Ma anche so fosse stato sostenuto secondo me non cambiava molto, il tuo discorso vale più per le creste montane o comunque in zone tra due versanti diversi, ma Rigopiano si trova a 1200 metri con dietro altre montagne più alte, quindi anche se il vento spazzava la neve, ricadeva sempre la.
Ciao Lucalevi.
Non sono uno studioso come te, però ritengo che il vento abbia avuto un ruolo significativo.
Il canale di Rigopiano scende (approssimativamente) da ovest verso est. Essendo un canale è compreso tra due spalle, una a nord (sx orografica) e una a sud (dx orografica). E proprio dalla sua spalla nord, sottovento rispetto a venti settentrionali, è venuta giù la gran parte della valanga. Forse una componente occidentale, quindi vento da NO, avrebbe avuto un ruolo minore negli accumuli perchè ad occidente di Rigopiano si sviluppa praticamente tutto il massiccio del Gran Sasso. Invece il vento da N e da NE potrebbe essere veramente il più efficace per l'accumulo sulla sx orografica del canale.
Ti consiglio di andare nella sezione glaciologia sul post sul Calderone:
Ghiacciaio del Calderone in agonia
Nelle foto del primo pomeriggio (penso intorno alle 14) del Siella, fatte da Ennio, si vede il distacco ed è illuminato dal sole.
Beh direi che ovviamente dipende dalla conformazione del versante, visto che su un muro sopravento la neve si accumula più che sulla parete opposta, ergo se il versante è molto scosceso, probabilmente accumula più neve.
E altrettanto ovviamente i venti in quota sono ben diversi dai venti tra le montagne.
Come hai elaborato questo modello senza i dati di cui sopra?!?
secondo me la provenienza dei venti(vista la posizione del minimo)era da E NE con aria di diversa origine( NE continentale fredda e secca+ E SE umida e meno fredda)
Il giusto mix per le nevicate imponenti dalle nostre parti.(specie se il.minimo staziona più giorni).
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