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galinsoga
Considera che l'arancio dolce in Liguria non è mai stato storicamente coltivato, se non in qualche giardino od orto, nemmeno nelle zone più privilegiate delle due riviere e parlo di territori come la fascia litoranea tra Imperia e Ventimiglia, dove i limoni sopravvivono all'inverno senza problemi in piena terra e senza nessuna protezione, invece nel Genovesato costiero è meglio proteggerli, perché se va davvero bene, i limoni sopravvivono a 2-3 stagioni invernali con poco/nessun danno, ma la botta che defoglia le piante mature e uccide quelle giovani prima o poi arriva, considera tra l'altro che le foglie del limone, perlomeno quelle all'apice dei rami, ingialliscono e cadono anche dopo poche ore di esposizione a temperature di appena -1/-2°C. Comunque, nonostante sia un po' più resistente al gelo, i frutti dell'arancio dolce sulle riviere liguri spesso non giungono a completa maturazione e sono decisamente insipidi, causa le temperature piuttosto fresche nelle stagioni intermedie e le giornate, poco calde nel periodo di maturazione dei frutti, vale a dire nel periodo tardo-estivo e nella prima parte dell'autunno.
Invece l'arancio amaro, che ha una resistenza paragonabile a quella del mandarino, era stato introdotto già nel XVI secolo e viene tuttora coltivato nel Ponente savonese, dove una sua varietà, viene utilizzata per produrre il chinotto, recentemente divenuto un presidio slow-food.
Il mandarino è probabilmente l'agrume "nostrano" più resistente al gelo. In zone della costa vicino a dove abito, che possiedono comunque con un microclima più caldo e sono più prossime al litorale, ad esempio le colline subito alle spalle di Genova Pra' (parliamo di zone a 1,5/2 Km in linea d'aria dal mare e a 100-200 m di altitudine), l'ho visto superare indenne punte di gelo sui -5/-6°C reiterate per un paio di giorni (febbraio 2012) ma con tempo molto asciutto e completa assenza di brinate... certamente con freddo umido o neve e temperature negative il discorso cambia...
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