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  1. #391
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Ha ragione Duff: le mappe di vegetaziane o climatiche sono praticamente tutte errate, zeppe di errori madornali, rispondenti ad esigenze puramente accademiche, lontane anni-luce dalla realtà. Semplicemente non vanno guardate.
    Invece mi piace moltissimo l'approccio di Ennio di Prinzio e le sue descrizioni puntualissime della vegetazione effettiva di luoghi precisi.
    A proposito, ierilaltro, andando a Malpensa dopo un anno che mancavo, sono rimasto sconvolto dalla moria velocissima dei pini silvestri, infestati dai nidi di processionaria! È una catastrofe! L'unica area italiana che ricorda la vegetazione centro-europea sta per perdere il suo simbolo: il silvestre appunto. Così a occhio in un anno se n'è andato un buon 30% in un anno, nella zona tra l'aeroporto e Golasecca.
    Spaventoso!
    Addirittura l'unica zona d'Italia?


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  2. #392
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da Martin MB Visualizza Messaggio
    Addirittura l'unica zona d'Italia?
    Sì perchè non in montagna, ma su dolci ondulazioni moreniche. Il paesaggio tipico della Borgogna o della Baviera o della Sassonia è un paesaggio ondulato, non certo montagnoso

  3. #393
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    Io sono un po' confuso con questa storia della macchia mediterranea, non ho capito perché da noi generalmente si parla di macchia mediterranea fino a quote di alta collina/ bassa montagna. Qui da me (550 metri) ad esempio come scritto nell'altro messaggio i boschi sono costituiti da querceti, aceri di monte, ciliegi selvatici... tutte piante che perdono le foglie tra autunno e inverno mentre la macchia mediterranea non dovrebbe essere costituita per la maggior parte da alberi sempreverdi tipo lecci o arbusti vari?
    Bisogna vedere chi ne parla (a sproposito) di macchia mediterranea, magari sono i media che su certi temi sono profondamente ignoranti.
    Credo che quando ci si riferisce al termine "macchia mediterranea" si debba intendere quella tipica associazione di cespugli e piccoli alberi sempreverdi, che si instaurano dopo la distruzione di un bosco sempreverde mediterraneo oppure dove le condizioni di aridità non permettono che quella associazione cespugliosa.(in Italia ci sono aree del profondo sud ove anche il leccio non scende sotto una certa quota); nella Spagna del sud tali aree sono molto riconoscibili, ad esempio scendendo dalla Sierra Nevada verso il mare, a quote basse.
    Tornando all'Abruzzo, non esiste una macchia mediterranea lungo la costa, non perché sia stata spazzata via dalle coltivazioni a nord di Pescara, dato che anche nei tratti di costa alta e rocciosa ,tra Francavilla e Casalbordino, rimangono ampi tratti di vegetazione allo stato spontaneo, e lì prevalgono i quercieti a foglia caduca, con la sola eccezione di qualche lembo di lecceta relitta, circondata da roverelle poco a sud della foce del Sangro.
    All'interno come ho già detto ci sono associazioni di leccio a bassissima quota su pendii esposti a sud con substrato di roccia calcarea: in qualche caso , su pendii molto ripidi , con rocce affioranti, si può parlare di " vera macchia mediterranea", perché più che lecci allo stato arboreo ci sono cespugli bassi di sempreverdi (lentisco e ginepro oxicedro) con lecci cespugliosi.
    Un esempio è lo sperone di roccia calcarea affiorante dalle colline argillose in località Guarenna di Casoli (ch).
    Screenshot_2018-04-29-09-13-57.jpg
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 29/04/2018 alle 08:26

  4. #394
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Certa manualistica,diffusa un tempo anche fra gli addetti ai lavori (forestali) in cui la Penisola italiana, sotto i 500 m. rientrava inequivocabilmente nel "lauretum" mi fa ricordare un episodio accaduto qualche anno fa a Lanciano: si trattava di scegliere una alberatura che adornasse una nuova strada appena realizzata in una zona periferica della città.
    C'è da premettere che quella strada a quattro corsie, ricalcava il tracciato di una vecchissima strada medioevale, come se ne trovano ancora molte qui, sebbene in disuso, tutte alberate con roverelle secolari ( per dare refrigerio, con la loro ombra, durante la canicola estiva , al viandante di quei tempi che le percorreva a piedi o a cavallo).
    Tutto ciò premesso, sul bordo di tale nuova strada erano state risparmiate alcune roverelle, molto annose e si trattava di continuare la piantumazione con nuovi alberi.
    La scelta cadde sulla quercia rossa, probabilmente più disponibile presso i vivai, visto che nessuno chiede roverelle come piante ornamentali (io invece le trovo bellissime).
    Arrivò un esposto da parte di un forestale in pensione che sosteneva che sotto i 500 m. si era nel "lauretum" e quindi si sarebbero dovuti piantare lecci.
    (nonostante avesse davanti agli occhi le vecchie quercie dell'antica strada).
    La più grande di quelle roverelle è questa qui, avrà almeno 250-300 anni
    Screenshot_2018-04-29-09-47-45.jpg

    p.s.
    a Lanciano si piantano anche lecci lungo alcune strade ma è un disastro quando nevica.... una ecatombe di rami spezzati sulle auto in sosta.

  5. #395
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Ennio, hai ragione da vendere, i forestali sono tra i meno preparati in assoluto in fatto di vegetazione! (forse anche perchè, quando studiano, lo fanno sulle mappe di cui sopra)
    Purtroppo sia i privati, che le amministrazioni pubbliche, finiscono per mettersi nelle mani dei vivaisti o dei giardinieri, i quali nel migliore dei casi ne sanno ancora meno, e nel peggiore scelgono le specie più esotiche e care, contando sul fatto che non avranno vita facile, e quindi dovranno essere ripiantate.

  6. #396
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Certa manualistica,diffusa un tempo anche fra gli addetti ai lavori (forestali) in cui la Penisola italiana, sotto i 500 m. rientrava inequivocabilmente nel "lauretum" mi fa ricordare un episodio accaduto qualche anno fa a Lanciano: si trattava di scegliere una alberatura che adornasse una nuova strada appena realizzata in una zona periferica della città.
    C'è da premettere che quella strada a quattro corsie, ricalcava il tracciato di una vecchissima strada medioevale, come se ne trovano ancora molte qui, sebbene in disuso, tutte alberate con roverelle secolari ( per dare refrigerio, con la loro ombra, durante la canicola estiva , al viandante di quei tempi che le percorreva a piedi o a cavallo).
    Tutto ciò premesso, sul bordo di tale nuova strada erano state risparmiate alcune roverelle, molto annose e si trattava di continuare la piantumazione con nuovi alberi.
    La scelta cadde sulla quercia rossa, probabilmente più disponibile presso i vivai, visto che nessuno chiede roverelle come piante ornamentali (io invece le trovo bellissime).
    Arrivò un esposto da parte di un forestale in pensione che sosteneva che sotto i 500 m. si era nel "lauretum" e quindi si sarebbero dovuti piantare lecci.
    (nonostante avesse davanti agli occhi le vecchie quercie dell'antica strada).
    La più grande di quelle roverelle è questa qui, avrà almeno 250-300 anni
    Screenshot_2018-04-29-09-47-45.jpg

    p.s.
    a Lanciano si piantano anche lecci lungo alcune strade ma è un disastro quando nevica.... una ecatombe di rami spezzati sulle auto in sosta.
    Ahahahqh ma dove l'hanno presa questa idea, al nord non c'è da nessuna parte il lauretum se non in Liguria o attorno ai laghi e al centro può spingersi sopra o sotto i 500 metri


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  7. #397
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Bisogna vedere chi ne parla (a sproposito) di macchia mediterranea, magari sono i media che su certi temi sono profondamente ignoranti.
    Credo che quando ci si riferisce al termine "macchia mediterranea" si debba intendere quella tipica associazione di cespugli e piccoli alberi sempreverdi, che si instaurano dopo la distruzione di un bosco sempreverde mediterraneo oppure dove le condizioni di aridità non permettono che quella associazione cespugliosa.(in Italia ci sono aree del profondo sud ove anche il leccio non scende sotto una certa quota); nella Spagna del sud tali aree sono molto riconoscibili, ad esempio scendendo dalla Sierra Nevada verso il mare, a quote basse.
    Tornando all'Abruzzo, non esiste una macchia mediterranea lungo la costa, non perché sia stata spazzata via dalle coltivazioni a nord di Pescara, dato che anche nei tratti di costa alta e rocciosa ,tra Francavilla e Casalbordino, rimangono ampi tratti di vegetazione allo stato spontaneo, e lì prevalgono i quercieti a foglia caduca, con la sola eccezione di qualche lembo di lecceta relitta, circondata da roverelle poco a sud della foce del Sangro.
    All'interno come ho già detto ci sono associazioni di leccio a bassissima quota su pendii esposti a sud con substrato di roccia calcarea: in qualche caso , su pendii molto ripidi , con rocce affioranti, si può parlare di " vera macchia mediterranea", perché più che lecci allo stato arboreo ci sono cespugli bassi di sempreverdi (lentisco e ginepro oxicedro) con lecci cespugliosi.
    Un esempio è lo sperone di roccia calcarea affiorante dalle colline argillose in località Guarenna di Casoli (ch).
    Screenshot_2018-04-29-09-13-57.jpg
    Quindi diciamo che si tende a generalizzare molto... Questo sito che descrive la mia vallata parla di vegetazione tipica dei posti caldi con presenza di lecci e pini d'Aleppo Valle dell’Orta e Cisterna di Bolognano - Abruzzando.com come dicevi tu i lecci si potrebbero anche trovare in alcune zone riparate esposte a sud ma da qua a dire che è una pianta tipica della zona... Poi i pini di Aleppo
    E non è l'unico, ne ho trovati altri dove si dice che sotto una certa quota la vegetazione è quella TIPICA della macchia mediterranea.

  8. #398
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    Sul Pino d'Aleppo io aprirei una discussione dedicata. Sui manuali è ancora considerata una specie rara, ma nella realtà è uno dei 4 o 5 alberi più comuni in Italia.

  9. #399
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    Predefinito Re: Nowcasting vegetazione anno 2018

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Sul Pino d'Aleppo io aprirei una discussione dedicata. Sui manuali è ancora considerata una specie rara, ma nella realtà è uno dei 4 o 5 alberi più comuni in Italia.
    E' presente molto sul Gargano, altrove non è molto comune

  10. #400
    Uragano
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    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Ennio, hai ragione da vendere, i forestali sono tra i meno preparati in assoluto in fatto di vegetazione! (forse anche perchè, quando studiano, lo fanno sulle mappe di cui sopra)
    Purtroppo sia i privati, che le amministrazioni pubbliche, finiscono per mettersi nelle mani dei vivaisti o dei giardinieri, i quali nel migliore dei casi ne sanno ancora meno, e nel peggiore scelgono le specie più esotiche e care, contando sul fatto che non avranno vita facile, e quindi dovranno essere ripiantate.
    Se si devono alberare strade o viali o giardini di città, sono favorevole a specie esotiche purchè compatibili con il clima della zona

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