Circa un'ora e mezza dopo, mentre seguendo la strada forestale eravamo risaliti fino a quota 1550 o giù di lì, il tempo cominciò a peggiorare, con i primi refoli di vento freddo da nord-nordest e le prime nuvole a fare capolino dal crinale. Tempo un quarto d'ora e il cielo si era chiuso con il blizzard che ebbe inizio. Continuavo a pensare a un evento passeggero e modesto, il vento era presente ma ancora "accettabile", ancora eravamo incerti se rinunciare. Qui mio figlio ben equipaggiato sotto la nevicata 14 La nevicata si infittisce.jpg
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Arrivati a quota 1600, ormai non lontani dal Rifugio Cella, con l'infittirsi della nevicata ma soprattutto l'aumento di intensità del vento, ci siamo fermati qualche minuto per valutare la situazione e a quella fase si riferisce la foto fatta a me e mio figlio dalla mia signora. La scelta a quel punto non fu difficile, si torna indietro ... e non fu facilissimo soprattutto per la visibilità pessima, con gli aghi di neve gelata che spinti dal vento impedivano di vedere con gli occhiali e ferivano gli occhi se gli occhiali provavi a toglierli.
18 Che tempaccio!.jpg
Giovanni
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Quando arrivammo alla macchina la situazione era: cielo coperto, neve moderata, -7°C, vento da nordest con raffiche (stimate) sui 60-70 km/h. Accumuli di neve difficilissimi da valutare e molto variabili proprio per il forte vento.
24 Tornati sulla strada, non smette.jpg25 Matiz sbiancata.jpg
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Dopo aver tirato il fiato e preso una bella cioccolata calda al Casone (dove la densità di popolazione era esagerata ...) iniziammo la discesa in auto. La strada era abbastanza pulita, se mai era la scarsa visibilità in alcuni momenti a rendere difficile il viaggio.
Trovammo neve fino a Cerageto (m 842) e addirittura qualche fiocco portato dal vento fino a poco sotto Castiglione di Garfagnana (m 545), quando già vedevamo davanti a noi le Apuane che non furono minimamente interessate da quella tempesta
28 Quota 1250 n.1.jpg
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Bellissimo ed esauriente fotoreportage Giovanni
"Faceva talmente freddo che se il termometro fosse stato più lungo di due centimetri saremmo morti congelati." (Mark Twain)
Il tempo dei prossimi dieci giorni sembra così delinearsi, almeno all'ingrosso:
Martedì 16-Mercoledì 17: Ultime piogge, si esaurisce la fase atlantica perturbata a mite. Probabile insorgenza del grecale, ma sarà un vento più che altro di circolazione. Temperature in contenuto calo (ma proprio contenuto)
Giovedì 18-Sabato 20: Fase più fresca, nuvole e sole con scarsa probabilità di precipitazioni. Calo termico di 3-4°.
Domenica 21-Lunedì 22: Rimonta africana con impennata termica, probabili nuvole lunedì a rintuzzare l'aumento termico, che sarà comunque sensibile, su livelli primaverili.
Martedì 23----> Probabile passaggio di due fronti freddi con rimonta pressoria subito a seguire, nuovo calo termico probabilmente più apprezzabile nelle minime.
Anticiclone poco convinto nel prossimo weekend e successivi barlumi invernali per i modelli serali!
ECMOPEU12_192_1.pngECMOPEU12_216_2.png
ECMWF riprende l'ipotesi di lunedì scorso, e alle 144 ore propone un ingresso rodanesco deciso (purtroppo sembra seguirla solo UKMO e solo parzialmente...). Lavorandoci sopra potrebbe scapparci la sorpresina....
Vediamo se le uscite serali degli americani fiuteranno qualcosa di simile...
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