Ora sono in Umbria e ho trovato pungitopo in un bosco a più di 800 metri insieme a dei piccoli faggi spontanei, gli unici in zona...ecco qualche foto. Chiedevo a tutti se avete atlanti geografici dove ci sono mappe di distribuzione di flora e fauna in Europa e Italia dato che mi interesserebbe, grazie IMG_20180613_105543.jpgIMG_20180613_110128.jpg
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
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Scusa sono ignorante e ho fatto una ricerca per capire ma chiedo conferma.
Le matricine sono piante giovani che ancora non hanno cacciato polloni e che devono garantire la biodiversità.
In questo caso con lo sfoltimento pare siano state abbattute o danneggiate dal vento, giusto?
Comunque bello schifo
Prego, mi fa piacere che la materia ti interessi!
Il bosco ceduo è composto da polloni, che sono i numerosi rami, che crescono verticalmente da una stessa radice dopo l'abbattimento della parte aerea di un albero. Perciò, dato che per lo più le radici sono individui nati da seme e quindi genotipi diversi, il ceduo ha comunque una varietà genetica di partenza, che si conserva attraverso i tagli.
Sinceramente non ricordo nemmeno quale sarebbe il teorico meccanismo, ma l'idea è che lasciando qualche pollone qua e là (matricine) si favorirebbe la conversione di un ceduo in fustaia.
Nella realtà le matricine, come ogni albero che, cresciuto per diversi anni stretto tra coetanei, viene a trovarsi improvvisamente isolato, smettono praticamente di crescere e vengono presto o tardi abbattute da neve e vento. Così che il ceduo rimane assolutamente tale.
La tecnica invece che nella realtà vera sta effettivamente trasformando, negli ultimi 40 anni in Italia, molti cedui in altofusti, è l'abbandono, la semplice cessazione del prelievo periodico di legna.
In questo modo i polloni più sviluppati riescono a prevalere gradatamente su quelli circostanti, senza mai trovarsi esposti alle intemperie.
Ultima modifica di alnus; 14/06/2018 alle 00:23
SudMilano: la strada di casa, l'altro giorno: tappeto di ex-fiori a terra e profumo denso nell'aria
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Sull'altro lato della strada:
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Parecchie pigne sull'abete bianco in vaso
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seconda fioritura estiva ( dopo quella primaverile) della magnolia stellata
Domenica a Modena abbiamo avuto un incontro "ravvicinato" con una pesante infestazione degli alberi al giardino estense (dietro l'accademia militare). L'infestazione sembrava riguardare solo i latifoglie, non le conifere, e solo tronchi e rami, non le foglie. Questi insetti erano inoltre apparentemente morti, tutti bianchi ed immobili, benché tutti sembrassero saldamente attaccati all'albero. La cosa era abbastanza inquietante, dato che era estesa a quasi tutti gli alberi; ma la gente ci camminava e ci si fermava sotto senza darci peso, quindi immagino che non abbia mai dato problemi a persone o animali, nemmeno nel senso di "cadere addosso" a chi è sotto. Allego foto degli insetti su un tronco:
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Qualcuno sa cosa siano?
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