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  1. #91
    Vento fresco L'avatar di tano G.
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    DUE GEMELLI DELLA TERRA. Circoscrivendo ulteriormente il campo, tre dei nuovi pianeti scovati si trovano effettivamente nella zona abitabile dei loro soli, cioè a una distanza compatibile con la presenza di acqua liquida sulla loro superficie. Due di questi mondi, Kepler-438b e Kepler-442b, hanno un diametro inferiore a una volta e mezzo quello terrestre, e sono molto probabilmente rocciosi.

    Entrambi orbitano intorno a una nana rossa più tenue e più piccola del Sole, il che rende la loro zona abitabile - la distanza alla quale l'acqua potenzialmente presente su di essi non ghiaccia, e non evapora - particolarmente vicina a quella della stella di riferimento.

    kepler_hall_of_fame_jan2015_profile-full.jpg





    http://www.focus.it/scienza/spazio/k...ili-alla-terra


    NASA’s Kepler Marks 1,000th Exoplanet Discovery, Uncovers More Small Worlds in Habitable Zones | Aerospace & Defence News
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  2. #92
    Vento forte L'avatar di Daniele_Bianchino_rm
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    lampo Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    In effetti Il PHL ha aggiunto altri 6 pianeti potenzialmente abitabili..
    Due di questi supererebbero per ESI (Eart Similiarity Index) Gliese667Cc, che era fino al 2014 il pianeta potenzialmente abitabile con l'ESI piu' alto (0.84).

    Torres et al. (2015). - The Astrophysical Journal - E' stata presentata un indagine su dodici pianeti candidati in transito scoperti dal Telescopio spaziale Kepler, con periodi orbitali che vanno da 34 a 207 giorni, tutti pianeti piccoli e che si trovano probabilmente nella zona abitabile (HZ) della loro stella madre.
    Pochi di questi oggetti erano noti. I segnali Doppler erano troppo deboli per confermare che le loro masse fossero nel regime dei pianeti terrestri.
    E' stata verificata la loro natura planetaria con la tecnica BLENDER, che simula un gran numero di falsi positivi e mette a confronto le curve di luce derivanti con la fotometria di Kepler. Questa analisi è stata integrata con nuove osservazioni di follow-up (risoluzione spettroscopia ottica del vicino infrarosso, ottica adattiva di imaging, e interferometria speckle), nonché un'analisi delle centroidi flusso.

    Per undici di loro (KOI-0.571,05, 1.422,04, 1.422,05, 2.529,02, 3.255,01, 3.284,01, 4.005,01, 4.087,01, 4.622,01, 4.742,01 e 4.745,01), è stato dimostrato che la probabilità che questi siano veri pianeti è di gran lunga superiore a quella di un falso positivo, per un livello di precisione del 99,73% (3 sigma) o superiore.
    Per KOI-4427,01 il livello di precisione è di circa l 99,2% (2,6 sigma). Con la nostra caratterizzazione accurata GKM delle stelle ospitanti, i raggi planetari derivati vanno DA 1,1 ed 2,7 Raggi Terrestri.
    Tutti i dodici pianeti sono confermati nella zona abitabile (HZ), e nove sono abbastanza piccoli da essere rocciosi. Escludendo tre di loro che erano già stati confermati, il nuovo studio raddoppia il numero dei pianeti rocciosi nella zona abitabile (HZ).
    KOI-3284,01 (Kepler-438b), Kepler-296e e KOI-4742,01 (Kepler-442b) sono oggi i pianeti più simili alla Terra mai scoperti, considerando la loro dimensione e il flusso stellare che ricevono.
    Torres et al. (2015). - The Astrophysical Journal

    http://phl.upr.edu/projects/habitable-exoplanets-catalog/results

    Mia personale rappresentazione:
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    Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 13/01/2015 alle 19:59
    .."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..

  3. #93
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    Sempre gradite le tue rappresentazioni !!

    .. stavo facendo una riflessione sulla lista degli esopianeti finora scoperti , ancora non ci sono pianeti scoperti di massa da poco inferiore alla terra a calare , quindi tipo marte o simili (subterra), che secondo il mio parere su sistemi di stelle di tipo K e M, quelle più diffuse , potrebbero essere molto presenti , ma difficili da cogliere con gli strumenti attuali , ma questa lacuna potrebbe essere compensata , forse , entro pochi anni , con i nuovi telescopi orbitanti di nuova generazione che si dovrebbero avere all'opera entro i prossimi 4/5 anni , la lista potrebbe avere una parabola ascendente esponenziale , ma è solo un mia considerazione personale !

    Intanto un nuova entrata : EPIC 201367065 d , ESI 0.80 , superterra !




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  4. #94
    Vento forte L'avatar di Daniele_Bianchino_rm
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    Grazie, Tano, io spero nel nuovo Telescopio James Web, ma la vedo Lunga...
    Riguardo al l la rappresentazione, i pianeti con probabili temperature medie superiori a 25¤C (kepler438b e kepler 296e) li ho rappresentati senza calotte ghiacciate e piuttosto oppressi dal calore, anche considerando la nostra calda Terra nel Cambriano, quando la temperatura media doveva essere di circa 22,5¤C. Nello specifico, Kepler438b, non avrebbe un ESI così Alto Se non fosse per le dimensioni molto simili alla Terra; Sebbene una temperatura stimata a -3¤C, ipotizzando un atmosfera simile a quella terrestre il pianeta potrebbe avere una temperatura media di oltre +34¤c, e subire quindi la sorte di Venere:
    lo stesso vale per il nuovo : EPIC 201367065, che con una temperatura stimata di circa 9¤C, avrebbe una temperatura media stimata compresa tra 30 e +5Oc (srmpre ipotizzando un atmosfera simile a quella della TErra).
    Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 19/01/2015 alle 00:28
    .."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..

  5. #95
    Vento fresco L'avatar di tano G.
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    La scoperta, annunciata il 28 gennaio su The Astrophysical Journal, si deve grazie al telescopio spaziale Kepler della Nasa e il team di ricercatori dell’Università di Birmingham. Con cinque pianeti di grandezza paragonabile a quella della Terra, in orbita attorno a una stella formatasi quando l’Universo era ancora giovanissimo, il Sistema Solare di Kepler-444 socchiude la porta di un’ipotesi affascinante: la Via Lattea ha già conosciuto la vita.


    Kepler-444 è una stella formatasi 11,2 miliardi di anni fa, al tempo in cui l’Universo aveva meno del 20% della sua età attuale. Di fatto, è il più antico Sistema Solare conosciuto a presentare caratteristiche tanto simili a quello che ben conosciamo: cinque pianeti di dimensione paragonabile a Terra.

    «Questo sistema è estremamente peculiare anche dal punto di vista della compattezza», spiega Alessandro Sozzetti dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, fra gli autori dell’articolo. «I cinque pianeti si trovano tutti su orbite di piccole dimensioni, meno di un quinto dell’orbita di Mercurio. Indice di una forte evoluzione dinamica del sistema, successiva alla sua formazione. Appena l’1% dei sistemi extrasolari individuati da Kepler ha caratteristiche simili a quelle di Kepler-444».

    Il team di ricercatori si è avvalso delle conoscenze astrosismologiche maturate negli ultimi decenni: dalla frequenze delle oscillazioni naturali della stella, causate da onde sonore intrappolate in una cavità risonante situata al suo interno, è possibile calcolare raggio, massa e, soprattutto, età. Per l’individuazione dei pianeti invece si ricorre al metodo dei transiti, che causano oscuramenti più o meno estesi del disco stellare. L’affievolimento nell’intensità della luce ricevuta dalla stella consente agli scienziati di desumere la dimensione esatta dei pianeti partendo dalle specifiche della stella ospite.

    Tiago Campante, in forze presso la School of Physics and Astronomy dell’Università di Birmingham, e primo autore dell’articolo spiega come questa scoperta apra a conseguenze molto importanti dal punto di vista della teoria della formazione dei sistemi planetari. «Adesso sappiamo che i pianeti di dimensioni simili a quelli della Terra si sono formati durante l’intera storia dell’Universo. 13,8 miliardi di anni: non sono pochi per escludere che la Galassia abbia già ospitato altre forme di vita nel suo passato»

    C’è da tener conto del fatto che al momento in cui la Terra si è formata, i pianeti di questo antico Sistema Solare erano già più vecchi di quanto non lo sia il nostro pianeta oggi. Ma quel che è certo, è che la scoperta fatta dagli astrosismologi aggiunge elementi utili a fissare un inizio ai processi di formazione planetaria.

    Secondo il professor Bill Chaplin , anch’egli dell’Università di Birmingham e leader del gruppo che nell’ambito della missione Kepler si è occupato delle stelle di tipo solare, «la scoperta di pianeti extrasolari in orbita attorno a stelle simili alla nostra, ci spinge a continuare la ricerca di pianeti simili alla Terra nel vicinato del nostro Sistema Solare».
    «Questo eccezionale risultato consolida le potenzialità dell’astrosismologia nella determinazione dei parametri fisici delle stelle», sottolinea
    Ennio Poretti dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera, che abbiamo raggiunto per un commento. «Come ha dimostrato il caso di Kepler-444, la precisa determinazione di massa e raggio delle stelle ospiti hanno una immediata ricaduta sulla conoscenza degli stessi parametri dei pianeti. La missione ESA PLATO 2.0 è basata su questo connubio maturato negli anni proprio tramite le missioni CoRoT e Kepler. Ma ancor più significativo è l’uso dell’astrosismologia per rivelare quel dato che le stelle ostinatamente tendono a nascondere, la loro età».[MEDIA-INAF]
    Ultima modifica di tano G.; 27/01/2015 alle 21:29
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  6. #96
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    J1407b, l'esopianeta dagli anelli giganti !

    J1407b, l'esopianeta dagli anelli giganti - Focus.it

    Il gigante gassoso , potrebbe anche essere una nana bruna , con quegli anelli enormi potrebbe portare alla creazione di pianeti nel corso dei prossimi milioni di anni , perchè il sistema è molto giovane , a questo punto mi chiedo , sarebbe un sistema doppio che orbita intorno ad una stella bruna ( o gigante gassoso) , che ha come una stella principale senza pianeti , oppure le osservazioni attuali , visto la vastità degli anelli impediscono di vedere altri pianeti più vecchi della stella più grande , a questo punto sarebbe più un sistema dentro un altro ...

    Ultima modifica di tano G.; 01/02/2015 alle 13:42
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  7. #97
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    So che ormai siamo giunti a quota 1000.

  8. #98
    Vento fresco L'avatar di tano G.
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    .. a proposito di stime di probabili pianeti abitabili già trattato in questa discussione :

    Miliardi di stelle potrebbero avere da uno a tre pianeti nella zona abitabile.

    Grazie a Kepler gli astronomi hanno scoperto nella Via Lattea migliaia di sistemi planetari extrasolari,molti di questi con più pianeti in orbita vicino la stella ospite.
    I ricercatori dell’Australian National University e del Niels Bohr Institute di Copenhagen hanno calcolato la percentuale di stelle della Via Lattea che potrebbero ospitare pianeti nella zona abitabile.
    Sono miliardi di stelle che potrebbero avere da uno a tre pianeti nella zona abitabile (cioè con acqua allo stato liquido).
    Questi ricercatori hanno effettuato calcoli basati su una versione rivisitata di un metodo di 250 anni fa
    La legge di Titius-Bode,che permise di calcolare la posizione di Urano prima che venisse scoperto!
    Questa legge stabilisce che esiste un rapporto preciso fra i periodi orbitali dei pianeti in un sistema planetario.
    La legge è stata proposta nel 1766 da JD Titius ed è stato descritta matematicamente da JE Bode nel 1772. Questa mostra una relazione tra la distanza dei pianeti dal Sole basato su una semplice serie di numeri,ognuno dei quali, a parte i primi due , sono un raddoppio del numero precedente...ai quali aggiungendo un numero e dividendo per dieci da' un sistema planetario con orbite stabili quindi il rapporto tra il periodo orbitale del primo e del secondo pianeta è uguale al rapporto tra il secondo e il terzo pianeta e così via. Pertanto, sapendo quanto tempo occorre ad alcuni pianeti per orbitare intorno alla propria stella, è possibile calcolare le orbite di altri pianeti nel sistema planetario. È inoltre possibile valutare se un pianeta ‘manca’ nella sequenza.
    Infatti all'epoca vennero confermati i pianeti da Mercurio a Saturno ,grazie a questa regola,ma risultò un posto vacante (o meglio un pianeta mancante) nella posizione tra il quarto e il quinto pianeta e Bodedopo la scoperta di Urano (proprio dove l'aveva previsto) esortò a scoprire questo pianeta misterioso, nella posizione tra il quarto e il quinto pianeta ...e proprio lì successivamente(vent'anni dopo) fu confermata l'esistenza di Cerere
    In conclusione questi ricercatori ora hanno deciso di utilizzare questo metodo per calcolare le potenziali posizioni dei pianeti in 151 sistemi in cui il satellite Kepler aveva già trovato da 3 a 6 pianeti.
    In 124 di questi sistemi planetari la legge di Titius-Bode fornisce risultati corretti per la posizione dei pianeti, e hanno quindi cercato di utilizzarla per prevedere dove potessero trovarsi altri pianeti non ancora osservati. Per questo studio hanno selezionato solo i sistemi dove c’è una buona probabilità di poter osservare i pianeti mancanti con il satellite Kepler.
    In 27 dei 151 sistemi planetari studiati, i pianeti che erano stati osservati non si adattavano alla legge di Titius-Bode. I ricercatori allora hanno cercato di collocare i pianeti nelle posizioni previste dal modello, e hanno aggiunto i pianeti che sembravano mancare tra i pianeti già noti.
    In questo modo hanno previsto un totale di 228 pianeti in 151 sistemi.
    «Abbiamo poi selezionato 77 pianeti in 40 sistemi planetari, poiché erano quelli con la più alta probabilità di transitare davanti alla stella ospite, e di essere quindi visti da Kepler e abbiamo incoraggiato anche altri ricercatori a cercare questi pianeti. Se dovessimo trovarli, sarebbe un’indicazione che la teoria funziona», spiega Steffen Kjær Jacobsen,dottorando del gruppo di ricerca di Astrofisica e Scienze Planetarie presso l’Niels Bohr Institute dell’Università di Copenaghen e co-autore dello studio.
    I ricercatori hanno stimato il numero di pianeti nella zona abitabile, sulla base dei pianeti aggiunti, utilizzando la legge di Titius-Bode, ottenendo un valore pari a 1-3 pianeti per ognuno dei 151 sistemi studiati.
    A partire da questi 151, ora stanno procedendo ad un ulteriore controllo su 31 sistemi planetari, all’interno dei quali erano già presenti pianeti nella zona abitabile o dove è stata necessaria l’aggiunta di un solo pianeta in più.

    «I nostri calcoli hanno mostrato che in questi 31 sistemi planetari c’era una media di due pianeti nella zona abitabile ciascuno. Secondo le statistiche e le indicazioni che abbiamo, buona parte dei pianeti presenti nella zona abitabile sarà composta da pianeti solidi, su cui potremmo trovare acqua allo stato liquido e dove la vita potrebbe esistere», afferma Steffen Kjær Jacobsen.
    Se poi estendiamo questi calcoli a regioni più vaste, questo risultato indica che solo nella nostra galassia potrebbero esserci miliardi di stelle con pianeti nella zona abitabile.

    Jacobsen spiega che il prossimo passo sarà incoraggiare altri ricercatori ad analizzare nuovamente i dati Keplero per i 40 sistemi planetari che sembrano ben posizionati per le osservazioni con il satellite Kepler


    Pianeti abitabili per quasi tutte le stelle « MEDIA INAF


    ... non dico niente di più , tranne che questa topic potrebbe durare all'infinito...
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  9. #99
    Vento forte L'avatar di Daniele_Bianchino_rm
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    La lista dei pianeti potenzialmente abitabili aumenta;
    il quasi gemello della Terra è Kepler 438b, dimensioni e massa molto simile a quella terrestre, cosi' come l'irradiazione ricevuta. Poco piu caldo. Ma anche esso si trova attorno ad una nana Rossa (1 anno di 35 giorni terrestri) in condizioni quindi che supponiamo idonee ma che non conosciamo realmente..
    Infatti attualmente non c'è nessun pianeta abitabile davvero simili alla Terra che ruoto attorno ad una stella come il Sole (nana Gialla) in un sistema planetario simile al nostro. L'unico pianeta che ruota attorno ad una stella come il Sole e che riceve lo stesso tipo di irragiamento (1 anno di quasi 300 giorni) resta Kepler22b, ma unico pianeta del suo systema e grande due volte la Terra. Attorno ad una stella come il Sole c'è anche TauCeti e, che pero' riceve un insolazione che potrebbe renderlo un po' troppo caldo. L'Unico sistema planetario scoperto simile al nostro sembra 47Ursae Majoris, Che non presenta attualmete pianeti terrestri, ma il vuoto fra la stella e il primo gigante gassoso del sistema è insolito e potrebbe ospitarne alcuni.
    C'è da dire che ultimamente, le condizioni di abitabilita' si estendono anche oltre la fascia abitabile, la dove, pianeti freddi, potrebbero ospitare la vita sotto eventuali oceani subglaciali. Questo è ancora piu' fattibile attorno a lune ghiacciate dei giganti gassosi, dove le immense forze mareali causano deformazioni, vulcanismo e quindi energia;
    L'esistenza di vita potrebbe poi allontanarsi immensamente dai concetti umani, viste le infinite possibilita' di biochimiche aliene che potrebbero usare solventi diversi dall'acqua (in condizioni impossibili per la vita come la conosciamo) come il Metano, il Butano, Etano, Azoto, Biossido di carbonio, Neon, Ammoniaca Argon..

    Visto che ambrogio ed altri me lo avevano chiesto, Questo è il mio poster che aggiorno di continuo con i sistemi planetari piu' importanti scoperti:
    copiate incollate Link formato originale:
    http://mondialieni.altervista.org/Daniele_Bianchino_pianeti_extrasolari_extrasolar_planet_alie ni_gliese_581_667_kepler_186_832_Kapteyn_tau_ceti_.jpg

    Ultima modifica di Daniele_Bianchino_rm; 07/05/2015 alle 15:16
    .."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..

  10. #100
    Vento moderato L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Pianeti extrasolari e forme di vita - Extrasolar visions

    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

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