Un'ipotesi potrebbe essere la minore gravità per cui i gas sono trattenuti un po' meno
L'atmosfera di Marte è stata, con una buona probabilità, dispersa dal vento solare.
Anche la sonda Maven ne ha recentemente dato conferma:
Atmosfera in fuga da Marte
Probabilmente ciò è stato dovuto ad un lunghissimo periodo di mancanza di campo magnetico, almeno questa è la spiegazione più accettata.
Il mistero, semmai, è su Venere, il quale praticamente non ha campo magnetico mentre mantiene una atmosfera densissima, forse qualche meccanismo è riuscito a rigenerarla per tutto questo tempo.
La domanda è affascinante, peccato che missioni al suolo su Venere siano di fatto impossibili, vedremo in futuro se la tecnologia ci permetterà di tornarci ed approfondire le diverse questioni ancora aperte (una su tutte il vulcanismo).
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
Stazione meteo: Denitron Meteo
Non credo proprio stiano ispessendo l'atmosfera di Marte. è un'asurdità bella e buona? Con quali mezzi e sostanze poi saremmo in grado di fare una cosa del genere.
Se mai l'umanità dovesse affrontare in giorno il problema del sole, cosa che ritengo quasi impossibile perchè credo si sarà già estinta tra 100 milioni di anni, o avrà perso del tutto la sua civiltà attuale, sarebbe molto più semplice escogitare soluzioni in loco, tipo "bolle resistenti" al surriscaldamento, adattamenti forzati alle alte temperature, vita sotterranea ecc. Certo ciò potrebbe essere garantito per molto meno della popolazione umana attuale
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
La sonda Maven non ha dato conferma poiché devono ancora essere interpretati, analizzati e studiati i dati della stessa. Al momento, ciò che di meglio si può trovare sul punto è desumibile dall'allegato PDF che lessi molto tempo fa:
http://geosci.uchicago.edu/~rtp1/Cli...sEscapeRvu.pdf
Basilari i meccanismi che vanno sotto il nome di fuga idrodinamica (agli esordi del sistema solare) e fuga di Jeans.
Obsequium amicos, veritas odium parit.
Si, stanno lavorando per ispessirla. La composizione del terreno di Marte (e non solo) può essere riprodotta nei laboratori terrestri per creare, appositamente, piante geneticamente modificate ed in grado di adattarsi alle condizioni fisiche marziane.
Se ne parlava già, in articoli ufficiali, 15 anni fa.
E poi, anche se tu volessi dare solo 100 milioni di anni all'umanità (ma anche solo un milione dico io), pensi che non ci sarebbe il tempo per mettere a punto una simile tecnologia, considerando cosa è accaduto negli ultimi decenni sotto tale profilo?
Pensi che l'indole umana sia più propensa a scavarsi una tomba sottoterra piuttosto che rischiare per un'esplorazione foriera di un diverso destino?
Obsequium amicos, veritas odium parit.
Sulla Terra abbiamo prodotto abbastanza C02 da aumentrare effetto serra.
Sintetizzando altri gas piu' potenti, per produrli e' sufficente un apparato industriale come quello italiano.
Qualche secolo e si aumenta la temperatura di 20C.
Questo potrebbe essere il primo passo per terraformare Marte.
Grazie per la segnalazione.
Mi scuso con tutti se mi dilunghero'un po', ma la ricerca citata era discretamente corposa e molto tecnica (37 colonne in inglese farcite di formule...).
La ricerca e’ molto interessante, anche se un po’ datata (1996) e basata in buona parte su teorie e dati degli anni ’60-’90, nel frattempo bisogna considerare che sono stati raccolti molti altri dati.
Comunque, parliamo di questa ricerca (tutto quello che segue e’ estratto da tale ricerca).
Su Venere c’e’ e c’e’ stata una forte perdita di idrogeno testimoniata dall’aumento del rapporto deuterio/idrogeno, tale perdita e’ dovuta a cause non termiche ma di ricombinazione con il vento solare nella ionosfera.
Ci sono, inoltre, prove di perdita anche di ossigeno, percio’, di fatto, Venere ha perso molta acqua, si ritiene che in origine avesse un quantitativo di acqua pari a quello terrestre, per Venere si stima addirittura che ci fosse uno strato di acqua spesso da decine a centinaia di metri (!), situazione molto simile per Marte (anche se il meccanismo di perdita e’ stato differente fra i due, ma non la causa), qui addirittura si stimava una quantita’ di acqua di decine di chilometri o piu’ di spessore.
Nella ricerca vengono anche approfondite le importanti responsabilita’ di perdita di atmosfera su Venere e Marte a causa del vento solare ed altri possibili meccanismi (idrodinamico o Jeans).
Si discute anche del fatto che vista la mancanza di osservazioni in loco (si parla delle missioni che sarebbero state lanciate verso Marte), i dati disponibili non sono molto precisi.
Su Venere la perdita di atmosfera per cause termiche (teoria di Jeans del 1925) e’ praticamente trascurabile, mentre il ruolo principale lo fa il vento solare.
Su Marte, invece, sembra abbia inciso maggiormente.
In tutta la ricerca si sottolinea che la stessa e’ basata su teorie e modelli da verificare sul campo ed infatti si accenna all’attesa di misurazioni effettive (a parte quelle terrestri che in gran parte erano gia’ disponibili all’epoca ed in parte anche per Venere).
Il campo magnetico terrestre tiene il vento solare, in generale, ad una distanza di 10 raggi terrestri, mentre su Marte e Venere la distanza si riduce a 1.5 raggi planetari.
Il campo magnetico di Marte, all’epoca, era poco conosciuto ma ritenuto molto basso (adesso sappiamo essere di intensita’ trascurabile).
Su pianeti senza campo magnetico, il plasma solare puo’ penetrare molto in profondita’ nell’atmosfera, ionizzare gli atomi e portarli nell’alta atmosfera dove vengono catturati dal campo magnetico interplanetario.
L’interazione fra il vento solare ed il campo magnetico planetario produce un’onda stazionaria dove i fenomeni di ionizzazione sono molto intensi, su pianeti come Marte e Venere, a causa del bassissimo campo magnetico, la zona di ionizzazione e’ decisamente all’interno dell’atmosfera planetaria, producendo cosi’ una forte perdita di atmosfera.
Queste zone sono come delle “centrifughe” lanciando ioni accelerati un po’ ovunque, sia fuori dell’atmosfera planetaria sia all’interno, questi ultimi ionizzano a loro volta altri atomi che iniziano a salire di quota per portarsi nelle vicinanze della “centrifuga” per venire a loro volta sparati via.
Va anche tenuto conto della minore accelerazione di gravita’ di Marte (circa un terzo )rispetto a quella di Venere, che permette una velocita’ di fuga piu’ ridotta.
Interessante il fatto che a causa di un maggiore spessore dell’atmosfera e della maggiore gravita’, la perdita di atomi pesanti da Venere e Terra a causa del vento solare sia trascurabile, al contrario di Marte.
La fuga a causa idrodinamica o Jeans, invece, sembra stata possibile nei primordi della formazione planetaria, quando il Sole era molto piu’ attivo di adesso, questo fenomeno, pero’, a quanto ho capito, non dipende dall’intensita’ del campo magnetico planetario, ergo, si deve essere presentata allo stesso modo per tutti i pianeti rocciosi.
Inoltre per il suddetto fenomeno esistevano solo modelli molto incerti e, che all’epoca, andavano ancora verificati.
Percio’ dalla ricerca si puo’ trarre la conclusione che l’influenza del vento solare e’ stata maggiore rispetto agli altri meccanismi.
E qui termino la discussione sulla ricerca citata.
Io, non mi sento in grado di dire se i ricercatori di Maven abbiano fatto o no le dovute verifiche ed elaborazioni, mi baso solo sui dati pubblicati, pero’ qui ci sono fotografie che mostrano una atmosfera di idrogeno in corso di fuga da Marte:
MAVEN » IUVS observation of atomic hydrogen
Qui c’e’ un pennacchio polare di ioni, sempre in fuga:
MAVEN » STATIC Measures Escaping Polar Plume of Ions
Qui un articolo sul sito NASA, dove si attribuisce proprio al vento solare la perdita di atmosfera marziana (o perlomeno l’inizio della catena che porta alla sua perdita):
MAVEN Identifies Links in Chain Leading to Atmospheric Loss | NASA
C’e’ anche da dire che sulla Terra (e probabilmente anche su Venere se il vulcanismo dovesse essere confermato), l’atmosfera viene continuamente rinnovata, su Marte no.
Sulla rigenerazione in corso dell'atmosfera marziana da parte umana, non mi pronuncio che e' meglio...
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Stazione meteo: Denitron Meteo
No, non si può trarre affatto questa conclusione e, soprattutto, non si può dire che gli elementi più pesanti che componevano l'atmosfera marziana siano scomparsi (o si siano fortemente ridotti) per le cause ipotizzate nel lavoro scientifico postato.
Ma dove si affermerebbe, con certezza, ciò che dici?
https://scholar.google.it/scholar?st...,5&as_ylo=2015
Amen, ce ne faremo una ragione.
Obsequium amicos, veritas odium parit.
Proseguo qui, visto che a parte il titolo del thread sul quale eravamo già parecchio OT, si parlava proprio di atmosfera marziana persa.
Come avevo già anticipato ai tempi della discussione, l'atmosfera di Marte è stata effettivamente persa dal 25% al 90% negli ultimi 4 miliardi di anni, con una stima migliore intorno al 50%.
La perdita è stata causata dall'azione del vento solare (come avevo detto ai tempi), nell'articolo non si parla delle cause, ma credo sia evidente che la causa prima sia la mancanza di un importante campo magnetico che agisca come protezione dal vento solare.
Mi spiace (ma forse anche no) che l'utente senmut non sia fra noi per leggere questi risultati ufficiali basati su prove scientifiche.
Mars Lost Atmosphere to Space
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quando entra il complottismo, ogni discussione e confronto è impossibile, i complottisti non cercano mai il confronto.
comuqnue riguardo a marte ci sono alcuni misteri ancora non risolti
abbiamo evidenti testimonianze che nell'esperiano ci sono state fasi lunghe di acqua presente in superficie. pertanto in un periodo molto recente.
dobbiamo ancora capire come sia possibile, ci sono diverse teorie ma dobbiamo veriicarle o smentirle
ovviamente per recente si intende comunque miliardi di anni fa, quando il campo magnetico era morto da tempo
whatever it takes
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