Originariamente Scritto da
Gazzella
Copio e incollo dalla pagina Facebook "chi ha paura del buio?"
Scordatevi la missione che avrebbe portato un lander sulla superficie di Europa. Scordatevi la missione ARM, il cui obiettivo era quello di prelevare un campione di roccia di 4 metri da un asteroide per metterlo in orbita stabile attorno alla Luna.
Ma, purtroppo, dobbiamo scordarci molto altro. Non è, infatti, il danno minore della scure di Trump abbattutasi sui principali enti di ricerca scientifica americani. Se, infatti, la NASA può ritenersi fortunata con un taglio "solo" dello 0.8% (con un taglio del budget da 19.3 miliardi a 19.1), chi se la passerà molto male nei prossimi anni potrebbe essere l'EPA, l'agenzia per la protezione ambientale. Il cui taglio potrebbe essere addirittura del 31% (!!), praticamente oltre 2.6 miliardi di dollari. Un salto indietro di 40 anni.
Ma d'altronde tutto ciò non è inaspettato. Uno dei cavalli di battaglia di Trump fin dalla campagna elettorale è stato proprio il negazionismo climatico.
I suoi esordi non lasciavano presagire nulla di buono. Proprio a capo dell'EPA è appena stato messo un negazionista climatico, Scott Pruitt, un avvocato (!!) il quale nel suo discorso di insediamento ha pronunciato queste esatte parole: "Le emissioni di anidride carbonica? Non incidono sul cambiamento climatico" facendo così rabbrividire migliaia di scienziati e praticamente la totalità della comunità scientifica. Non solo: per non penalizzare le industrie automobilistiche, Trump ha cancellato i limiti alle emissioni inquinanti delle auto voluti da Obama.
Ed ora il secondo, forte messaggio negazionista: praticamente dimezzato il settore ricerca. Via il Chemical Safety Board per le indagini sugli incidenti nelle raffinerie e in altri impianti industriali. Via 50 programmi. Via i satelliti Nasa per il monitoraggio del clima. Via 3.200 persone. Spariscono i programmi dell'era Obama come il Global Climate Change Initiative e gli impegni in campo internazionale per la diffusione delle tecnologie a basso impatto ambientale (che fanno parte dell'accordo di Parigi sul clima).
La conseguenza dei tagli alla NASA vede penalizzato soprattutto il
NOAA, uno degli enti più prestigiosi al mondo circa lo studio del clima, ma in generale lo studio del clima terrestre ne esce letteralmente a pezzi: cancellate completamente 4 importanti missioni per il monitoraggio degli ecosistemi oceanici (PACE), per il monitoraggio della CO2 atmosferica (OCO-3), per il controllo dei cambiamenti climatici a larga scala (CLARREO Pathfinder) ed infine DSCOVR, la missione finanziata in parte dal
NOAA e che in realtà è GIA' attiva da quasi 2 anni e che studia i livelli di ozono in atmosfera ed in generale le tempeste solari ed i suoi effetti sul nostro pianeta.
Il tutto esattamente dopo aver frantumato record di caldo globale per 3 anni di fila. Dopo che i ghiacci marini globali stanno polverizzando record negativi a ripetizione. Dopo che la CO2 ha raggiunto e continua a superare record millenari di concentrazione in atmosfera. Abbiamo ancora una speranza: questa è la proposta presidenziale per il budget 2018, e la sua approvazione non c'è ancora stata. Il parlamento potrebbe decidere di apportare dei cambiamenti, ma le premesse, per ora, sono peggiori di quanto ci si potesse aspettare.
"Make America great again". Conoscenza, cultura, scienza implicano progresso, evoluzione, una societa' migliore. Senza di esse non siamo grandi di nuovo: siamo infinitamente più piccoli.
Matteo
Proposta di budget presidenziale:
https://www.whitehouse.gov/sites/whi..._blueprint.pdf
Grazie a Tommaso Grassi per l'elaborazione dell'immagine.
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