Monti Pirin.jpg
Ho trovato per caso in rete questa foto di una stazione sciistica bulgara, Bansko, e sono rimasto impressionato dalla altezza e bellezza degli abeti a fianco della pista. Mi sono chiesto quante località alpine abbiamo, che presentino un simile corollario. Non credo molte!
Allora ho rispolverato le varie specie e sottospecie d quei luoghi. Così ho scoperto che proprio quei monti, assieme alla vicina catena dei Rodopi, accolgono la più meridionale popolazione di Picea abies. Inoltre ci sono Abies borisii-regis, Pinus nigra pallasiana, e Pinus heldreichii. Volgarmente abete rosso , abete macedone, pino di Crimea e pino loricato, quest'ultimo presente anche sul nostro Pollino. Vi invito anche a scorrere la galleria del link qui sotto, per vedere le conifere maestose di quei luoghi.
Localita sciistiche meno care in Europa (Foto 16/40) | NanoPress Viaggi
Ultima modifica di alnus; 07/01/2018 alle 10:26
Ciao Alnus, mi sembra di capire che sei un appassionato di botanica. Ma a proposito del pino loricato, se qualche volta capiti da queste parti (Parco del Pollino) inviami un messaggio privato che facciamo una bella escursione al giardino degli Dei dove ci sono gli esemplari più grandi.
Ciaooo
Non c'è anche il Picea omorika in quelle zone (o è limitato solo alla Serbia)?
Ciao Volgograd e grazie dell'idea, la terrò presente! Dalle tue parti alcuni anni fa visitai i giganti di Fallistro, pini larici eccezionali! E pensare che fino al 1.700 la Sila era tutta così!!! Noi non ci rendiamo neanche conto di come può essere un bosco veramente maturo ... per esempio 20 anni fa dalle parti di Carezza sulle Dolomiti mi inbattei in alcuni pecci centenari: altissimi e completamente diversi nella struttura dalle classiche fustaie, avevano il tronco spoglio e il testone in alto, proprio come i giganti della Sila oppure come i classici abeti bianchi quando sono davvero grandi, come all'Abetone.
Ciao Stefano! Di Picea omorika, Wikipedia dice che è presente solo in una area piccolissima di 60 ettari tra Serbia e Bosnia.
Ultima modifica di alnus; 09/01/2018 alle 18:43
Da noi a chi piacciono le conifere sono assolutamente da visitare la popolazione più meridionale in Europa di pini silvestri nel parco del monte sole e sull'Abetone la popolazione più meridionale in Italia di abeti rossi. Per il momento ho visto i pini silvestri, che sono davvero maestosi, ma mi piacerebbe andare anche sull'Abetone. Ciao
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Se sei appassionato ti consiglio una visita alla Foresta Millenaria di Tarvisio, che fra l'altro ha anche una storia particolare.
Io la visito di frequente e l'abbinata Abete Rosso, Larice, Faggio soprattutto in autunno porta dei colori stupendi
Foresta di Tarvisio
All'Abetone sono belli i faggi e gli abeti. I pecci ci sono, nella riserva di Foce di Campolino a 1.600 m, ma non hanno certo l'aspetto di quelli dei monti Pirin.
C'è anche chi sostiene che il peccio è indigeno anche in Abruzzo, ma comunque non si parla di roba over 30 m, come nella foto bulgara!
Di pino silvestre c'è anche un bosco da seme in provincia di Reggio Emilia, le foto sono del fondovalle Tresinaro a 300-400 m.
Tresinaro 10.JPG
Tresinaro 10b.JPG
Chiaro che non saranno così lussureggianti come quelli in foto ma resta il fatto che è una posizione estrema, al limite dell'habitat. Comunque i Pecci sono coltivati lungo tutta la catena Appenninica Emiliana....dubito che anche in Abruzzo siano spontanei....sai, il sole più intenso, l'aridità e una maggiore vicinanza al mondo mediterraneo non aiutano di certo....comunque bellissime le foto che hai allegato, sembrano pinete austriache...
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Alcune immagini della foresta di conifere di Tarvisio
dalla disposizione della vegetazione si intuiscono anche certe caratteristiche del clima.
Nella foto della piana di Fusine (l'ultima) si vede come l'abete cresce rigoglioso nel fondovalle (quota 700/900) mentre il faggio predilige quota 1100/1400 sui versanti. Dai 1400 ai 1700 di nuovo misto abete/larice. Sopra qualche larice come ultimo baluardo.
Il fondovalle infatti è soggetto a potenti inversioni termiche, che hanno selezionato le conifere relegando la faggeta sui più miti versanti.
Ugovizza-ValUque3-1024x0.jpg
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fusine6.jpg
In Abruzzo confermo che l'abete rosso (Picea abies), è indigeno e non solo coltivato, sebbene più sporadico.
Lo ho letto da più parti
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