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Risultati da 81 a 90 di 224
  1. #81
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    estratto dal link postato nel mio messaggio che segue:




    C'erano diversi segnali tutt'altro che rassicuranti sull'hotel Rigopiano e sul pericolo che correva dopo il sisma e le abbondanti nevicate. Insomma, qualcosa di gravissimo sarebbe potuto accadere, da un momento all'altro. Ed è successo. A descrivere questa tragedia annunciata è stato il geologo Francesco Stoppa, docente di 60 anni, nel corso di laurea in geologia all'Università di Chieti e Pescara. L'uomo pochi mesi fa è stato ospite dell'hotel per svago, ma non ha potuto fare a meno di osservare con l'occhio del tecnico le minacce che circondavano la struttura. "Quel che conta davvero - ha raccontato a Il Giorno - è la stratigrafia del terreno sul quale si trova l'albergo, costruito sopra una piccola collinetta che si è formata per l'accumulo di massi e di detriti portati da vecchie frane e da vecchie valanghe. L'ultima, a memoria degli anziani del luogo, si è verificata negli anni trenta".

    Secondo il professore, quella struttura era in pericolo da anni, il sisma è stato solo l'ultima goccia: "Il terremoto può aver innescato lo smottamento a valle della grande massa di neve, che però poteva abbattersi su quel posto comunque, anche senza il sisma. C'erano le condizioni climatiche ossia grandi accumuli e temperature non troppo basse". La dinamica della slavina sarebbe stata impressionante: "Partendo da 6-700 metri più sopra la neve ha acquistato velocità, ha travolto gli alberi del bosco che a loro volta sono diventati proiettili che hanno devastato l'albergo assieme ai massi. Le pareti perimetrali a monte sono state sfondate. Io spero che trovino persone vive, ma temo una specie di Pompei"
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 23/01/2017 alle 08:35

  2. #82
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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  3. #83
    Vento fresco L'avatar di mikisnow
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  4. #84
    Vento forte L'avatar di Nevizio
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    11 superstiti MIRACOLO si,ma ai soccoritori propongo la medaglia d'oro al valore civile!Gli angeli sono in terra non in in cielo!Che dio vi benedica!

  5. #85
    Vento fresco L'avatar di BigWhite
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Che poi era quello che cercavo di spiegare a rws. È la stessa idea che mi sono fatto osservando la carta geologica. Ovviamente dovranno essere fatte verifiche approfondite, esaminare le relazioni geologiche, e indagare approfonditamente per capire dinamica della valanga. Mi scuso per il tono che può essere sembrato aggressivo, ma sentirmi dire che era tutto ok perché sul pendio sono cresciuti faggi secolari e sentir denigrare gli abruzzesi mi ha fatto scattare. C'è però da dire che a posteriori ogni analisi è facile. Le caratteristiche e le dinamiche sembrano evidenti e ineluttabili, ma ciò non è un buon motivo per mettere a tacere lo spirito critico e dare la colpa al fato. Buona serata.


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    fu Adrenaline...bannato a vita, colpevole di aver definito la meteorologia una scienza, quando evidentemente è materiale da chiacchiere da bar...
    Val di Fassa, sei entrata nel mio cuore!

  6. #86
    Burrasca L'avatar di -=VeNoSa=-
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Il mio post non era in difesa dell'hotel (ho anche specificato la posizione poco felice).
    Il mio discorso era intendo a voler mettere in luce l'esistenza di tanti posti esposti allo stesso rischio e che andrebbero monitorati, posti di cui non se ne parla come non se ne parlato fino ad ieri del Rigopiano.
    Il problema di alcuni centri alpini non è assolutamente inferiore a quello attuale. Il problema è che si pensa siano più sicuri perche finora non è successo o perche non avvengono alcuni eventi. Se un giorno (spero non accada mai), dovesse capitare quell'evento millenario, di colpo si piomberebbe in discussioni simili.. La natura è imprevedibile e seppur in maniera irregolare, colpisce con tutta la sua cruda violenza ogni angolo della Terra.

    Resto dell'idea che la tragedia sia comunque legata ad un mix di fatalità (che non è assolutamente un'attenuante o una scusa, come qualcuno ha mal inteso) ed errore umano; evento nevoso eccezionale affiancato da evento sismico, che sono (forse) all'origine del disastro. Se le due cose non fossero combaciate, magari l'hotel l'avremmo ritrovato ancora lì dopo 100 anni, nonostante la posizione non idonea.

  7. #87
    Burrasca L'avatar di -=VeNoSa=-
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Ecco che adesso (come spesso accade dopo un dramma) saltano fuori le prime "criticità" che nessuno avrebbe mai tirato fuori..

    Parole del C.Dip. Protezione Civile:
    Oggi alcuni Comuni hanno emesso ordinanze di evacuazione totale o parziale dei propri centri abitati, a causa del rischio valanghe

    Ordinanze di evacuazione sono state emesse dai sindaci dei Comuni di Lama dei Peligni (paesino limitrofo a Taranta Peligna), in provincia di Chieti, dove sono state trasferite negli alberghi tutte le 35 persone residenti per il rischio valanghe dal versante attiguo del massiccio della Majella, e di Capitignano, in provincia de L’Aquila, dove il primo cittadino ha ordinato l’evacuazione del centro storico, trasferendo i residenti in una struttura coperta per la notte.


    Con quelle correnti ed i nuclei in avanzamento dall'Adriatico verso ovest, immaginavo sarebbe stata la zona più soggetta allo stau. E' la configurazione più prolifera per quel versante, in queste zone però le precipitazioni sono state abbondanti solamente lunedì e giovedì (per fortuna)...

  8. #88
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Citazione Originariamente Scritto da BigWhite Visualizza Messaggio
    Che poi era quello che cercavo di spiegare a rws. È la stessa idea che mi sono fatto osservando la carta geologica. Ovviamente dovranno essere fatte verifiche approfondite, esaminare le relazioni geologiche, e indagare approfonditamente per capire dinamica della valanga. Mi scuso per il tono che può essere sembrato aggressivo, ma sentirmi dire che era tutto ok perché sul pendio sono cresciuti faggi secolari e sentir denigrare gli abruzzesi mi ha fatto scattare. C'è però da dire che a posteriori ogni analisi è facile. Le caratteristiche e le dinamiche sembrano evidenti e ineluttabili, ma ciò non è un buon motivo per mettere a tacere lo spirito critico e dare la colpa al fato. Buona serata.


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    Io e te(e molti altri) pur non essendo geologi,(almeno io non lo sono)abbiamo capito la natura di quei detriti allo sbocco della valle.(specificando che non fossero conoidi di ruscellamento).
    Magari in privato,con calma, ti spiego i motivi che stanno alla base delle polemiche di certi utenti qui.......
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 21/01/2017 alle 05:22

  9. #89
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio
    Scusa eh, ma abbi pazienza:
    un conoide di deiezione è legato a fenomeni di ruscellamento e a fenomeni alluvionali, in cui scorre acqua.
    ACQUA, che scorre e non si accumula. E' ovviamente pericoloso costruire su una conoide, in particolare alla base.
    Ma qui si parla di neve, che si è accumulata per giorni, in quantità eccezionali, con vento e che forse è stata sollecitata da una scossa di terremoto e dè venuta giù tutta assieme.

    Qualcuno mi spiega cortesemente cosa hanno a che fare i due fenomeni?
    Allora... i puntini sulle i (perché in Italia di geologia del Quaternario - seria - se ne fa ancora poca, o in troppo pochi, e i libri scolastici continuano a raccontare pie leggende):

    - i conoidi alluvionali sono fatti da ruscellamento, fenomeni alluvionali, acqua. Sono ben riconoscibili, e nelle nostre vallate sono pochissimi.

    - i conoidi di DEIEZIONE sono fatti da detriti, messi in posto per gravità alla base delle pareti. In genere il fenomeno è diffuso arealmente, e quindi formano ben riconoscibili fasce detritiche costituite dx più coni più o meno coalescenti.

    - i coni da debris flow sono dati da colate di fango e detrito, fluidificate dall'acqua in condizioni di eccezionale presenza; si accrescono per ripetuti episodi puntiformi a carattere catastrofico e con tempi di ritorno magari troppo lunghi per ricordarsene. Sono una buona parte di quelli che nelle carte vengono indicati come conoidi alluvionali o di detrito.

    - i coni di frana sono degli oggetti conosciuti solo dagli addetti ai lavori, e originano dal distacco di una porzione di versante, in cui il materiale si dispone al piede a ventaglio. Ce ne sono moltissimi, ma è più elegante non riconoscerli, così non si allarma la popolazione.

    Di per sé, anche in estate in un posto così non ci sarei andata nemmeno come soggiorno-premio. Una palese nicchia di distacco alle spalle, un corpo di frana mimetizzato dallo spazio ristretto a disposizione e da successive colate di debris dall'altro canalone... e l'albergo sopra atutto ciò...
    Vedere la carta del PAI e sentire il geologo ufficiale dire che "non c'era rischio" perché su quella carta non è segnato, mi fa solo chiedere "come - non chi - come è stata fatta quella carta".
    Perché, diciamocelo, i soldi sono pochi, anche nelle amministrazioni pubbliche, e le carte si fanno solo da foto aerea, affidandole spesso a professionisti che non hanno la necessaria esperienza per interpretare le varie situazioni. Mancano i fondi, e quindi i geologi non possono uscire a fare sopralluoghi. Questa è una delle verità. L'altra verità è che interpretare da foto aerea in molti casi si può, ma occorre comunque avere una gran esperienza pregressa, costruita anche sul terreno. Almeno per imparare che non esistono solo i "conoidi di deiezione" su cui "si sono sempre costruiti centri abitati". Questa invece è la nozione media che gira.

    Quanto alla neve, certo, è un altro discorso. Però, i canaloni sono piuttosto evidenti, puntano dritto su quel fondovalle, hanno uno spazio per l'accumulo. La differenza lì la fa il luogo. Se fossi a 600 m in prealpi non mi sognerei di segnarli come a rischio valanga, ma in una zona montana e in quota, ci farei su un pensierino.

    Al di là di tutto, la posizione di quell'albergo mi sembra fuori della graziadidio. Che in antico ci fosse una casa vuol dire poco.
    I fenomeni eccezionali sono "eccezionali" perché hanno tempi di ritorno lunghi, talmente lunghi che la "memoria d'uomo" si offusca.
    Dall'esperienza diretta, ho l'impressione che "gli antichi sapessero bene dove costruire" solo perché noi vediamo solo questo tipo di loro costruzioni, cioè quelle che sono sopravvissute. Delle altre si è persa traccia.
    Molte volte si era in condizioni di non poter scegliere, e si prendeva anche il rischio, sapendo evacuare in tempo, poi si tornava e si ricostruiva (anche questo l'ho visto girando nelle valli: edifici e stalle a "rischio calcolato", perché la montagna è un ambiente difficile, e occorre prendere quello che passa).

    Ma se al posto di restaurare un cascinale si opta per costruire un albergo quattro stelle, lo scenario cambia:
    - fattore di sicurezza necessario sale, perché aumenta il numero di persone che un evento catastrofico può coinvolgere
    - inoltre nel caso di un albergo andrebbe pure considerato che i fruitori non sono esperti dei luoghi quindi fanno un atto di affidamento anche maggiore su chi ha deciso che "quella cosa" si poteva fare.

  10. #90
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Valanga a Rigopiano(Gran Sasso D'Italia)

    Citazione Originariamente Scritto da mikisnow Visualizza Messaggio
    Comunque la parte d'interesse di questo topic riguarda molti. Avevo scritto che avrei alloggiato in quella struttura e che se ne vedono altre. Ma personalmente non mi viene automatico fare certe considerazioni prima di scegliere "l'edificio". C'È anche da dire che una tragedia "simile" colpì un paese austriaco del 1999, ed a certi eventi non ci si pensa.

    Infatti.
    Non si è tenuti a pensarci.
    C'è un sistema alle spalle, e si fa affidamento che funzioni.
    Se vado dal medico, do per scontato che sappia quello che fa e che sia giusto; se prendo l'aspirina, non controllo prima gli effetti sul topolino di casa, ma mi affido al fatto che professionisti pagati per quel lavoro abbiano già stabilito ciò con i dovuti protocolli sperimentali.
    Se acquisto una casa, penso che sia stata costruita secondo tutti i criteri di sicurezza e che qualcuno si sia preso la briga di fare ciò.

    Il problema, in quest'ultimo caso, è che di fatto si continua a salvarsi in corner con la "fatalità" e la "montagna assassina" e l'"evento eccezionale" e... e... e intanto proliferano gli edifici negli alvei, i torrenti intubati, le casette-vacanza sotto versanti che fanno paura solo a guardarli etc. etc.
    Ma il cittadino non è tenuto ad essere un esperto di tutto, e accorgersene. Sono altri che devono pensare a ciò, e sono pagati per farlo (dalla direzione sino all'esecutore ultimo e poi a chi verifica e approva).

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