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Discussione: Clima Cfa di Köppen

  1. #1
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Lightbulb Clima Cfa di Köppen

    Buongiorno a tutti utenti del forum meteonetwork. Ho aperto questa discussione per sentire i vostri pareri a proposito della denominazione "Clima subtropicale umido" che alcuni attribuiscono al clima Cfa di Köppen. Documentandomi, ho scoperto che in realtà Köppen non ha mai definito questo tipo di clima così, e che inoltre questo nome viene attribuito a questo tipo di clima da quando Trewartha (climatologo Statunitense) ha definito i climi di Köppen Cf "Subtropicali Umidi". E fin qua ci siamo. Ma non é forse sbagliato denominare l'intero clima Cfa di Köppen in questo modo quando, per esempio, nella classificazione di Trewartha, il clima dell'Italia Settentrionale é identificato come Do (temperato oceanico)? A quel punto avrebbe senso chiamare l'intero clima Cfa di Köppen "subtropicale umido" dato che secondo Trewartha alcuni climi Cfa sono identificati diversamente? Attendo vostre risposte ed opinioni e, se mi risponderete come la penso io, passerò alla modifica di alcune pagine Wikipedia. Attendo vostre notizie

  2. #2
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Clima Cfa di Köppen

    Riguardo alla nomenclatura ed alla ampiezza della classe CFA di koppen ho letto infiniti dibattiti, e portano tutti ad un vicolo cieco.
    E' indubbio che il nome "subtropicale" poco si addica al clima di territori come la pianura padana, il new jersey, la Pennsylvania o la costa sul mar nero bulgara.
    Il problema è la troppa ampiezza della classe C, che comprende zone con inverni troppo differenti: tra gli 0 C° ed i 18 C° di media per il mese freddo si ha una sensibiltà di variazione differente di quanto potrebbe averla una classe ipotetica tra i -18 C° e gli 0 C°.

    La logica che porta a questo nome è che le classi CFA CWA e CSA ,le tre classi C ad estate calda, sono le classi più vicine ai climi tropicali nella classificazione, (escludendo i climi B aridi) anche se il CSA ed il CSB vengono chiamati volgarmente "mediterranei", mentre per i climi CFB e CWB viene usato l'appellativo di temperati, o oceanici.

    La motivazione dietro questa classificazione è la semplicità. Tolta una fascia per i climi tropicali dove una stagione invernale non esiste (mese freddo>18C°), una per i climi polari (mese caldo <10 C°), ed una per i climi aridi, rimangono due sole fasce in una classificazione ultra-semplicistica, per dividere i climi della medio-basse, medie, e medio-alte latitudini, e la linea di divisione è stata posta sugli 0 C° (i vecchi autori sui -3C°) di media del mese freddo, cioè quella più logica che divide le zone dove il manto nevoso è sporadico o assente nel semestre invernale, da quelle in cui vi è una presenza fissa di ghiaccio e neve.

    Ovviamente aggiungendo anche solo due o tre fasce si avrebbe una classificazione più efficace, come ad esempio ha fatto Trewartha, anche se nella sua classificazione non si risolvono gran che la cose nel nord america dato che la nuova fascia D occupa un territorio esiguo.

    Io penso che nonostante la sua semplicità la classificazione di Koppen sia la migliore rappresentazione macroscopica dei climi mondiali, ed anche se l'appellativo sub-tropicale sia un po' fuorviante per le nostre lande, possa avere il suo senso dato che raggruppa tutte le località con una estate calda, (cioe con media mese caldo > 22 C° ) che abbiano un inverno temperato.

  3. #3
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Clima Cfa di Köppen

    Citazione Originariamente Scritto da andreasonn Visualizza Messaggio
    Riguardo alla nomenclatura ed alla ampiezza della classe CFA di koppen ho letto infiniti dibattiti, e portano tutti ad un vicolo cieco.
    E' indubbio che il nome "subtropicale" poco si addica al clima di territori come la pianura padana, il new jersey, la Pennsylvania o la costa sul mar nero bulgara.
    Il problema è la troppa ampiezza della classe C, che comprende zone con inverni troppo differenti: tra gli 0 C° ed i 18 C° di media per il mese freddo si ha una sensibiltà di variazione differente di quanto potrebbe averla una classe ipotetica tra i -18 C° e gli 0 C°.

    La logica che porta a questo nome è che le classi CFA CWA e CSA ,le tre classi C ad estate calda, sono le classi più vicine ai climi tropicali nella classificazione, (escludendo i climi B aridi) anche se il CSA ed il CSB vengono chiamati volgarmente "mediterranei", mentre per i climi CFB e CWB viene usato l'appellativo di temperati, o oceanici.

    La motivazione dietro questa classificazione è la semplicità. Tolta una fascia per i climi tropicali dove una stagione invernale non esiste (mese freddo>18C°), una per i climi polari (mese caldo <10 C°), ed una per i climi aridi, rimangono due sole fasce in una classificazione ultra-semplicistica, per dividere i climi della medio-basse, medie, e medio-alte latitudini, e la linea di divisione è stata posta sugli 0 C° (i vecchi autori sui -3C°) di media del mese freddo, cioè quella più logica che divide le zone dove il manto nevoso è sporadico o assente nel semestre invernale, da quelle in cui vi è una presenza fissa di ghiaccio e neve.

    Ovviamente aggiungendo anche solo due o tre fasce si avrebbe una classificazione più efficace, come ad esempio ha fatto Trewartha, anche se nella sua classificazione non si risolvono gran che la cose nel nord america dato che la nuova fascia D occupa un territorio esiguo.

    Io penso che nonostante la sua semplicità la classificazione di Koppen sia la migliore rappresentazione macroscopica dei climi mondiali, ed anche se l'appellativo sub-tropicale sia un po' fuorviante per le nostre lande, possa avere il suo senso dato che raggruppa tutte le località con una estate calda, (cioe con media mese caldo > 22 C° ) che abbiano un inverno temperato.

    Ok grazie per la risposta ma secondo lei non sarebbe meglio denominare il clima Cfa come clima Oceanico ad estate calda (come fanno alcune mappe)? Perché secondo me é a questo che Köppen si riferiva, raggruppando comunque tutti i climi temperati umidi nella categoria Cf....lei cosa ne pensa?
    Ultima modifica di Ragnarok; 20/06/2017 alle 13:57

  4. #4
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Clima Cfa di Köppen

    U
    Citazione Originariamente Scritto da Martin MB Visualizza Messaggio
    Ok grazie per la risposta ma secondo lei non sarebbe meglio denominare il clima Cfa come clima Oceanico ad estate calda (come fanno alcune mappe)? Perché secondo me é a questo che Köppen si riferiva, raggruppando comunque tutti i climi temperati umidi nella categoria Cf....lei cosa ne pensa?
    A parer mio risulterebbe inadeguato.Anche se in gran parte d'europa il clima C coincide con climi che rislutano essere oceanici, non vi è una specificazione sulla differenza di temperatura tra mese caldo e mese freddo nella classificazione.
    La fascia D che prende il nome di "continentale" in realtà vuole più indicare la presenza di un inverno freddo tipico delle zone continentali boreali .
    Per i climi continentali D ad estate calda "A" la differenza tra mese caldo e freddo è, usando l'isoterma dei -0C°, di almeno di 22 °C, ma per i climi D ad estate tiepida "B", l'escursione annua può essere in casi limite di circa 13-14 C°, e vengono comunque chiamati continentali.

    Ad esempio Throndeim è DFB ed ha una escursione di 17 gradi annui, Kiandra in australia è DFB e ne 14, mentre Dallas CFA ne ha 22, oppure Nanchino CFA ne ha 25, Xi'an in cina CWA ne ha 27,
    Tante zone a clima CFA, ma anche a clima CWA, hanno escursioni annue elevate, e risulterebbe sbagliato chiamarle oceaniche.

    Il nome oceanico calza a pennello per le zone a clima CFB, poiché hanno per regola una escursione annua inferiore ai 22 C°, presentano inverni moderati ed estate moderate, difatti viene usato nella nomenclatura inglese.

    Continuo a ritenere che il nome Sub-tropicale risulti il più appropriato per descrivere la fascia CFA di koppen nel suo complesso.
    Nella visione italiana climatica, chiamare così il clima lombardo-veneto pare un'eresia, ma in una visione globale avere una temperatura media del mese più freddo di 3° gradi è sinonimo di assenza di un vero e proprio inverno.
    Il nome " temperato" è l'unico sostituto possibile che vedo per la fascia CFA, e si coniugherebbe bene con i climi padani, o per la fascia atlantica media degli stati uniti, ma stonerebbe abbastanza per climi come quelli del nord dell'india, del sud della cina o il nord dell'argentina.
    Insomma la coperta è troppo corta.


    Quindi l'usare questi due nomi può essere fuorviante in un primo approccio, perché potrebbe portare a pensare che le due fasce abbiano come discriminante l'escursione annua.
    Ultima modifica di andreasonn; 23/06/2017 alle 10:41

  5. #5
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Clima Cfa di Köppen

    Interessante 3d!
    A dirla tutta, non mi sta troppo simpatico quel famoso 'Humid Subtropical', ma dal momento che ci fanno compagnia posti come Washington DC, Baltimora, Atlantic City, New York (le prime tre con medie di gennaio molto simili ai 3° scarsi della mia zona) e la Crimea insieme alla fascia più esterna della zona a cavallo tra Romania e Bulgaria, me lo sto facendo stare simpatico!
    Sulle due classificazioni non mi esprimo, anche se secondo me Koeppen nel caso del Cfa non ha imbroccato tanto (solo in ottica mondiale ci ha beccato un po'), in quanto qui ci sarebbe lo stesso clima della Louisiana e della Florida.
    Secondo me bisognerebbe usare un generico 'Humid Temperate' per la PP e le aree climatiche sorelle in Europa e USA, mettendoci dentro magari un ''Warm Continental'' che ben le caratterizza!

  6. #6
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Clima Cfa di Köppen

    Citazione Originariamente Scritto da DuffMc92 Visualizza Messaggio
    Interessante 3d!
    A dirla tutta, non mi sta troppo simpatico quel famoso 'Humid Subtropical', ma dal momento che ci fanno compagnia posti come Washington DC, Baltimora, Atlantic City, New York (le prime tre con medie di gennaio molto simili ai 3° scarsi della mia zona) e la Crimea insieme alla fascia più esterna della zona a cavallo tra Romania e Bulgaria, me lo sto facendo stare simpatico!
    Sulle due classificazioni non mi esprimo, anche se secondo me Koeppen nel caso del Cfa non ha imbroccato tanto (solo in ottica mondiale ci ha beccato un po'), in quanto qui ci sarebbe lo stesso clima della Louisiana e della Florida.
    Secondo me bisognerebbe usare un generico 'Humid Temperate' per la PP e le aree climatiche sorelle in Europa e USA, mettendoci dentro magari un ''Warm Continental'' che ben le caratterizza!
    Considera che per tutte le località padane le medie 1981-2010 registrano un rialzo nelle medie invernali, anche se meno importante rispetto alle altre stagioni.
    Ad esempio i vecchi +2,5 C° di milano linate per gennaio divengono +2.9 C°, ed anche se ora non ho le medie sottomano, penso che per la pianura veneta si saranno raggiunti i +3,5 C° in molte località.

    Il problema della fascia C di koeppen non riguarda solo i climi CFA ed i CWA, ma anche i mediterranei classici CSA, solo che i casi limite in questa fascia sono meno estesi in superficie sul globo e balzano meno all'occhio.
    Ad esempio Samarcanda nel centro del continente asiatico risulta avere un clima mediterraneo CSA con medie di gennaio di +2C° ed una minima storica di -25C°, lo stesso clima CSA di Kalbarry nel western australia, a 400 km dal tropico del capricorno che ha +15.7C° nel mese freddo, un clima che incomincia ad avere i connotati di clima della savana AS.

    La modifica alla troppa ampiezza della fascia C è indubbiamente la prima correzione necessaria alla classificazione di Koeppen.

    L'ulteriore suddivisione di Trewartha risolve parzialmente questo problema ma ne crea altri, e risulta essere nel compesso forse meno efficiente di quella precedente, parere a cui io mi associo.

    Considerando la fascia C solo per climi che abbiano almeno 8 mesi sopra i +10 C° si specificano bene i climi subtropicali, ma la nuova fascia D di trewartha risulta avere dei problemi non indifferenti.
    I climi della fascia D devono avere almeno 4 mesi sopra i 10C° , e si suddivide in due la fascia con una seconda lettera che distingue gli oceanici con mese freddo sopra gli 0C°, ed i restanti continentali.
    Una terza lettera viene usata, assurdamente soltanto per i continentali, per distinguere la presenza di una estate superiore ai 22 C° o meno, e nessuna lettera viene usata per distinguere il regime pluviometrico.

    Quindi ecco alcune contraddizioni: la padania risulta avere un clima DO oceanico, lo stesso, senza alcuna ulteriore distinzione, DO della costa norvegese meridionale o della scozia, che hanno medie estive di 15C° (le lettere aggiuntive per indicare la temperatura del mese caldo e freddo non vengono usate poiché rendono troppo complicata e confusionaria la classificazione).
    Lo stesso clima DO lo si ritrova anche alla regione dello shandong a sud di pechino, dove da ottobre ad aprile non piove quasi mai, mentre a luglio e agosto scarica 370 mm di monsone in due mesi con medie di +27 C°, direi un clima profondamente diverso da quello dei fiordi norvegesi.

    Inoltre la fascia D comprende anche i climi continentali DC senza alcun limite inferiore per il mese freddo, quindi in questa macro-fascia climatica rientrano terre come le brutali siberia meridionale e mongolia, e la mite aquitania, l'isola del sud della nuova zelanda o la verde Irlanda: un calderone non indifferente e non meno estremo della vecchia criticata fascia C di koeppen.

    A parer mio la modifica della fascia C con l'inserimento di una nuova fascia da parte di trewartha è giusta ma non fatta nella maniera idonea.

    Ha relegato una fascia intera, la fascia E per i climi boreali del nord di siberia e canada, e per l'alaska, località con un breve periodo di disgelo inferiore ai quattro mesi, mentre poteva rendere più ampia questa fascia ed includere località che ad esempio vedano temperature del mese freddo inferiori ai -10C°, includendo gran parte della siberia e del canada e magari differenziandone le zone con inverni più rigidi con una lettera supplementare come nella nomenclatura di koeppen.
    La sensibilità della natura è inferiore per variazioni di temperature sotto lo zero termico, e così facendo si lascerebbe più precisione per le fascia D e C che comprendono temperature dove la natura varia in maniera sostanziale anche per differenze di pochi gradi sulle medie invernali ed annue.

    Avendo compresso la fascia D per climi più moderati, la si potrebbe chiamare come fascia temperata, e la seconda e la terza lettera della classificazione potrebbe essere usata per indicarne il regime pluviometrico e la presenza di una estate calda o meno, come nella classificazione di koeppen, per differenziare il clima della padania da quello di londra o da quello monsonico cinese.
    Ultima modifica di andreasonn; 27/06/2017 alle 00:56

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