Originariamente Scritto da
vigna
È Natale, consentitemi di condividere un "credo"
*IL PERCHÈ SIAMO ROMAGNOLI:*
Perché guai a chi ci tocca la essSSsse
Perché la piadina fa convertire anche il kebab che diventa amico dello speck
Perché da noi non ci si fidanza: “Us fa l’amor”
Perché ancora a sessant'anni chiamiamo gli amici "Chi burdel"
Perché la piada sardoni e.....cipolla fresca, va innaffiata col rosso
Perché “Me a t’amaz!” lo diciamo solo a chi vogliamo bene
Perché nel nostro parlare, "Dio Bo" è come l'ossigeno che respiriamo
Perché i nostri nonni ci hanno insegnato che se entra qualcuno in casa e ha sete, non gli si offre l'acqua ma un bicchiere di Sangiovese
Perché è la Stagione al mare, la nostra scuola di vita
Perché l’unico imbarazzo che abbiamo è quello di stomaco
Perché “Boia de singuler, um toca d’andè a la messa”
Perché usciamo dal Cocoricò cantando "Romagna e Sangiovese"
Perché ovunque siamo, ci basta cantare Romagna mia, per sentirci a casa
Perché i cappelletti col lesso a luglio sono un lusso che pochi possono permettersi
Perché “A Dì, ciò...” riassume tutti gli affanni e i triboli esistenziali
Perché abbiamo tutti il polistirolo e i tricicoli alti, ma ai ciccioli non si può mica dire di no
Perché da noi il nebbione è un evento metereologico scassamaroni, non uno stato mentale
Perché se passa un amico a salutarci: “dai fermati da noi, mangiamo quel che c’è!” e in 20 minuti scappa fora un buffè da sposalizio
Perché dopo “Salutami tutti a casa!” diciamo “Presenterò!”
Perché la spiaggia d’inverno con sto grigio che è di mille colori, sto freddo che ti scalda il cuore, con le gabine chiuse e con l’eco dei pensieri che riempie il mare: NON SI PUÒ DIMENTICARE.
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