Esatto. Non ricadiamo negli stessi errori. Servirebbero meno fondi se fossero spesi correttamente.
I miliardi di euro per salvare le banche del politico di turno ci sono...quindi non vedo perchè il popolo italiano non possa chiedere investimenti adeguati in materia di sicurezza!
Poi non capisco. Tu cosa proporresti di fare?
Il nulla totale e lasciare le cose come sono? Io almeno una proposta concreta l'ho fatta.
Inviato dal mio SM-N910F utilizzando Tapatalk
Ragazzi ok, peró non dobbiamo ragionare "o bianco o nero". É chiaro che nessuno pensa esistano le bacchette magiche, e Tore non mi risulta abbia scritto mai "tutti in case antisismiche subito". Quello che si sta semplicemente tentando di dire é: iniziamo a risanare senza aspettare il terremoto? Ok, non abbiamo fatto nulla per 50 anni, a parte nel Friuli, dove sento sempre dire che dopo il terremoto hanno ricostruito il distrutto ma anche messo in sicurezza cio che era rimasto in piedi. E quella si chiama prevenzione.
Questo di Amatrice fa una rabbia assurda, visto che segue a ruota quell altro disastro dell Aquila. Non voglio riaprire adesso annose discussioni, ma mi sento di dire che quel terremoto non ha insegnato nulla. Vero, l Aquila adesso é piena di abitazioni antisismiche, e lo sono davvero, visto che chi ci abita nella notte della scossa non si é neanche svegliato, mentre quelli nelle case in c.a. erano tutti in strada. Ma per il resto, nulla é cambiato. Alle case classificate A o B hanno solo ridato una mano di vernice e via. Molte di quelle sono fatte di sassi e tavole come queste che vediamo sbriciolate ad Amatrice. Con la sola "colpa" di non essere crollate il 6 aprile 2009. Anche sui costi della ricostruzione poi si potrebbe dire molto, ma tutte cose gia dette. Come le spese per gestire l emergenza di 100mila sfollati, o gli ammortizzatori delle CASE pagati dallo stato non mi ricordo quanti soldi, le opere urbanistiche per ricollocare una citta in maniera sparsa sul territorio circostante, e tutto quello che ancora serve visto che per il centro ci vorranno ancora 20 anni. Senza parlare di aspetti che non possono essere costificati, come le vite umane. Si potrebbe parlare ancora dell intensita della scossa di Amatrice, che nessuno nega, visto che questi maledetti terremoti hanno la brutta caratteristica di essere superficiali e centrare alla perfezione i centri abitati.
Detto tutto questo, nessuno vuole la bacchetta magica, nessuno qui credo che abbia l anello al naso, ma é doveroso, razionale, civile, iniziare a farla questa benedetta prevenzione. O anche no, basta decidersi a cosa si vuole essere, come nazione intendo. Se volere avvicinarsi al giappone, oppure restare su numeri che ci paragonano al pakistan.
Sent using Tapatalk
Ma scusami eh?! E che razza di proposta è?
Se vuoi la faccio pure io...investiamo il doppio di quello che dici tu in sicurezza...
Ma le proposte si scontrano con la realtà, ed oggi i fondi non ci sono o sono molto limitati.
Che poi, i soldi sempre dalle nostre tasche escono...non è che lo stato li stampa la notte ...
E' per questo che io dico a chi può di sfruttare gli incentivi che ha, e di scegliere bene quando va a votare...
Purtroppo nel bene e nel male noi siamo fatti così, non siamo il Giappone ma neanche il Pakistan.
Avanziamo a scatti, eccellenze mescolate a bassezze inconcepibili, abilità e ingegno e cruda ignoranza.
Il thread è sul monitoraggio sismico in Italia.
Resto in tema chiedendo dati: c'è un numero preciso rintracciabile, dato dall'INGV, sul nr. tot. di scosse avute in questo sciame? Giusto per far qualche calcoletto di tipo comparativo, tipo: "cosa sarebbe stato se invece che uno sciame, tipico dell'area appenninica, si fosse avuto un'unica scossa molto potente con eguale rilascio d'energia?"
Ed ora esco dal tema per fare un paio di considerazioni.
*********************************
Né per far polemica, né per altro.
Ieri, scrivendo dall'estero dove vivo, ho dovuto imporre con scritte anche offensive un certo silenzio che non serpeggiava in una pagina di subcultura da web, 'terrarealtime', che vantava dati ed osservazioni di ''strane nubi'' la sera prima del sisma.
Speculazioni d'ogni genere, Haarp e scie che si mescolavano ad ingiurie sul tipo di struttura di prima accoglienza garantita agli italiani, diversamente da quanto accade ai profughi con gli hotel. Simili scritte, di un grettume, di una bassezza che al bar, se le dicevi, prendevi davvero un ceffone forte anni fa.
Altre scritte contro i primi personaggi pubblici o simili, che sono andati contro il sistema nazionale che, dal secondo dopoguerra, avrebbe sulla coscienza un migliaio di concittadini e alcune decine di miliardi di Euro.
Quindi scritte offensive contro chi è andato contro le istituzioni.
Infine scritte contro le istituzioni in generale. Contro il paragone Giappone - Italia.
Contro il governo, i governi, i corrotti, gli speculatori che, come 7 anni fa, magari staranno già agendo, contro chi ancora ha speculato con le strutture anti-sismiche crollate comunque.
E niente, è mancato il silenzio spesso.
Però questa faccenda della scuola anti-sismica che crolla, la scuola, fa pensare.
Perché sembra fin troppo perfetta per preparare la classica metafora del ''paese-che-crolla''.
Però, onestamente: cos'altro è? Una scuola anti-sismica che crolla? Soldi pubblici buttati?
La base di una società in uno stato è la scuola, e crolla?
L'intercettazione telefonica dei due imprenditori edili romani che al telefono sghignazzavano sui morti de L'Aquila, 7 anni fa, cos'è? Che specchio della società italiana è? Fedele?
Non tutti sono così, certamente!
Ma forse comunque troppi sono così. Sono *******.
E allora basta. Non si fa uno stato con la gente cattiva.
E niente, chi combatte 'sta cosa tutta una vita e ci muore, chi combatte e ci rinuncia, chi scappa.
Estero: 350mila italiani fra i 25 e 30 anni l'anno scorso, già oltre 150mila quest'anno.
Emigrazione: l'Italia è ai livelli ''d'oro'', di inizio Novecento.
E niente: un paese che non riesce a tenere i suoi figli in patria, né i cattivi lontani dalle cose di tutti, né le sue vecchie casette di villeggiatura sui monti, né le scuole in piedi, non è un paese sano. E da lontano il mio possibile l'ho fatto, da vicino spero che la solidarietà prevalga su tutto ciò, ancora una volta.
- E parlo da privilegiato magari, cresciuto in una terra di confine, meno italiana di altre, ma cresciuto italiano, volente-nolente. Ho ricordi del notiziario del tg1 del 1997 con le bombe in Kosovo, gli sfollati del terremoto d'Umbria alle prese in una tendopoli con forti piogge; ricordo poi San Giugliano nel 2002, a L'Aquila un mio amico l'hanno salvato dalle macerie, nel 2012 le onde arrivarono fin in fondo alla Val d'Adige.
Sono molto rattristato, dall'estero vedrei come potrebbe essere la Penisola se gestita diversamente.
Se, sempre se. Dopo queste catastrofi, moltissimi sono i pensieri che si scagliano 'contro'.
Come quello che ho appena scritto sopra, probabile reazione all'aver letto robe orribili ieri sul web.
***********************************
P.S.: 50 mln di Euro dal fondo emergenze son già stati sbloccati dal governo stamattina, ufficiale dalle 10. Soldi per le primissime sistemazioni future: tendopoli, strade, ripristino delle varie reti.
Io la penso come Rws, ad oggi lo Stato per mettere in sicurezza gli edifici di tutti i comuni a rischio sismico elevato dovrebbe investire centinaia, se non migliaia di MILIARDI di euro che al momento sono impossibili da trovare, e poi si dovrebbe costruire in modo che l'edificio restaurato si lesioni il meno possibile perchè se l'edificio crolla o si lesiona 2/3 minuti dopo il terremoto, le persone che erano al suo interno molto probabilmente si sono salvate e ciò sarebbe molto importante, ma bisognerebbe di nuovo spendere un sacco di soldi per restaurare/ricostruire l'edificio danneggiato. Inoltre, come hanno detto i sismologi, la stragrande maggioranza dei comuni italiani sono a rischio sismico, chi più, chi meno, basti pensare al terremoto dell'Emilia, avvenuto in una zona a non altissimo rischio sismico, quindi la prevenzione dovrebbe riguardare il 90% dei comuni italiani e cio impiegherebbe anni, anni e anni e sopratutto tanti ma tanti soldi
Intanto, Amatrice ( RI ) ed Arquata del Tronto ( AP) si sono beccati stamattina , rispettivamente, una scossa di 3,9 e 4,3
tramite Tapatalk
Non è vero che non si fa nulla, perchè, come già detto in altri post, da alcuni anni i nuovi edifici vengono edificati con norme antisismiche per LEGGE, e inoltre ci sono le detrazioni fiscali del 65%, purtroppo data la crisi economica,la povertà della stragrande maggioranza delle persone che abitano nelle case dei centri storici e gli alti costi di adeguamento sismico, questi incentivi non vengono sfruttati
Segnalibri