Intanto fossimo stati in condizioni limite di neve/non neve stamani gli improperi sarebbero a livelli colossali. Guardate il meteogramma di ieri e guardate quello di stamani:
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Passati in scioltezza da una -1.3°C ad una +1.3°C
I LAM continuano a spalmare precipitazioni abbondanti su parte di Toscana, Umbria e Marche ma il peggioramento colpirebbe bene praticamente tutto il Centro.
Sinceramente non credo in tutta questa democraticità, saranno i temporali locali a fare la voce grossa sugli accumuli.
Per la fine di febbraio si conferma la tendenza ad affondare poco con passaggio prevalentemente alpino.
Dominio delle westerliess con fronte polare intorno al 50° parallelo e ondulazioni poco pronunciate. Il peggioramento del 28-1 marzo comunque ci interesserà perché la Toscana è sensibile ai venti atlantici, anche se alti, ma nulla di che. Si rischia una lunga fase di cieli nuvolosi alternati a scharite, con pioggerelle e mitezza primaverile ormai conclamata.
Scusa Pio, vorrei fare un attimo di chiarezza su questa storia dei parametri di sottomedia e sopramedia, altrimenti si richiano fraintendimenti. Quando parli dei miei calcoli penso ti riferisca ad una risposta che ho dato a Lorenzo (nevofilo) sul fatto che giornate con temperature medie giornaliere di 9-10° a febbraio non sono da intendersi per forza "primaverili", in quanto ogni inverno, come ogni stagione è fatto di giornate più o meno vicine alla media, ma anche molto al di sopra o al di sotto. Poi ho tirato fuori che, vista la temperatura media invernale a Prato di 6.75°, si può azzardare di considerare "invernale" ogni periodo del trimestre (facciamo di mese in mese) che non superi questa media di 3°. Perché 3°? C'è una logica. Facendo 6.75° + 3° viene 9.75° e, guarda caso, il mese che ha la media che più si avvicina a quel valore è marzo, cioè un mese primaverile. Concludendo: se febbraio si conclude con una media, mettiamo, di 9.2° sarà comunque un mese invernale a pieno titolo, ma molto mite. Se fa 9.9° allora probabilmente potremmo parlare di primavera anticipata.
Un altro criterio di classificazione stagionale potrebbe essere quello di considerare tutti i 90 giorni più freddi dell'anno come "inverno" indipendentemente da quando si verificano, tutti i 90 giorni più caldi come "estate" e i restanti 180 dividerli tra primavera e autunno.
Ma questo è un pour parler tra di noi, resta assodato che quando uno riporta le medie stagionali su una tabella sarebbe opportuno utilizzare il criterio convenzionale e accettato internazionalmente, che è quello di far iniziare l'inverno meteo col 1 dicembre dell'anno precedente e farlo finire col 28 (o 29 nei bisestili) febbraio dell'anno corrente.
Ultima modifica di albedo; 24/02/2017 alle 13:55
Attualmente lo spaghettame farebbe propondere per una prima decade di marzo di stampo altantico, con perturbazioni alternate a rimonte anticicloniche, sempre in regime di zonalità, senza grandi ondulazioni. E una seconda decade con artico-continentale. Ma ovviamente è tutta da confermare, verificare eccetera, specie l'ipotesi più distante nel tempo.
GFS sempre più su, presi 4°C netti in 24h
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Anche il 12z conferma la tendenza a passate atlantiche molto zonali.
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