Il primo inverno del millennio ha la paradossale caratteristica di essere molto mite in area Euromediterranea, con l'unica eccezione del NW Italia, dove nevica in cinque occasioni, con quantitativi totali intorno alla media stagionale
DICEMBRE 2000
Il primo freddo stagionale arriva in Italia con notevole ritardo
Dopo un autunno mite e molto piovoso, con un evento alluvionale a metà ottobre, e una lunga fase atlantica, bisogna attendere il 20-22 dicembre per avere un primo cambio di circolazione degno di nota (anticiclone europeo con circolazione orientale, nemmeno particolarmente fredda)
La fortuna del NW è quella che la debole irruzione da E è pronta ad agganciare tempestivamente una depressione atlantica e che le T sono mantenute sottozero da uno spesso cuscino nebbioso
questa commistione di fattori fortunati regala ciò che il NW Italia attendeva dal dicembre 1997......una consistente e diffusa nevicata da cuscino che, oltretutto, avviene nella notte più magica dell'anno
Tra il 24 e il 25 dicembre cadono circa 10-20 cm di neve nell'area piemontese lombarda, mentre l'ER è alle prese con un potente gelicidio
Nei giorni successivi prosegue il tempo atlantico, con piogge sparse e neve oltre i 1000 m
Inversioni con T sui -4 gradi, invece, a cavallo del Capodanno
GENNAIO 2001
Un'altra circostanza fortunata si verifica ad inizio anno.....anche in questo caso basta un lieve rientro favonico il 31, seguito da un attiva perturbazione atlantica il 2 gennaio per regalarci la seconda nevicata stagionale
La mattina e la prima parte del pomeriggio trascorrono con cielo coperti e deboli cadute intermittenti di neve, graupel e a tratti qualche goccia di pioggia.....nel tardo pomeriggio inizia a nevicare seriamente, proseguendo fino a sera inoltrata, con fasi di neve intensa e fiocchi di grosse dimensioni
Accumuli sui 5-10 cm tra Piemonte e Lombardia (8 a Varese) a N del Po
Questa è stata la costante dell'inverno 2000-01......mitezza, poche occasioni, ma tutte sfruttate a dovere
Il prosequio atlantico porta una parentesi molto mite, specie in quota, innalzando l'isoterma 0 a MI-Linate a 2700 m e, adirittura a 3400 m sopra BO il giorno 6
La QN si impenna fino a raggiungere i 2500 m al NW, oltre i 3000 al NE....il tutto mentre in pianura gli effetti della scaldata sono decisamente più modesti (le massime non superano i 7-8 gradi)
In tutta la prima decade cadono 329 mm a Lagdei (PR), 230 a Enemonzo (UD), 50 a MI Brera
Ecco le isoterme alla mezzanotte del 7 gennaio
La prima irruzione fredda seria dell'anno non avverrà che a metà mese
In Europa centrale si isola una cella di alta pressiione, mentre venti freddi orientali spirano sul bordo meridionale verso il Mediterraneo
Violenti temporali invernali, causati dal contrasto tra la caldazza dei giorni precedenti e l'aria fredda, scoppiano al CS, la neve compare fin sulle coste dell'alto Adriatico e, a tratti, sul versante toscano, mentre al N le temperature toccano i valori più bassi dell'inverno (-5.5 a Castello d'Agogna, fino a -9 a Malpensa)
In questo contesto si verifica la terza nevicata stagionale
Una nuova circolazione depressionaria atlantica provoca diffuse nevicate tra il 17 e il 18
Nevica a Genova (10 cm il 17) e nelle ore successive la neve guadagna terreno verso il resto del N
Cadono 5 cm a Milano, 9 a Parma, 20 a Cremona, 22 a Brescia con neve, questa volta, asciutta grazie alle basse T dei giorni precedenti
Dopo una breve e fisiologica pausa anticiclonica, la terza decade torna pienamente depressa
All'inizio i fenomani sono sparsi e deboli, ma un po' di neve cade ancora nei fondovalle (4 cm a Trento il 23), poi la QN si alza fino a 1500 m
Data la provenienza fortemente occidentale delle correnti, i fenomeni maggiori si concentrano sul versante Tirrenico e sull'Appennino toscano (70 mm a Pievepelago - MO)
Infine la circolazione depressionaria transita verso E, richiamando aria fredda dai Balcani, con QN in calo fin verso gli 800 m il 28-29
FEBBRAIO 2001
Ad inizio mese le correnti ruotano da N, esponendo ai fenomeni il CS, nevosi a bassa quota......neve a Firenze, Pescara e a 600 m in Sicilia
Nelle valli la T scende ai valori più bassi del mese (-14.4 a Tarvisio)
Nella notte del 4, un fronte caldo occidentale scarica fino a 40 cm in alta VdA e in Alto Adige, mentre nelle pianure non si hanno fenomeni, che sarebbero stati nevosi
La seconda decade è invece caratterizzata da una pausa anticiclonica di matrice atlantica
Le T si alzano fino a 10-12 gradi in pianura, mentre di notte si verificano modeste brinate da inversione
Un debole fronte transita il 10 con qualche locale pioggia di poco conto
A questo punto l'anticiclone sub-tropicale si rinforza dal Mediterraneo all'Europa occidentale......il N Italia resta esposto ad una circolazione favonica calda, tanto che, con il passare dei giorni, si toccano valori sempre più elevati (19 ad Aosta il 21, 20.0 a Varese, addirittura 23.5 a Cuneo e 24.9 a Torino il 23)
Nelle ore successive si verifica un repentino cambio di circolazione.....mentre il NW si arroventa sotto il favonio caldo, un primo FF scivola lungo l'Adriatico abbassando la QN fino a quote di media collina
tra il 24 e il 25 la saccatura fredda entra in azione nel Mediterraneo, formando una circolazione depressionaria sull'alto Tirreno
Tra il 24 e il 25 il tempo peggiora al centro-nord, con rovesci nevosi a bassa quota che imbiancano le zone prealpine e pedemontane oltre i 3-400 m (1 cm a Torino, 8 a Cuneo, 30 a Oropa), grazie ad una ritornante fredda da E pilotata dalla depressione Mediterranea
Il 26, con l'approfondimanto del minimo sull'Italia centrale e l'arrivo del nocciolo freddo in quota (-36 a 500 hpa), le nevicate guadagnano la pianura emiliana-romagnola e quella toscana (5 cm a Cesena, 10 nell'entroterra livornese, 50 sulle colline pisane)
Una nuova intensa depressione fredda è in procinto di entrare nel Mediterraneo a W delle Alpi con traiettoria molto più occidentale della precedente, provocando una seconda ondata di nevicate, questa volta al NW
Il 27 febbraio, dopo una forte brinata notturna (minime sui -4), il tempo peggiora e a partire dal pomeriggio si registrano le prime cadute di neve a macchia di leopardo (2 cm a Varese, 0.5 a Novara)
Nel corso della notte il richiamo sciroccale si intensifica e un'intensa nevicata si abbatte sulla PP occidentale, specialmente nel Piemonte SW, insistendo fino a pomeriggio inoltrato
Cadono 36 cm a Cuneo, circa 15 sulla pianura torinese, e circa 10 tra est Piemonte e W Lombardia (6 cm a Mi).....restano in ombra le zone alpine interne
Il rasserenamento notturno fa crollare le T che toccano minime di -7/-9, localmente le più basse della stagione, inaugurando la primavera con una freddagiornata post-nevicata
Infine, c'è spazio per una nuova modesta nevicata che saluta il fortunato inverno del NW, ad opera di una perturbazione atlantica che subentra il giorno 2
I bianchi fiocchi tornano ad imbiancare il Piemonte e l'ovest Lombardia, con accumuli di pochi cm a N del Po (1 a Sedriano, 3 a Como) e punte di 10 cm nel pavese e nell'alessandrino.....un po' di neve inizialmente anche nel genovesato
Ultima modifica di Nix novariensis; 25/05/2011 alle 15:32
Qui da me non fu il massimo della vita come inverno (ma sempre meglio di tanti altri tra cui anche l'ultimo) con, da quel che ho letto in giro, circa 10 cm di neve tutti caduti nell'episodio del 17 Gennaio 2001.
Però se fossi nordovestino a me inverni del genere piacerebbero un sacco: poco freddo ma tutto utilizzato alla massima potenza...come piace a me, che non sono certo un amante del gran freddo.
Ti devo correggere sulla neve del 28 febbraio 2001 comunque: in Veneto nevicò pure li, fu una situazione incredibile. A Rovigo ricordo che fece 10 cm tranquilli in 3 ore di neve davvero forte nella mattina del 28 febbraio, solo grazie alle precipitazioni forti. Non so se si trattò di un caso isolato, ma ad esempio a Polesella 10 km più a S era mista e qui a Ferrara, 30 km a S, solo acqua...pazzesco
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Il senso di questo 3d è proprio quello di confrontare i vari inverni del decennio (in questi giorni farò la cronistoria degli altri, uno per uno) nelle singole zone
Io mi baso essenzialmente su 3 cose: memoria (specie nelle parti che descrivono i singoli eventi), serie storiche locali e, soprattutto, rivista meteorologica Nimbus, dalla quale attingo la maggior parte delle informazioni e dei dati che ho messo e che ho ritenuto più significativi
Quindi ci sono molte lacune, magari anche di dati importanti di cui non sono a conoscenza......pertanto ringrazio chiunque voglia intervenire postando i propri dati e/o i propri ricordi
Per quanto riguarda il tuo post......è vero
Probabilmente, se ci fosse andata di sfiga in quelle due o tre occasioni, sarebbe stato un inverno insignificante anche qui
Invece siamo riusciti a sfruttare al meglio le poche occasioni nevose che si sono presentate
Molto spesso il freddo latitava per lunghi periodi......poi bastava una minima irruzione fredda, che veniva subito sfruttata da un attiva perturbazione atlantica
Penso che il NW sia l'unica zona d'Europa a considerare il 2000-01 un buon inverno
Anche perchè si arrivava da una tripletta di inverni indecorosi (1997-98, 1998-99, 1999-00), in cui non ha quasi mai nevicato
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
A proposito
In merito alla nevicata di febbraio
Non è che ti confondi con il 26 febbraio, in cui c'era un minimo sull'alto Tirreno?
Perchè la ciclogenesi del 28 mi pare troppo lontana per portare precipitazioni in Veneto, specie nevose........per esempio a Brescia città pioggia debole mista a neve
No no,era proprio il 28 Febbraio mi sa... da quel che ho letto in giro si è sempre parlato solo del 28 febbraio,mai del 25 (il 26 non ho segnato prp qua, ho invece 3,6 mm il 25 ma credo sia stata solo acqua).
Comunque guarda che la ciclogenesi non è messa per niente male per il Veneto il 28 febbraio (anche perchè se guardi quella delle 12 si è poi spostato a est il minimo), di sicuro messa così le precipitazioni le porta, non pensavo nevose però eppure qualche locale rovescio forte deve aver mantenuto integra la colonna localmente
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Finalmente un topic rinfrescante! Beh, come già da te intuito, per noi emiliani centro-orientali è stato un inverno da censurare o quasi: il più delle volte abbiamo fatto da spettatori passivi alle nevicate nordovestine, fra smoccoli e rosicature!
Il premio Rosik di quell'inverno va senza dubbio all'episodio di Natale, quando voi eravante ammantati di bianco mentre io ero lavato dalla pioggia dopo il gelicidio notturno: anzi, incredibilemnte, la mattina presto, intorno alle 7:30-8:00 (se non ricordo male), ci fu addirittura un temporale, con tuoni e saette, come nemmeno se ne vedono qua in piena estate! E il tutto con la T fuori ancora intorno allo zero o appena sopra... Comunque, facendo un passo indietro, devo dire di ricordare con piacere la vigilia di quel Natale, trascorsa tra nebbia e galaverna "hard", con una T di -3°C/-2°C e in attesa di un miracolo bianco che poi non si realizzò...
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