Buon pomeriggio, vorrei far presente una cosa di grande importanza per chi come me desidera trarre delle medie nivometriche dalle stazioni meteorologiche automatiche di Arpa Piemonte.
Un mio amico lavora come custode della diga di Larecchio, a 1840 metri in val d'Ossola.
Oggi l'ho chiamato per un altro motivo, e poi gli ho chiesto com'era il tempo, "nevischia" mi ha detto, e così gli ho chiesto quanta neve era caduta con l'ultimo peggioramento: 141 cm!!
Ho chiesto quanta pioggia aveva nel pluviometro e mi ha detto poco più di 220 mm.
La stazione arpa automatica invece dice che a Larecchio di cm di neve ne sono caduti solo 75-80.
Sorpreso gli ho chiesto come misura la neve, pensando che si sbagliasse: mi ha risposto che ha una tavoletta che pulisce ogni mattina alle 8, i 141 cm sono la somma della neve che ha trovato sulla tavoletta negli ultimi giorni.
Mi sono fatto due domande ed è ovvio che la stazione arpa sottostimi: per la stazione la neve caduta è solo la differenza di hs, senza tenere conto dell'inevitabile compattamento che 200 mm nevosi, poggiando su un metro di neve polverosa vecchia, subiscono sia tra loro che compattando la neve vecchia.
Questo sistema di misurazione della neve caduta è assolutamente inutile, in quanto solo con questo peggioramento si sono persi 70 cm in uno dei luoghi meno colpiti, chissà quanti se ne sono persi allo Zamboni, o dove la neve è caduta più umida, come ad esempio a Macugnaga, o ancora all'Alpe Veglia dove sarebbe caduto appena 1 metro scarso di neve, ma solo nella giornata di ieri quella cifra è stata superata nel vicino alpeggio di Ciamporino.
E' inevitabile che con un sistema di misurazioni così si finiscano per penalizzare luoghi che sono molto molto nevosi ma con poche configurazioni, penso ad esempio al Cuneese, che secondo me è più nevoso (salvo per il caso di Limone Pancani, che recupera con la collinetta eolica), e finisce per rendere più nevosi luoghi che in realtà forse non lo sono poi così tanto, come ad esempio Pian dei Camosci, o Alpe Veglia, che ogni volta fanno tot. cm con gli sfondamenti, e poi non ne fanno mica tanti con correnti meridionali, per via della parziale ombra pluviometrica, ma trattandosi di neve leggera che non schiaccia quella già presente al suolo vengono giustamente conteggiati tutti.
Mentre invece luoghi più esposti fanno più mm (e ovviamente più neve se misurata come Dio comanda su tavoletta) ma misurati sulla neve vecchia sembra che ne abbiano fatta poca, perché parte della neve caduta va a chiudere il gap causato dal compattamento della neve a causa del peso stesso di quella caduta.
In questo peggioramento a farne le spese maggiormente sono state le stazioni di Macugnaga Pecetto, Larecchio e Alpe Veglia, dove la neve nel primo giorno di nevicata non sembrava essere aumentata, quando in realtà il custode della diga mi ha detto che ha fatto 35 cm con 70 mm di prcp. E posso essere certo che a Veglia ne abbia fatti altrettanti; non posso esserne sicuro per Macugnaga.
Ecco, questo banale esempio per dirvi che dei dati arpa alla fine non ci si può fidare; o meglio le stazioni possono essere comparate tra loro, ma tenendo conto di una forte penalizzazione per quelle che vivono un po di più di singoli eventi, sapendo invece che quelle ad esempio che si trovano vicino alle creste di confine, pur soffrendo anch'esse di qualche sottostima, sono affette da errori più trascurabili.
Per quanto riguarda la comparazione di queste stazioni con quella di altre regioni io credo che possa essere messa in atto solo se il metodo di raccolta dei dati è il medesimo, altrimenti inutile fare paragoni.
Per quanto riguarda i nivometri manuali essi dipendono estremamente da quanto è pignolo l'addetto che esegue le misurazioni. Del mio amico mi posso fidare, ma ci sono addetti che se fa 30 cm e poi viene il vento e se li porta via non annotano nulla, rendendo le misurazioni affette da macroscopici errori.
L'ideale sarebbe interpolare i dati nivometrici manuali, che magari difettano delle nevicatine, ( raccolte però bene dalle stazioni automatiche) che però hanno i dati corretti delle grandi nevicate, perché in quel caso tutti gli addetti misurano, anche un po per curiosità.
Sperando di essere stato utile a qualcuno
Giovanni