“Io vi ammazzo!!!!” così ha esclamato Serge l’Orobique in vista della macchina dopo il lungo rientro dal rifugio……e si perché la Grande Casse da Termignon non è una passeggiata, sembra ma non lo è.
Ma andiamo con ordine, sabato mattina ci ritroviamo agli ananas di Sesto e iniziamo il lungo viaggio verso Termignon, una ridente località posta al di là del Colle del Moncenisio. Giunti a Torino, vedendo i pennoni dello Juventus Stadium non resisto. Voglio fotografarlo! Usciamo a Venaria e in due minuti siamo là. 4 foto e via, bisogna omaggiare la grande Juve!
Rimessici sulla retta via, dopo innumerevoli soste fotografiche, arriviamo a Lanslebourg dove acquistiamo del prosciutto e una specie di bresaola dal prezzo folle di 9 euro che gustiamo con un’ottima baguette.
Giunti al parcheggio di Bellecombe, a 2300 m di altezza, ci prepariamo e belli carichi iniziamo il lungo tragitto verso il Refuge du Col de la Vanoise dove dormiremo.
Se fosse per il dislivello sarebbe una passeggiata arrivarci, il problema è che che bisogna attraversare tre valloni multi chilometrici. Morale per fare questi 600 metri di dislivello impieghiamo la bellezza di 3 ore e mezza!!!!!!!!!!!!!!!
Arrivati al rifugio, una specie di catapecchia prefabbricata, dopo un po di ozio arriva il momento della cena. Come capita sempre fuori dall’Italia, la cena è un momento drammatico ma nello stesso tempo molto divertente per via delle bizzarre prelibatezze che ci vengono proposte.
Dopo una minestrina di dado ecco arrivare la portata principale, da noi definita pastolott.
Carne probabilmente di marmotta mischiata a cous cous, uvette e mele. In mancanza di altro me ne mangio in abbondanza. Dopo il formaggio arriva il dolce, il pistolott, un grosso cannolo ripieno di crema, faccio il bis.
Alle 21.30 tutti a dormire. Serge l’orobique e Lezzenais si sitemano in una camerata mentre io mi piazzo fuori su un prato con vista cumuli temporaleschi e annesse fulminazioni in Italia.
Sveglia alle 2.30, colazione veloce e alle 3.15 siamo i primi a partire per il Grand Couloir. Grazie all’ottimo fiuto dell’Orobique, azzecchiamo il passaggio chiave della salita ovvero l’accesso al ghiacciaio su una sfasciumeria immonda. Purtroppo il ghiacciaio si è ritirato tantissimo e ora per accedervi è piuttosto un casino.
Una volta giunti sul ghiacciaio lo risaliamo piuttosto velocemente superando a metà un tratto sui 45° poco prima del colle tra la Grande Casse e la Pointe Matthews. Dopo 4 ore di marcia siamo sull’esilissima vetta dalla quale godiamo un panorama fantastico, dal Bianco al Monviso, dalla Barre des Ecrins alla Meje. In discesa siamo altrettanto veloci e tornati al rifugio mi concedo un omelette eccezionale che mi ricarica di energie necessarie ad affrontare il lungo rientro all’auto che comporta anche una risalita di 350 metri prima di tornare all’auto.
Che dire di questa montagna, la volevo fare da parecchi anni e finalmente è arrivata l’occasione buona. La cosa che mi ha maggiormente colpito è la varietà di paesaggi che si incontrano nel raggio di pochi chilometri. Montagna dalla geologia differente, paesaggi bucolici e subito dietro aspri versanti glaciali. Veramente una sorpresa questo parco della Vanoise!
Breve deviazione fuori dalla tangenziale di Torino, omaggio alla grande Juve.
2 juventini DOC.
La famosa bresaola francese. Costo del pacchetto 9 euro.
Il Parc National de la Vanoise ci accoglie con la sua sentinella, il Dent Parrachèe.
Ecco là in fondo la nostra meta, la mitica Pointe de la Grande Casse. Ammazza quanto è lontana!
Si studiano le vette circostanti.
Per arrivare al Refuge du Col de la Vanoise si attraversano paesaggi bucolici.
Refuge Tete entre deux eaux.
Il versante sud della Pointe Mathews.
Il Refuge du Col de la Vanoise. L’edificio nella foto è la salle a manger. Il dortoir è in un’altra catapecchia di fianco. Pessimo veramente come rifugio.
Una baraccopoli in pieno parco nazionale.
Non ho potuto esimermi dal fotografare il mitico Pastolott
E il pistolott.
Lo Schettino de noartri
La Grande Casse si specchia in una piccola pozza.
Studiando la via di salita.
Mentre gonfio il materassino per la notte mi giro verso l’Italia ed ecco un bel cumulo temporalesco.
Piu tardi con il buio si vedevano anche un sacco di fulmini al suo interno.
Ieri mattina, l’ombra della Grande Casse si proietta verso la Valle di Pralognan.
Serge l’Orobique in vetta alla Grande Casse.
Giornata fantaaastica direbbe il Righetti
Versante nord della Grande Casse. Visibili anche 2 cordate sulla Petit Face Nord.
Pelvoux Barre des Ecrins e altre vette del Delfinato.
Il gruppo della Meije.
Montagne confinanti con l’Italia, zona Punta d’Arnas – Charbonel
E’ ora di scendere.
Ormai quasi al rifugio.
Un bel omelette è quel che ci vuole per ricaricare le batterie.
Finish.
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li hai visti i cani, salendo al Moncenisio?
quello è un rifugio di merda, sia estgeticamente, sia per la cena. uno dei peggiori in cui sono stato.
non hai fatto foto nel couloir?
se ricordi, io ho tentato quella cima nel luglio 2010. ma ero in fase di "rifiuto" per certe cose, e quando sono arrivato a quel merdaio per salire al ghiacciaio, mi sono rotto le palle e ho girato i buoi, tornandomene al rifugio e salendo poi sull'opposto versante con Elena Pollo, anch'essa ammutinata, sulla più facile Pointe du Dard.
belle foto, comunque.
io magari mi ricaverò qualche alpinistica in settembre, come quell'anno appunto. ma luglio ed agosto li passerò soltanto a lavorare..
Villar Perosa, B.ta Casavecchia (TO) 630 m
Villanova C.se (TO) 376 m slm
belle luca!!
il rifugio però sembra davvero pessimo \fp\
Non ci ho fatto caso ai cani, non so perchè ma ero convinto fossi stato al Monginevro e non al Moncenisio.
Il rifugio è un vero schifo e per fortuna ho dormito fuori. I miei due soci dentro non hanno chiuso occhio.
Foto nel couloir non ne ho fatte, era ancora buio, ho messo la macchina nello zaino e via.
Foto da sballo!!!!!!!
Quella del cumulo rossastro è stata li,li per farmi svenire!!!
Grazie per le emozioni trasmesse!
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
nel 2002 però i gestori erano un gruppo di ragazze piuttosto interessanti![]()
belle Grigna, magnifica la Vanoise! gran cima avete fatto!
osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
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