Originariamente Scritto da
stefano64
Una piccola riflessione comparata sull'andamento della stagione invernale.
Lo spunto mi viene dal fatto che quest'anno per motivi di lavoro mi trovo spesso a Reggio Emilia, e quindi ho avuto occasione di toccare con mano l'inverno padano, in parte diverso da quello riminese. Premetto che mi aspettavo gelo, nebbia ed occasioni di neve in misura superiore rispetto alla mia esperienza di riminese costiero: così raccontano le statistiche e le caratteristiche del bacino freddo padano nella stagione invernale: formazione del famoso cuscino freddo, molto più difficile da scalfire, con maggior numero di giorni nebbiosi, situazione di gelo al suolo perdurante per gran parte della stagione invernale e maggiore predisposizione alle precipitazioni solide.
Ebbene: niente di tutto ciò. Calati drasticamente i giorni nebbiosi, il gelo VERO non l'ho praticamente mai visto ed anche in quelle occasioni, in cui i modelli ed i
lam prevedevano neve, la dama non si è fatta vedere neppure col binocolo!
Ho la netta sensazione che la pianura padana abbia risentito, ancor più delle nostre lande, del riscaldamento degli strati d'aria più bassi e che in particolare siano molto più rare di una volta le nevicate da scorrimento favorite dall'ex cuscino freddo al suolo.
Da noi, in fin dei conti, tra ASE, CAD, convergenze, ritornanti, Ancona-low, qualcosa si tira su (pur tra tante delusioni - ultima quella odierna). Là (almeno questo inverno) il nulla assoluto.
Pour parler...
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