Credo che non sia meno servita la Val Martello,pensando la Val di Mazia e Slingia,stessa cosa Tubre , Resia e San Valentino,quelle si lontane.
Val Martello non é lontana da Silandro con un distretto sanitario e scuole , a Coldrano vi é la ferrovia,quasi all imbocco della Val Martello. Ancora più scomoda la Pusteria ,da Merano o Da Bolzano arrivare a San Candido ci vuole lo stesso tempo di andare a Verona.
Ci sono posti ben più scomodi,in fin dei conti Merano non é lontana.
Da Bolzano in due ore trenta minuti sono a Bologna e a Roma in nemmeno 5 ore con freccia d'argento, basta riservare un poco prima e pagare meno di un interregionale.poi da Agosto con Italo con più concorrenza e i prezzi diminuiscono.
Ho sentito dire che alla Mila cercano personale,proprio oggi sul giornale vi é scritto il boom del prodotto caseario in Alto Adige. Mozzarelle da Brimi e yogurt alla Mila,pare che il marchio Alto Adige latte funziona alla grande.
Fatevi sotto.
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Ultima modifica di naiva; 08/09/2018 alle 01:47
Mah, sarà, ma io tutto questo "isolamento" ed "esser fuori dal mondo" a Martello non l'ho visto proprio, altroché...
In dieci minuti di macchina (basta una discesa dal paese) sei a Silandro e Laces; non saranno megalopoli, ma c'è tutto, dal supermercato all'ospedale (a Silandro).
Poi raggiungere Merano non è affatto la fine del mondo, anzi; in 25 minuti ci arrivi comodamente. E da lì poi Bolzano è un quarto d'ora.
Insomma, c'è veramente di peggio...(non vi dico alcuni paesini qui del cuneese, ubicati in zone arroccate, interne ed impervie dove li si che raggiungere la prima cittadina rifornita son dolori, altroché Martello).
Sarà che io sono uno a cui non pesa affatto prendere l'auto e uscire; mi piace molto guidare, andar girando, muoversi; insomma, non mi è un peso, ma proprio per niente.
La verità è una: se si cercano movida, vita frenetica, discoteche e cose simili, allora meglio stare alla larga da Martello :-) (e forse, dall'intero Südtirol); ma, fortunatamente, io non sono così e non ho di questi problemi.
Quanto allo scambio "reciproco" di culture: nessuno si offenda, per carità, ma io mi tengo stretta quella germanica che cercherò di frequentare in via prioritaria.
Fermo restando che tutti abbiamo pregi e difetti, e ci mancherebbe, ma, personalmente, io credo non ci sia moltissimo da imparare dal "mondo" italiano...Poi è una mia personale idea, eh, e come tale va rispettata, ed ognuno ha le proprie convinzioni, ci mancherebbe :-)
La Val Passiria però solo oltre Moso, perché prima è troppo bassa e con un clima troppo simile a quello del Burgraviato.
A quote medie anche la val d'Ultimo si difende bene e la val Ridanna credo sia ancora meglio, prendendo qualcosa a volte anche con sfondamenti da nord mentre il meranese e la Venosta sono sotto foehn.
Ma non è tanto l'isolamento in sé, che in val Martello i mezzi pubblici funzionano benissimo come in tutto l'Alto Adige. Comunque, se tu non hai problemi, meglio così!
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
La Ridanna è certamente un gradino sotto alla Passiria (non direi da Moso ma già da San Leonardo) nella maggioranza dei casi, ossia con correnti meridionali. Poi è vero che in Ridanna riesci a prendere gli sfondamenti da Nord, ma molto meno rispetto al Brennero e un pelo meno rispetto alla Val di Vizze. Tutto sommato, l'alta Passiria resta al top in Alto Adige. Chiaro non sempre, ma sul lungo periodo si.
Un esempio con certe configurazioni come nel 2008/09 ricordo con piacere i nevoni in alta Val Martello ma sopratutto A Plan e Santa Gertrude.
Nel 2008 si passò la soglia dei 1000 mm a Merano, con tanta neve da Novembre a Dicembre.
Brixen non arrivo a 700mm.
In alta Passiria come a Plata ricordo oltre 1500mm,e in media Passiria vicino ai 1500mm.
In alta Venosta 750 mm.
Dei 2008/09 ce ne vorrebbero...
Che splendide nevicate a Merano,foto salvate fortunatamente su Flickr.
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Comunque anche se non è molto nevosa la val Martello è esposta a nord-est ed è circondata da cime di oltre 3000 metri, come tenuta della neve al suolo mi sembra messa bene
Bel caldo oggi con 27 gradi ,mi sa che vado a fare un giretto.
Ritornando la vicinanza con il resto Italia,anche se vedendo dalla cartina sembra così lontana Bz dalla Padania.
Mio fratello in Agosto ha preso il treno a Crevalcore alle 9,non voleva venire in moto a causa di un tagliando da fare a breve, in tre ore era a Bolzano,io l ho raggiunto e ci siamo incamminati nella vicina stazione funiviaria ,siamo saliti al Renon in solo 12 minuti,poi subito il trenino nella caratteristica stazione, il viaggio con splendida vista delle Dolomiti . Abbiamo passato una bellissima e serena giornata ,poi é sceso con il treno delle 18:30.
Volevo solo dire, quanto si può fare in un giorno,grazie ai collegamenti ferroviari ,risparmiando autostrada code e benzina.
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Concordo assolutamente.
A parer mio c'è un'idea un po' fuorviata che fa apparire l'Alto Adige come una realtà isolata, marginale e un po' fuori dal mondo; non so a cosa sia dovuta questa idea molto generalizzata: forse a ragioni geografiche, o forse storico-culturali. Ma è davvero molto diffusa questa percezione.
Ma le cose non stanno proprio così; vi assicuro che ci sono situazioni ben più "isolate" e fuori "dal mondo" (e mi vengono in mente Trieste, e la stessa Cuneo per molti versi).
Ed aggiungo. È notizia di pochissimi giorni fa il collegamento treno diretto tra Bolzano e Vienna (ovviamente mediante ferrovia austriaca...a cui la Provincia Autonoma di Bolzano contribuisce con 1 milione di euro annui...).
In poco più di 6 ore sarà possibile raggiungere la capitale austriaca dall'Alto Adige partendo da Bolzano, e passando per Innsbruck, Salisburgo e Linz.
Insomma, si potrà raggiungere una delle capitali più giovani, dinamiche e culturalmente avanzate d'Europa, e poco non mi sembra...(ad avercene di "isolamenti" così!).
Merito del modello altoatesino di efficienza, pragmatismo e politica dell'agire.
Il tutto mentre in Italia si parla ancora di Tav e di improbabili ponti sullo Stretto.
Efficienza altoatesina, poche storie :-)
Chi è che fa apparire l'Alto Adige come una realtà isolata?
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Si parlava della Val Martello, ma è radicata e diffusa l'idea di un Alto Adige marginale ed isolato.
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