Magnolia stellata sul terrazzo in piena fioritura,
una pianta nordica,(Canada) che si trova bene da anni in vaso sul lato nord del mio terrazzo,in compagnia di aceri betulla ed abete,faggio,mirtilli.
(ma a pochi metri,sul lato sud ho inserito essenze della macchia mediterranea)
L'unica pianta che cresce spontanea qui ,inserita sul terrazzo è una roverella,nata da ghiande del posto).
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Non ho ancora controllato, ma credo che ormai sia l'ora dei salici piangenti. Per il resto fioriture di varie specie ampiamente diffuse.
La Magnolia stellata è canadese?
Pensavo fosse asiatica.
Non ama le gelate tardive poi, forse anche per quello non la facevo canadese.
Intanto anche qui molti alberi hanno le gemme, o i fiori (o gli amenti nel caso del nocciolo, dell'acero negundo ecc.).
Tigli ancora fermi.
Tuttavia nonostante il soleggiamento di queste settimane, l'avvio sembra lento, penso per le non molte precipitazioni invernali
Per rispondere sia a Stefano che ad Alexios
ho controllato anch'io ed effettivamente è di origine giapponese(evidentemente la confondo nei ricordi con un'altra pianta,e certo non credo a questo punto che sopporti i -30°,in ogni caso non teme il gelo e gradisce terreni acidi) io ce l'ho in vaso e nonostante la mia acqua calcarea non cambio il terriccio da anni.
Alexios non saprei,forse il fatto di trovarsi in città,a 24 metri dal suolo(quota terrazzo) sebbene esposta a nord,le risparmia le gelate notturne ricorrenti per irraggiamento(credo che ciò faccia da orologio per le piante in primavera).
Tu ce l'hai in giardino?
Pensavo prima da voi A Padova sono sempre tra gli ultimi a perdere tutte le foglie, spesso a dicembre inoltrato, e tra i primi a far vedere il primo "verde" delle prime foglioline, a volte già a febbraio. E lo ricordo bene, lungo il fiume in area poco urbanizzata, nel febbraio 2006 (facevo canottaggio): un inverno comunque normale/freddo e con molti giorni nuvolosi, alla prima settimana di minime >0°C (ma appunto nuvolosa, niente sole), queste foglioline verdine che già facevano capolino.
lungo il basso corso del fiume Sangro,gli apici di pioppi e salici stanno rinverdendo timidamente.
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