Il freddo del mese scorso, sembra essere riuscito finalmente a posticipare la fioritura delle mimose, che negli ultimi anni si presentavano ormai completamente fiorite.
fotografati nel campetto sotto casa adesso.
Danni da neve pesante:
due pini sono stati piantati nei primi anni 90,un pino di aleppo ed un pino silvestre;il primo è cresciuto molto più in fretta del secondo superando tutti gli inverni e le nevi conseguenti,ma proveniente da climi più caldi di Lanciano,il secondo,abituato a ben altre altitudini e latitudini, è cresciuto molto meno,ma ha resistito all'ultima nevicata pesante e bagnata,mentre il primo giace a terra schiantato.
Il pino silvestre è quello medio piccolo,verde glauco, che copre in parte il tronco dell'albero caduto
20170213_085158.jpg
nello stesso campetto danni a pini italici(più giovani)
20170213_085209.jpg
p.s.
inquadramento bioclimatico di Lanciano:
giace,tra 200 e 300 m. su terrazzamenti residuali di conglomerati ed arenarie,solcati da incisioni vallive con bordi a falesia.
Sui pianori dei tavolati i terreni sono asciutti e ben drenati,qui prevale la roverella.
Nei fianchi vallivi,i terreni ospitano invece un bosco misto di caducifoglie (carpini,ornielli,cerri ecc).
Lungo i ruscelli pioppi e salici.
Sui bordi strapiombanti dei tavolati,ove non c'è praticamente accumulo di terriccio,ci sono i rifugi dei lecci, più o meno cespugliosi.
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 13/02/2017 alle 09:47
L'arancio è mediamente un po' più rustico del limone, che ha una resistenza al gelo praticamente nulla, però ha bisogno di un microclima più caldo in primavera ed estate per dare un frutto di qualità decente. L'agrume con la maggiore resistenza al gelo è il mandarino.
Sul Garda si vede, ma nelle limonaie, cioè, lo proteggono ben bene dal freddo in inverno, in modo che ce la faccia.
Considera che l'arancio dolce in Liguria non è mai stato storicamente coltivato, se non in qualche giardino od orto, nemmeno nelle zone più privilegiate delle due riviere e parlo di territori come la fascia litoranea tra Imperia e Ventimiglia, dove i limoni sopravvivono all'inverno senza problemi in piena terra e senza nessuna protezione, invece nel Genovesato costiero è meglio proteggerli, perché se va davvero bene, i limoni sopravvivono a 2-3 stagioni invernali con poco/nessun danno, ma la botta che defoglia le piante mature e uccide quelle giovani prima o poi arriva, considera tra l'altro che le foglie del limone, perlomeno quelle all'apice dei rami, ingialliscono e cadono anche dopo poche ore di esposizione a temperature di appena -1/-2°C. Comunque, nonostante sia un po' più resistente al gelo, i frutti dell'arancio dolce sulle riviere liguri spesso non giungono a completa maturazione e sono decisamente insipidi, causa le temperature piuttosto fresche nelle stagioni intermedie e le giornate, poco calde nel periodo di maturazione dei frutti, vale a dire nel periodo tardo-estivo e nella prima parte dell'autunno.
Invece l'arancio amaro, che ha una resistenza paragonabile a quella del mandarino, era stato introdotto già nel XVI secolo e viene tuttora coltivato nel Ponente savonese, dove una sua varietà, viene utilizzata per produrre il chinotto, recentemente divenuto un presidio slow-food.
Il mandarino è probabilmente l'agrume "nostrano" più resistente al gelo. In zone della costa vicino a dove abito, che possiedono comunque con un microclima più caldo e sono più prossime al litorale, ad esempio le colline subito alle spalle di Genova Pra' (parliamo di zone a 1,5/2 Km in linea d'aria dal mare e a 100-200 m di altitudine), l'ho visto superare indenne punte di gelo sui -5/-6°C reiterate per un paio di giorni (febbraio 2012) ma con tempo molto asciutto e completa assenza di brinate... certamente con freddo umido o neve e temperature negative il discorso cambia...
Ultima modifica di galinsoga; 14/02/2017 alle 19:10
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