Era chiaro pure prima ma non è questo il punto.
E' che tu in tutte le sedi(e spesso anche in topic che non c'entrano un tubo,come ormai abbiamo capito tutti) insisti a proporre il solito ritornello sillogistico,in base al quale un singolo evento o periodo freddo in una limitata porzione dell'emisfero nord implicherebbe chissà quale raffreddamento alle porte.
I dati del GW raccontano una storia diversa.E non c'è dicembre 2010 o febbraio 2012 che tengano.Rondini che non fanno primavera.
Ok, ma sono SEMPRE capitati eventi freddi tosti, così come potevano capitare eventi caldi molto intensi anche nella PEG (mi viene in mente l'estate 1540 o l'inverno 1529/30, 1606/07, 1746/47, se vuoi saperne qualcosa in più puoi leggere questo articolo di Meteosvizzera che parla di inverni caldi http://www.meteosvizzera.admin.ch/co...ca-la-neve.pdf ), ma il problema è il CONTESTO in cui capitano, che può essere quello della PEG ('700) o quello del GW (2000). E non è la stessa cosa.
Dati meteo in tempo reale a Carmagnola (TO): http://www.torinometeo.org/realtime/carmagnola/live/
http://carmagnolaclimat.altervista.org/
Dati meteo in tempo reale a Carmagnola (TO): http://www.torinometeo.org/realtime/carmagnola/live/
http://carmagnolaclimat.altervista.org/
Io mi riferivo solo alla frequenza di tali eventi su scala Europea...e non mi sembra che si abbassi più di tanto in questo contesto,poi altri discorsi non m'interessano...
Peraltro il tutto parte da alcuni assunti clamorosamente sbagliati
- che le estati/inverni miti del passato capitassero con una ricorrenza/magnitudo paragonabile a quella dei nostri giorni
- che l'attività solare sia ancora il burattinaio climatico come poteva magari essere fino all'era dell'industrializzazione
Si fanno i conti senza l'oste, come sempre
@Federico Ogino
Bisogna però stare attenti alle fonti storiche, soprattutto a quelle non coeve. Il concetto di "mitezza" è relativo al periodo in cui la gente del '700 viveva, abituata a inverni quasi sempre molto più freddi e nevosi di quelli dei nostri giorni. Appena, per pura casualità, in un inverno nevicava poco (o non nevicava affatto - poteva capitare) questo veniva percepito come pesantemente anomalo.
Un esempio su tutti:
"Nel 1748/49 seguì di nuovo un invernocon temperature inusuali: nel gennaio del 1749 la neve rimase assente e sull’Altopiano bernese non si registraronogelate."
Ok, ma il 22 ottobre 1748 cadde "un palmo" di neve a Torino città (circa 10 cm, fonte "il clima di Torino, Mercalli)... se oggi si verificasse un evento del genere, anche qualora anticipasse un inverno mite, salterebbe fuori il robertino di turno a parlare di "segno inequivocabile di un raffreddamento"
Idemi i "miti" inverni degli anni 1790 comunque più freddi di un grado e mezzo sulla 81-10. E il caldo 1793-94, che nelle cronache appare come una primavera anticipata, oggi sarebbe perfettamente in media con la 81-10...cioè come il 2012-13.
Questo è bene farlo notare... oltre alle cronache servono i DATI
2014TorinoTinv.gif
Questo NON significa che allora il caldo non esistesse... anche allora ci potevano essere eventi molto caldi (es. l'estate 1774, l'agosto 1802, il gennaio 1822, l'inverno 1845-46) ma erano isolati e inseriti in un contesto ben più freddo di quello di oggi.
Ritorna sempre il discorso che alcuni argomenti vanno analizzati e "filtrati" e non devono essere affrontati con "robertiniana" superficialità
Ultima modifica di Nix novariensis; 13/10/2016 alle 17:35
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