Interessante articolo in merito:
Combustibili dall'acqua e dal Sole sempre più vicini
Nuovi promettenti catalizzatori a base di vanadio sono stati scoperti da una collaborazione tra due dei maggiori laboratori di ricerca statunitensi: si tratta di un notevole passo avanti per le tecniche che consentono di scindere le molecole di acqua con l'energia solare, ottenendo i cosiddetti "combustibili solari", rinnovabili e virtualmente inesauribili
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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Idrocarburi, o idrogeno e ossigeno? Rimango comunque molto scettico, finché non si parla di costi e di stabilità dell'approvvigionamento: almeno nei prossimi decenni, insomma. Comunque nemmeno i materiali utilizzati per catodi et similia sono finora "inesauribili".
Beh, gia' l'idrogeno sarebbe interessante da solo, ma combinato con l'anidride carbonica fornirebbe idrocarburi che, a differenza di quelli fossili, non andrebbero ad aumentare la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera (visto che per produrli la si pescherebbe dall'atmosfera per poi restituirla dopo la combustione, lasciando percio' il bilancio immutato) ed inoltre sarebbero direttamente utilizzabili dalle attuali tecnologie senza nessuna modifica (a differenza dell'idrogeno).
Sarebbe invece da valutare l'impatto di una aumentata presenza di ossigeno in atmosfera, visto che sarebbe lo scarto della produzione.
La stabilita' dell'approvvigionamento credo che ci sia, l'oceano e' decisamente molto piu' grande di qualsiasi giacimento di petrolio esistente.
I materiali catalizzatori, in quanto tali, non sono sottoposti ad usura, percio' sicuramente ne serviranno parecchie quantita' per iniziare la produzione, ma poi il consumo dovrebbe stabilizzarsi a valori abbastanza bassi.
In ogni caso, al momento, sono tutti discorsi inutili, visto che la procedura di produzione di idrocarburi in questo modo e' ancora in fase altamente sperimentale.
Staremo a vedere, ma e' una prospettiva davvero molto interessante.
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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A dire il vero, no: comunque emetterai CO2 per produrre l'energia ed i materiali necessari Certo potrebbero essere emissioni molto basse (se in accoppiata con fonti a basse emissioni).
Te la dico già: nessuna In 200 anni abbiamo aumentato la CO2 di ca. 150ppm, cioè modificato l'atmosfera dello 0.015%. L'ossigeno è ca. il 21% dell'attuale atmosfera, quindi anche passare al 21.015% direi che sarebbe del tutto ininfluente.
Mi sono spiegato male: intendevo la stabilità dell'approvvigionamento energetico. I grandi impianti chimici di questo tipo non possono funzionare né ad intermittenza né a potenza variabile, entrambe caratteristiche dell'energia solare (o eolica) attualmente. Prima vanno dunque risolti questi problemi es. con sistemi di accumulatori a prezzi e prestazioni competitivi con es. una turbina a gas di backup. Oltre che avere un vantaggio economico sulla raffinazione del petrolio o l'idrogenazione del carbone.
I catalizzatori non si usurano? Questa mi giunge nuova
Disattivazione dei catalizzatori - Wikipedia
In realtà sono discorsi vecchi come il cucco, e i carburanti sintetici sono realtà da un secolo almeno:
Processo Fischer-Tropsch - Wikipedia
Però concordo che tutte queste opzioni vadano sperimentate e sviluppate, e possano fornire prospettive interessanti, anche e soprattutto perché compatibili con l'attuale parco-macchine e con i vantaggi (tecnici) dei combustibili "fossili" rispetto alla trazione elettrica
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