.." Correlazione tra l'attività solare e il flusso dei raggi cosmici con una correlazione negativa, ovvero 0,69 / anno.
Quando le attività solari diminuiscono, le nuvole coprono l'aumento di frequenza a -0,61 / mese e - agli ioni secondari prodotti dai raggi cosmici.
L'aumento del tasso di copertura nuvolosa causa la diminuzione del valore della costante solare e della radiazione solare sulla superficie terrestre.
L'aumento del tasso di formazione della nuvola influirebbe sulla diminuzione dell'intensità della radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre.
La relazione tra i raggi cosmici e la costante solare è una relazione "opposta" a causa del tipo di correlazione negativa (r <0).
Il fenomeno di "opposto" è in buon accordo con il risultato di Svensmark (1997) che ha trovato una correlazione tra la temperatura e la copertura globale della nube con i raggi cosmici .
Il clima dipende anche dalle variazioni nel flusso di energia solare ricevuto dalla superficie della terra. La variazione del flusso di energia solare è causata da variazioni del ciclo di attività solare .
Quindi il clima è una manifestazione di come la radiazione solare viene assorbita, ridistribuita dall'atmosfera, dalla terra e dagli oceani, e infine irradiata nello spazio.
Ogni variazione di energia solare ricevuta sulla superficie terrestre e reimposta dalla Terra nello spazio avrà un impatto diretto sui cambiamenti climatici sulla Terra . "..
La correlazione inversa tra raggi cosmici e attività solare è indiscutibile, ma non mi risulta che ci sia un legame statisticamente significativo tra raggi cosmici e copertura nuvolosa, il risultato di Svensmark del 1997 era riferito ad un periodo limitato ed è stato molto criticato, tanto che lo stesso Svensmark ha aggiustato il tiro nei lavori più recenti.
Poi se hai a disposizione studi che dimostrano il contrario li leggerei molto volentieri...
La statistica dimostrerebbe una certa correlazione tra l alta attivita Solare e periodi siccitosi , in particolare durante la stagione invernale .
viceversa durante bassa attivita' Solare = maggiore nuvolosita' , clima mediamente piu piovoso .
Esempio durante alta attivita' Solare tra il 1979 e 1981 , periodo particolarmente siccitoso con un inverno '80/1981 per il nord Emisfero in assoluto il meno nevoso dal 1967.
Alta attivita Solare tra il 1988 e 1991 , la serie di inverni in assoluto tra i piu aridi inverni 1988/1989/1990.
tra il 2014 e 2015 relativo massimo Solare , inverno '15/2016 in Europa in assoluto tra i piu siccitosi .
L'attività solare ha una influenza importante sulla circolazione atmosferica, ad esempio ci sono relazioni statisticamente significative con la NAO invernale e con le fasi ENSO, quindi il regime precipitativo può risentirne, in particolare in Europa.
Ma non c'è una relazione dimostrata tra raggi cosmici e copertura nuvolosa. Lo stesso Svensmark nell'ultimo studio nello scorso anno sostiene che le zone di convezione tropicale siano il primo candidato per un potenziale effetto dei raggi cosmici, non le alte latitudini.
Increased ionization supports growth of aerosols into cloud condensation nuclei | Nature Communications
In ogni caso anche per le zone tropicali non c'è una chiara evidenza empirica, la variabilità interna al sistema è troppo forte rispetto al possibile impatto dei raggi cosmici. Potrebbero esserci casi in cui i raggi cosmici diventano più rilevanti, ad esempio dopo l'esplosione di una supernova oppure in caso di attività solare molto debole, ma nel periodo (breve) per cui abbiamo i dati questo non accade.
90° giorno spotless del 2018
ormai è acclarato: il sole è entrato in un minimo davvero preoccupante e con largo anticipo sulla tabella undecennale.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Tra l'altro con il picco anora da raggiungere, nelle tempistiche classiche dunque.
Il picco minimo del ciclo precedente deve ancora esser raggiunto, a vedere i grafici.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
In effetti in base a quali indicatori si usano viene collocato a fine 2008 o inizio 2009.
Sposto questa su un td più appropriato.
Non mi sembra una misura molto adatta quella dell'anomalia cumulativa, bisognerebbe anche vedere a partire da quali dati viene calcolata.
Ma a parte questo mi pare evidente che il ciclo 24 sia più forte dei cicli 5-6. Il 7 è l'ultimo ciclo del minimo di Dalton, il 24 è il primo di questa fase di bassa attività e non sappiamo cosa verrà dopo. Non è detto che l'attività solare scenda ancora, potrebbe restare su livelli bassi ma non bassissimi come nei cicli 12-16 oppure scendere su livelli veramente simili al minimo di Dalton. Ad oggi non lo sappiamo.
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