Sebbene sia vero che se ne da piu' notizia ultimamente è altrettanto vero che ci sono stati molti terremoti forti nell'ultimo anno, con una media piu' alta degli ultimi anni..questo non vuol dire un cataclisma in atto o il 2012 ma è la pura realta' e chi segue da anni anche la geologia o l'INGV lo sa.
In un anno abbiamo avuto, apparte il piu' mortale in Italia del XI secolo (l'AQuila), il piu' mortale terremoto del XX e XI secolo (Haiti) e il quinto terremoto piu' forte del XX e XI secolo (Cile).. e mentre scrivo 7.8 in indonesia!
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 08/04/2010 alle 10:47
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Scusa, ma se per mortale intendi quello che ha causato più vittime, l'Aquila non è certo al primo posto.Lista di terremoti in Italia - Wikipedia
In linea di principio anche un solo morto sarebbe già troppo, ma le vittime dipendono da tanti fattori, quali:
- l'ora dell'evento;
- la magnitudo;
- la profondità;
- gli effetti di amplificazione locali;
- (soprattutto) la qualità dell'edificato nell'area colpita.
C'è da dire che la qualità dell'edificato, in generale dipende molto dalla conoscenza storica degli eventi in un dato luogo, dall'economia di quel luogo, in funzione del tipo di azione sismica che ivi solitamente si verifica, quindi alla tipologia fessurativa (faglie) che caratterizza la crosta.
Certi terremoti, se capitassero in Italia, raderebbero al suolo quasi completamente l'edificato, basti pensare a eventi recenti dove, nonostante economia e tecnologia fossero avanzate, taluni edifici o strutture non hanno retto all'azione del sisma (Taiwan, Kobe in Giappone), ma anche dove l'economia non è al top ma c'è forte coscienza antisismica (Cile).
C'è da dire che nelle zone sopra citate i morti sono inversamente proporzionali all'intensità del sisma, rispetto all'Italia, questo vuol dire che la maggior parte degli edifici nuovi e ad alta densità abitativa ha resistito.
Fenomeni di amplificazione localizzata e male (o per nulla) studiata in via preliminare, hanno fatto sì che, come ad esempio in Turchia (ma anche all'Aquila), siano crollati palazzi molto vicini ad edifici coevi e identici per caratteristiche tipologico-strutturali (quando non addirittura identici come struttura).
Io non sono un esperto, ma mi piacerebbe che gli esperti con la E maiuscola non trattassero come eretici i portatori di idee differenti, come accade per il clima, ad esempio. Così come fu trattato un certo Bendandi, che asseriva di prevedere i terremoti (e diversi li predisse) essendo però spesso troppo vago nell'identificare il luogo e la data esatti.
La sua teoria era quella che, se le maree vengono influenzate dall'interazione gravitazionale del nstro satellite, tutte le masse rigide (placche tettoniche) della terra, che "galleggiano" sul fluido magmatico dell'astenosfera, dovrebbero risentire dell'attrazione gravitazionale dei corpi celesti più importanti.
Il Bendandi, quindi, legava i grandi eventi ai movimenti astronomici dei pianeti più grandi del sistema solare.
Questo ovviamente è un aspetto da approfondire, e non da denigrare a prescindere, atteggiamento presuntuoso della Scienza ufficiale.
A grandi linee la causa principale della sismicità terrestre è dovuta all'azione dei moti convettivi del mantello, che portano alla creazione di aree divergenti (es. dorsali medio oceaniche, ma non solo) e convergenti (aree di subduzione), quindi all'accumulo di energia per la mutua pressione fra placche tettoniche ed all'immancabile rilascio energetico localizzato (generalmente in zone subduttive), con risonanza dell'onda sismica attraverso le aree più o meno fluide del mantello.
Ciò non toglie, o almeno credo ne debba essere chiaramente dimostrata l'infondatezza, che esistano concause esterne al sistema terra, quali ad esempio quelle sopra citate (bendandi) e che comunque non debba mai essere chiusa la porta a idee diverse, senza marchiarle subito come "da ciarlatani".
Scusate volevo scrivere il piu' mortale del XXI secolo e non del XX. So' benissimo che non è stato il piu' catastrofico e mortale di sempre.
stessa cosa, perchè trascurarlo? io ho parlato di intensita' generale nell'ultimo anno, per disastri creati, non ho scritto che sia una dei terremoti piu' forti di sempre in Italia ma rientra nell'ultimo anno, e oltretutto ad oggi è il piu' forte e mortale del XI secolo.
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Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 08/04/2010 alle 13:51
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
OK, ma siamo soltanto al 10% del nuovo secolo, fino a quel momento sul triste "trono" c'era il Molise 2002. Certamente, nel secolo scorso già dopo 8 anni si registrò l'evento sismico più tragico di sempre in Italia in termini di vite umane, ma proprio perché i tempi geologici se ne sbattono del calendario, il concetto del più e del meno, temporalmente localizzato, mal si adatta come approccio di discussione.
In più va detto che Haiti e L'Aquila, ognuno con le relative e dovute distinzioni, sono sismi che hanno coinvolto direttamente capoluoghi densamente abitati e con un tessuto edificato non all'altezza delle sollecitazioni imposte. Ripeto che, se una magnitudo come quella cilena accadesse in Italia rimarrebbero in piedi solo i capanni dei cacciatori.
Il nostro tessuto edificato, soprattutto post-bellico, sia come nuove edificazioni che come ristrutturazioni pesanti dell'esistente, non è adeguato al rischio sismico su cui "poggia" e questo rischio, che andrebbe puntigliosamente individuato con una specie di "catasto" apposito, è immutato nella maggior parte degli edifici italiani, che hanno visto un concetto soltanto dopo il 1974, ma con più attenzione addirittura dopo il 1982, fino allo stravolgimento normativo del 2005, entrato a regime nel giugno 2009. E' quindi da troppo poco tempo che ci si adegua al rischio sismico, diffcicile farne una percentuale, ma facile comprendere come i morti pianti in Abruzzo non possano essere, ahinoi, gli ultimi.
Come ho risposto nell'altro post:
Sò bene che il terremoto di Haiti se fosse accaduto in Giappone non avrebbe creato gli stessi disastri, cosi' come quello dell'Aquila, ma ho riportato i dati per generalizzare i "disagi" prodotti dai intensi terremoti solo nell'ultimo anno e il terremoto di Haiti rimane di fatto il piu' mortale del XX e XXI secolo (ed è avvenuto nell'ultimo anno appunto). Non ho relazionato intensita' con mortalita', e non ho scritto che sono terremoti da record nella stroia.
Ho 24 anni ma di sismi e geologia mi sono sempre interessato, anche di quelli storici, e sò benissimo che ci sono terremoti intensissimi pari a 8-9 richter nella storia mondiale e ben piu' mortali e distruttivi, o anni in cui l'Italia ha subito 2 terremoti piu' forti di quello dell'Aquila durante lo stesso anno (vedi 1638 o 1930), ma io, ripeto, ho parlato di terremoti nell'ultimo anno e degli ultimi mesi rispetto agli ultimi anni e non all'intera storia.
Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 08/04/2010 alle 14:47
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
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