Originariamente Scritto da
appassionato_meteo
Ciao!
Provo a risponderti per quanto ne so.
Riguardo la media nivometrica di Udine puoi vedere il sito di Marco Pifferetti:
carta grafici
Ti segnalo anche questo articolo di Marco Virgilio (giornalista e previsore meteo per il FVG) che è stato scritto alcuni anni fa:
Breve storia della neve ad Udine | Climatologia | Il Tempo in media e agli estremi
Per sapere il tempo che ha fatto ad Udine da fine '700 in poi c'è l'archivio della famiglia Malignani, tuttavia l'unico link ad esso che ho trovato non funziona;
cmq ora chiedo lumi su MeteoTriveneto e ti saprò dire.
Le configurazioni principali per portare la neve in maniera diffusa sono essenzialmente due, ossia raddolcimento e rodanata; per sperare in accumuli quantomeno discreti i vari tasselli devono incastrarsi bene altrimenti nevica poco o nulla.
Infatti la pianura friulana è poco nevosa e di fatto la coperta è spesso troppo corta: se fa freddo mancano le prp, se esse sono presenti fa troppo caldo.
Il raddolcimento non funziona bene, solo in rari casi può portare nevicate importanti e diffuse (dicembre 1996, marzo 2005); spesso il FVG ha la colonna d'aria migliore rispetto al resto del nord, ma purtroppo la pianura è aperta a sud verso il mare che è una porta spalancata per i venti miti meridionali e quindi la colonna d'aria si rovina molto più rapidamente rispetto a Piemonte e Lombardia.
Per avere una buona nevicata da raddolcimento sono necessarie le seguenti condizioni:
- buona raffreddata precedente, con isoterme ben negative a tutte le quote
- fronte rapido e senza eccessivi richiami caldi. In altre parole, non vanno bene le depressioni ampie che avanzano lentamente con richiamo prefrontale infinitamente lungo (quando arrivano le precipitazioni la colonna s'aria è già rovinata) o che pescano aria calda dal NordAfrica. Vanno bene i fronti che portano un peggioramento relativamente rapido e con depressione alta di latitudine.
Con questa configurazione la Venezia Giulia, l'isontino e la costa in genere vedono quasi solo pioggia sin dall'inizio; poi il cammino della pioggia dipende un pò dalle correnti in quota,
cmq spesso ho notato che cede la provincia di PN (se in quota c'è SW riceve meno prp rispetto al Friuli centro orientale, discorso opposto con il SE), poi Udine e dintorni, poi la pedemontana orientale (Tarcento e Nimis) fino a Magnano in Riviera che confina ad est con il mio comune (poi ancora ad W c'è Gemona).
L'ultima zona a cedere è il Gemonese, che beneficia del vento da nord che esce dal Canal del Ferro; tale vento interessa Venzone, Gemona, Buia e Treppo e abbassa un pochino T e dp rispetto alle zone circostanti. Tale vento fa una discreta differenza in termini di accumulo e durata della nevicata, da me (abito a qualche km ad est di bugimeteo) è molto meno presente e la sua parziale assenza si nota.
è possibile che una nevicata da raddolcimento non si trasformi in pioggia, ma non accadrà mai ovunque e
cmq può accadere quasi solo con nevicatine deboli (quindi con richiamo mite scarso) oppure in casi come il marzo 2005 (10-15 cm diffusi, ma c'è voluta un'ondata fredda davvero molto forte con -14.9°C in quota e capace di portare minime vicine ai -10°C e una depressione che non richiamasse aria dal NordAfrica come invece è accaduto il 21/12/2009).
Nel dicembre 1996 ci furono 20-30 cm da Udine in su (accumulo davvero notevolissimo, data la configurazione), ma poi arrivò inesorabilmente la pioggia la nottata/mattina di Capodanno.
La configurazione potenzialmente migliore è la rodanata: minimo che si forma sul Mar Ligure e che poi si sposta sull'Adriatico richiamando aria umida in quota e Bora al suolo.
Anche per questa configurazione i tasselli devono incastrarsi bene, altrimenti anch'essa diventa una ciofeca:
- Ondata fredda precedente almeno discreta con isoterme in grado di garantire la neve anche se al posto della rodanata ci fosse il raddolcimento e presenza del freddo anche ad Est (altrimenti la Bora non sarà abbastanza fredda).
- Fintanto che il minimo è sul Ligure, il richiamo mite non dev'essere tale da trasformare la neve in pioggia. Ho notato che il passaggio da pioggia a neve è davvero ostico da realizzare e riesce bene in montagna e nelle zone direttamente esposte alla Bora (principalmente Friuli orientale, isontino e Venezia Giulia). Il pordenonense (soprattutto la pedemontana) soffre di un leggero effetto favonico, per cui se le temperature sono al limite può accadere che nevichi nel Friuli centro orientale nevichi e sul pordenonese sia mista; tale fatto è accaduto alcune volte durante la stagione 2012/2013.
- La traiettoria del minimo è importante: un minimo basso di latitudine favorisce le zone meridionali e costiere con accumuli decrescenti verso nord mentre la pedemontana e la zona alpina restano ai margini. La zona di Gemona merita poi una menzione particolare: in caso di minimo basso si somma l'effetto del vento che secca l'aria e capita che il paese veda pochissima neve mentre nei comuni vicini ne cade ben di più (sembra incredibile, ma è vero!). Un minimo alto di latitudine porta più precipitazioni, scongiura il.. buco gemonese ma ovviamente si rischia di più con il richiamo mite (soprattutto la bassa pianura e la costa).
La rodanata, se ben fatta, può fare.. miracoli: il 21/22 febbraio 2005 la prima fase portò qualche cm poi nella notte arrivò la ritornante da est che scaricò 20/30 cm ovunque, il 19/12/2009 nevicò molto (30 cm e oltre nella bassa pianura e costa, 10 ad Udine) con -4°C, il 17/12/2010 ci furono 10/15 (con punte di 20) cm diffusi con -3°, il 07/12/2012 nevicò molto a Ts e Go con 6 cm ad Udine (le altre zone ai margini), il
11-12/02/2013 20 cm a Gemona (10-12 ad Udine, ma girò in pioggia e poi tornò neve mentre il pordenonese vide qualche cm solo all'inizio e poi pioggia o mista e ci fu una forte nevicata in montagna).
Ribadisco che per fare episodi del genere bisogna che vada tutto bene, altrimenti anche la rodanata può fare poco.
Un'altra configurazione è la goccia retrograda da est, e con essa è favorita la pedemontana pordenonese.
L'angolo di entrata è importante, il caso migliore si ha quando i venti si dispongono da est o SE (quindi perpendicolari alle Prealpi Carniche): le nubi aumentano rapidamente da est, sul Friuli orientale e centrale si hanno poche precipitazioni che poi si concentrano sulle Prealpi Carniche. Con tale sinottica l'eventuale pioggia viene sostituita dalla neve e si possono fare buoni accumuli (anche 10-15 cm);
cmq il peggioramento dura poche ore e riguarda essenzialmente le zone già citate mentre le altre se ne accorgono appena. In rari casi può nevicare più diffusamente, come il 23/03/1998 e 14/02/1999.
Le gocce fredde da ricordare sono le due appena citate, quella del 13/12/2001 e 25/12/2008; c'è poi quella del febbraio 1991 che però passò oltralpe.
Occasionalmente anche le gocce da W possono dare soddisfazioni: la migliore fu quella del
27-29/12/2005 che portò 15 cm dal fiume Tagliamento verso est (lasciando a secco le altre zone). Quella del 25/12/2008 tornò poi sul Triveneto a fine anno, portando 10-20 cm di neve nella pianura veneta e 5-7 cm nella medio-bassa pianura friulana (altre zone ai margini); questo episodio fu però caratterizzato da un richiamo mite (infatti poi piovve e non ci fu Bora), per cui lo classificherei come raddolcimento.
Come vedi, la neve nella pianura friulana è difficile da ottenere (e da prevedere): se nevica al NW qui gira in pioggia molto prima (o inizia subito così), se la fa al CS qui c'è vento e freddo ma asciutto.
Per avere neve dal Piemonte al Friuli si deve avere il minimo ad occhiale (sul Ligure e sull'Adriatico) oppure un raddolcimento come il 03/03/2005; invece credo sia impossibile averla qui e al Centro Sud.
Spero di averti soddisfatto e.. di non aver detto troppe castronerie!
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