Originariamente Scritto da
Alessandro(Foiano)
Ci provano X e X, consiglieri di minoranza, a far inserire nell'ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 28 novembre, la costituzione di parte civile del Comune, parte offesa, per la vicenda giudiziaria che vede indagati il sindaco attuale X (ma all'epoca dei fatti, settembre 2008, solo consigliere di maggioranza), il suo predecessore X (sindaco dell'epoca), gli ex assessori X e X, più l'allora consigliere X, oltre ai cugini X e X della defunta X srl.
Sono accusati dal Pm X(udienza preliminare a gennaio 2012) di aver agito in combutta fra loro favorendo la X srl, che
gestiva l'hotel Rigopiano, ma nel frattempo fallita, attraverso una sanatoria votata dal consiglio comunale il 30 settembre 2008. Un'autorizzazione che serviva per sistemare l'
occupazione abusiva di suolo pubblico dell'albergo. L'autorizzazione a sanatoria, sostiene la procura, si basava sul presupposto che detta occupazione non costituisse abuso edilizio per mancata, definitiva trasformazione del suolo. Come corrispettivo, i pubblici amministratori in carica all'epoca si facevano promettere e dare utilità economiche. In particolare:X e X , oggi avversari, una promessa di denaro per finanziare il partito X nel settembre 2008; ancora X, passato all'X: si faceva pagare 26.250 euro come parziale restituzione di un pregresso debito contratto da X, zio dei due titolari dell'albergo, verso X, padre di X. L'allora consigliere, ma oggi sindaco X, otteneva anche assunzioni per propri protetti. X impiegava presso la X srl (dei X) la figlia X e
presso l'albergo Rigopiano la donna con cui era sentimentalmente legato, X. Anche X faceva altrettanto: la propria nipote X trovava lavoro all'hotel, mentre X ometteva di astenersi dal voto a favore, nel consiglio del 30 settembre 2008, benchè la moglie, X, lavorasse nell'X. Per i X pende l'accusa di corruzione nei confronti dei pubblici amministratori. Il tempo per costituirsi parte civile comunque c'è ancora, ma è chiaro che si tratta di una patata molto bollente da gestire a Farindola da parte di un sindaco, X, già impelagato in altre vicende penali che portarono ai suoi arresti domiciliari nell'aprile 2010 in qualità di rappresentante del suo Comune in seno alla Comunità Montana Vestina. Tra l'altro, ha fatto votare una delibera in cui intendeva tutelarsi dalle notizie sulla sua condotta che non andavano confuse con il suo ruolo di primo cittadino non interessato da quel presunto malaffare. Non solo: per la inchiesta sulla "mare-monti", X vuole che la sua amministrazione si consideri danneggiata dalla mancata realizzazione della strada pennese. Se il metro è questo, per la storia di Rigopiano la costituzione di parte civile appare doverosa allo stesso modo.
fonte lacerba di 5 anni fa
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