2 voluta dal protocollo di Kyoto, non avrà alcuna efficacia, è solo un accordo politico commerciale.La paleontologa G. Keller al congresso 2007 della società geologica americana, ha ipotizzato che l’estinzione dei dinosauri sia da imputare alle polveri vulcaniche, della fine cretaceo inizio olocene.

    Secondo Z. Jaworowsky dai dati geologici si desume che :

    - nel cretaceo, circa 90 milioni di anni fa, la concentrazione di CO2 era circa di 2600 ppmv
    - Queste concentrazioni elevatissime di CO2, non sono mai state associate ad un drastico aumento dell’effetto serra e quindi delle temperature. (31)

    Gli ambientalisti affermano che i dati geologici come quelli della fig. 19 sono inaffidabili perché riguardano periodi storici con fortissimi cambiamenti geologici, e quindi i cambiamenti climatici in queste epoche rispondono ad altri meccanismi, molto più importanti dell’effetto serra come la deriva dei continenti e le migliaia di eruzioni.
    Questo però è in netta contraddizione con quanto affermato dall’IPCC nel 4° rapporto, (33) dove infatti, si dedica un capitolo intero, ai dati geologici dell’Olocene optimum. Perché l’IPCC vuole dimostrare che in questo periodo geologico molto caldo, la concentrazione di CO2 più alta di adesso, determinò l’aumento delle temperature. In realtà anche nell’Olocene optimum la CO2 cambia drasticamente, senza che la temperatura subisca variazioni.
    La concentrazione della CO2 dipende da equilibri fisici, chimici, astronomici, e biologici, che ancora non si conoscono, perfettamente. Di fatto nella storia del pianeta la concentrazione di CO2 è salita e scesa, senza l’intervento dell’uomo, e senza influenzare la temperatura!

    “La vera conoscenza è: sia il sapere una cosa,
    sia il sapere di non sapere una cosa.”
    Confucio

    In ogni caso, molto più rilevante è che la CO2 non ha superato approssimativamente i 290ppm nel corso degli ultimi 650.000 anni, fino al più recente aumento, che è inequivocabilmente dovuto alle attività umane.

    COMMENTO: l’ultimo link di Steig porta alle prove degli isotopi, alla cosiddetta canna fumante che però vale un altro post
    Tratto e tradotto da http://www.realclimate.org/index.php/archives/2007/04/the-lag-between-temp-and-co2

    FINALINO: Riporto delle frasi di Steig:
    Naturalmente, quelli che conoscono profondamente la questione possono riconoscere che Gore non ha affatto torto…………..
    Ora, c’è un rimprovero che si potrebbe fare a Gore per il trattamento di questo tema nel film (come indicammo nella nostra recensione, d’altronde), anche se la correzione di questo va a rafforzare ulteriormente Gore, anziché indebolirlo. …………
    Ricapitolando, i dati delle carote di ghiaccio in nessun modo contraddicono la nostra interpretazione della relazione fra CO2 e temperatura, e non emerge niente di fondamentalmente sbagliato con quello che Gore dice nel film”


    Nemmeno l’avvocato nella parodia di Fiorello, avrebbe tentato una difesa così ardua :
    GIUDICE << il suo imputato Al Gore è accusato di aver fatto credere una falsità scientifica a milioni di persone>>
    AVVOCATO: << e che dire allora, di quelli che abbandonano i cani in autostrada>>

  2. #2
    Uragano L'avatar di giorgio1940
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Rimini
    Età
    84
    Messaggi
    26,363
    Menzionato
    14 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Ancora grazie amico!
    Seppur "difficile", per me, anche questo post, come i precedenti da te aperti, è di grande aiuto per approfondire questo "tema" interessantissimo.-
    Come saranno d'aiuto gli apporti di coloro che inevitabilmente, e spero ci siano, vorranno controbattere con "ragioni" diverse e magari contrarie.-
    Buona giornata,
    Giorgio
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  3. #3
    Uragano L'avatar di zione
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Sondrio 290 m. (SO)
    Età
    56
    Messaggi
    46,843
    Menzionato
    65 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Ribadisco il concetto gia' espersso in passato all'apertura dell'ennesimo post in questione: ma risulta cosi' difficile usare un solo thread e raggruppare tutto insieme ?

    Anche perche', a ben vedere, le ragioni invocate da Giorgio in materia sono gia' state spesso ed in passato espresse, e se non ricordo male anche riguardo al topic di questo thread !

    Invece no, quasi ad orologeria evidentemente risulta x....qualcuno piu' opportuno continuare a sommare thread su thread riguardo l'argomento, con il risultato di perdersi in una marea di parole........

    Ma si sa, nella confusione poi si.....perdono anche le eventuali ragioni/obiezioni gia' dette e ridette in passato: mi pare quindi che la strategia sia ormai questa, ergo almeno personalmente non perdero' piu' tempo a ritrovare magari le stesse argomentazioni espresse in passato.




    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

  4. #4
    Vento forte
    Data Registrazione
    09/10/02
    Località
    Milano ( MI )
    Età
    48
    Messaggi
    4,247
    Menzionato
    4 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Certo che questo Al Gore vi sta proprio sulle balle


  5. #5
    gb
    Ospite

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    ma ancora con questa storia?
    ne abbiamo già parlato 100000 volte qui

  6. #6
    Uragano L'avatar di giorgio1940
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Rimini
    Età
    84
    Messaggi
    26,363
    Menzionato
    14 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Sarà che certe "storie" mi affascinano molto di più di altre storie ben più gettonate....
    Ti esorto a non mollare!
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  7. #7
    Uragano L'avatar di zione
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Sondrio 290 m. (SO)
    Età
    56
    Messaggi
    46,843
    Menzionato
    65 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Citazione Originariamente Scritto da gb Visualizza Messaggio
    ma ancora con questa storia?
    ne abbiamo gi&agrave; parlato 100000 volte qui
    Ma infatti, non vedo perche' ancora riprendere queste cose con un nuovo thread !

    Al limite, se proprio si vuole aggiungere qualche cosa, basta riprendere i vari (e ormai numerosi, appunto..... ) post fatti in passato, ove magari si era gia' discusso in merito !


    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    Sar&agrave; che certe "storie" mi affascinano molto di pi&ugrave; di altre storie ben pi&ugrave; gettonate....
    Ti esorto a non mollare!
    Giorgio, ripeto: e' il modo che non mi sembra corretto !

    Gia molti thread sono stati aperti in merito con altrettante risposte ed argomentazioni al riguardo: perche' ancora, nuovamente, si ripostano certi argomenti ?

    Quasi che le argomentazioni avute nei precedenti dibattiti non siano.....piaciute all'autore del thread ?

    Che alcune di queste storie cosi' affascinanti siano state bellamente smontante con dati alla mano e che quindi, appunto, quasi si rivoglia....provare a portarle all'attenzione dei piu' ?

    A volte, a pensar male......





    Fabio Pozzoni (Socio Fondatore MeteoNetwork)

    I miei dati Meteo in real time su MyMnwPro, CML e WU

    E' meglio essere ottimisti ed aver torto piuttosto che pessimisti ed aver ragione Albert Einstein
    ______________________________
    Ciao Alessandro......

  8. #8
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
    Data Registrazione
    04/07/07
    Località
    Seefeld 1180 m (Tirol)/Ferrara (FE)
    Età
    33
    Messaggi
    37,144
    Menzionato
    42 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Ma infatti, non vedo perche' ancora riprendere queste cose con un nuovo thread !

    Al limite, se proprio si vuole aggiungere qualche cosa, basta riprendere i vari (e ormai numerosi, appunto..... ) post fatti in passato, ove magari si era gia' discusso in merito !




    Giorgio, ripeto: e' il modo che non mi sembra corretto !

    Gia molti thread sono stati aperti in merito con altrettante risposte ed argomentazioni al riguardo: perche' ancora, nuovamente, si ripostano certi argomenti ?

    Quasi che le argomentazioni avute nei precedenti dibattiti non siano.....piaciute all'autore del thread ?


    A volte, a pensar male......



    Quoto...pur essendo sostanzialmente abbastanza d'accordo con Clayco,ritengo che postare gli stessi argomenti in svariati thread risulti eccessivamente ridondante e ripetitivo...
    Forse se su un unico thread avesse postato gli stessi argomenti sarebbe stato meglio.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  9. #9
    Banned
    Data Registrazione
    03/01/08
    Località
    Pieve porto morone (PV)
    Messaggi
    1,244
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Citazione Originariamente Scritto da zione Visualizza Messaggio
    Ma infatti, non vedo perche' ancora riprendere queste cose con un nuovo thread !

    Al limite, se proprio si vuole aggiungere qualche cosa, basta riprendere i vari (e ormai numerosi, appunto..... ) post fatti in passato, ove magari si era gia' discusso in merito !




    Giorgio, ripeto: e' il modo che non mi sembra corretto !

    Gia molti thread sono stati aperti in merito con altrettante risposte ed argomentazioni al riguardo: perche' ancora, nuovamente, si ripostano certi argomenti ?

    Quasi che le argomentazioni avute nei precedenti dibattiti non siano.....piaciute all'autore del thread ?

    Che alcune di queste storie cosi' affascinanti siano state bellamente smontante con dati alla mano e che quindi, appunto, quasi si rivoglia....provare a portarle all'attenzione dei piu' ?

    A volte, a pensar male......



    Scusa Zione!
    Forse non conosco bene le regole del forum, che frequento da poco, ma non capisco:
    - avevate già parlato del grafico di Pagani?
    - avevate già analizzato le ultime rilevazioni delle ice core di 800000 anni fa con i record di concentrazione minima di CO2 mai registrati?
    - avevate già discusso sul fatto che i dati in continuo calare delle ice core potrebbero essere un segno della non ermeticità del ghiaccio come sostenuto da Jaworosky da 20 anni?
    - a cosa ti riferisci quando parli di storie affascinanti smontate dati alla mano?

    Sugli argomenti:

    probabilmente su questo forum avrete già parlato di qualsisi argomento, quindi se qualcuno vuole aggiungere qualcosa non deve aprire una discussione nuova, ma aggancirsi ai vecchi thread?
    Cercherò di farlo! Non posso aver letto tutte le vostre discussioni.
    Ad esempio sto preparando un post sulla canna fumante cioè sulle prove degli isotopi di C 12/ e 13 che dovrebbero dimostrare la provenienza certa antropogenica della CO2, sicuramente ne avrete già parlato, cercherò il thread specifico!

  10. #10
    Uragano L'avatar di giorgio1940
    Data Registrazione
    15/06/02
    Località
    Rimini
    Età
    84
    Messaggi
    26,363
    Menzionato
    14 Post(s)

    Predefinito Re: Su: Ritardo CO2 sulla temperatura, e Al Gore

    Citazione Originariamente Scritto da clayco Visualizza Messaggio
    Scusa Zione!
    Forse non conosco bene le regole del forum, che frequento da poco, ma non capisco:
    - avevate già parlato del grafico di Pagani?
    - avevate già analizzato le ultime rilevazioni delle ice core di 800000 anni fa con i record di concentrazione minima di CO2 mai registrati?
    - avevate già discusso sul fatto che i dati in continuo calare delle ice core potrebbero essere un segno della non ermeticità del ghiaccio come sostenuto da Jaworosky da 20 anni?
    - a cosa ti riferisci quando parli di storie affascinanti smontate dati alla mano?

    Sugli argomenti:

    probabilmente su questo forum avrete già parlato di qualsisi argomento, quindi se qualcuno vuole aggiungere qualcosa non deve aprire una discussione nuova, ma aggancirsi ai vecchi thread?
    Cercherò di farlo! Non posso aver letto tutte le vostre discussioni.
    Ad esempio sto preparando un post sulla canna fumante cioè sulle prove degli isotopi di C 12/ e 13 che dovrebbero dimostrare la provenienza certa antropogenica della CO2, sicuramente ne avrete già parlato, cercherò il thread specifico!
    ****
    Aspetto con ansia il tuo nuovo apporto.
    come aspetto gli "argomenti opposti", che spero vivamente vi siano.
    Come gli altri precedenti, li stamperò per "studiarmeli" con calma.-
    Ciao,
    Giorgio
    Ultima modifica di giorgio1940; 21/05/2008 alle 07:38
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •