Originariamente Scritto da
vigna
Gigio docet
La troposfera è anche "azdòra" all'occorrenza. Domani proverà a fare un po' di pasta alla romagnola di quella buona. L'onda depressionaria ad ovest delle isole britanniche assumerà un assetto tale da favorire il temporaneo "rigonfiamento" del promontorio anticiclonico sub-tropicale in quota verso nord, indicativamente tra Francia e Mare del Nord. Di riflesso, più ad est, il medesimo promontorio subirà "un'ammaccatura" con target pianura padana ed alto adriatico. Si tratta della nostra "fontana" che gradualmente si riempirà, anziché di farina, di aria più fresca pescata dall'Europa centro-orientale. Però dobbiamo fare il ripieno: al posto di uova e parmigiano, prendiamo un MUCAPE (che non è un formaggio caprino) su buoni livelli data la caldazza attuale, ed un decente lapse-rate 500-850 hPa. Dobbiamo allora impastare: niente paura, nell'ammaccatura sul campo di geopotenziale (tra 700 e 500 hPa) ci si infila un nucleetto di vorticità che arriva al galoppo dalla Francia pilotato dalle correnti da WNW a quelle quote.
Ed allora domani sera qualche cappelletto potremmo anche produrlo, anche se servirà un'azdòra che abbia voglia di lavorare e bene.
Altrimenti zuppetta di farro, che in Romagna il solo pensare di farla comporta minimo anni 3 di reclusione senza attenuanti.
Tornando un attimo seri è una di quelle condizioni nelle quali il rischio di temporali non è alto, ma nel caso riuscissero ad innescarsi potrebbero assumere facilmente una certa intensità (anche il windshear di basso livello non è da buttare nell'umido stante la chiusura di un relativo minimo al suolo tra nord-est e medio adriatico).
Vediamo allora se si farà qualche cappelletto, anche perché è soprattutto nella stagione calda che in Romagna "l'acva la fà i caplèt" (vedere immagine tratta dall'opera omnia E Piov).
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