Il problema è che in alcune situazioni, così facendo, è impossibile ottenere una bella foto senza incappare in errori più o meno macroscopici.
L'esempio, discusso anche in un altro thread, è quello delle foto fatte in montagna nelle giornate soleggiate (specie se nel soggetto ci sono rocce, nuvole o neve). Se scatti in Jpeg e non effettui un minimo di post produzione hai 2 sole possibilità: toni scuri e mezzitoni esposti correttamente e toni chiari (neve, rocce o nuvole) bruciati, oppure toni chiari esposti correttamente e toni scuri e mezzitoni sottoesposti (è il problema più comune). Sul posto insomma non ci puoi fare niente per evitare uno dei due problemi, essendoci aree fortemente contrastate. Ecco quindi che viene in aiuto la post produzione ed il RAW in questi frangenti: sottoesponi leggermente e volutamente sul posto in modo da non bruciare i toni chiari e in post produzione correggi facilmente i toni scuri e i mezzitoni sottoesposti; la foto, se già interessante di suo, acquisterà decisamente più "valore".
Così come dice Claudio, la post produzione aiuta ad ottenere risultati migliori se si parte già da una buona base, il ruolo del fotografo in fase di scatto, importantissimo e fondamentale, è quello di curare i tempi, i diaframmi, la composizione, il centro d'interesse, l'originalità, ecc., è quindi da questi fattori che prima di tutto deve essere creata una bella foto, poi come detto la post produzione aiuta ad ottenere risultati straordinari se la foto è già bella, probabilmente molti pensano che la post produzione sostituisca quasi in toto il ruolo del fotografo, ma non è affatto così.
Prendi ad esempio le foto naturalistiche di Juza su juzaphoto, sono praticamente tutte perfette a livello di tecnica fotografica applicata, ma se l'autore non utilizzasse sapientemente anche la post produzione rimarrebbero foto si belle, ma non straordinarie.
Il problema rimane lo stesso, dibattuto un milione di volte in passato e sicuramente altrettanto in futuro visto che ad ogni refolo tecnologico si ripropone sempre negli stessi termini come fosse la prima volta.
O si intende la fotografia come il risultato finale di una ben determinata tecnica e come tale giustificata in se stessa ( è vera fotografia solo se fatta con un determinato procedimento altrimenti non vale ), in questo caso dovremmo mettere la fotografia assieme alla ricetta della birra di vero malto e alla torta di nonna papera .
Oppure la fotografia è uno dei tanto mezzi espressivi di cui disponiamo e serve per comunicare e-o illustrare stati d'animo impressioni situazioni che ci troviamo a vivere e qualunque altra cosa riusciamo a trasmettere meglio in questo modo piuttosto che usando la parola o altro.
Ed in questo caso ( se non l'avete capito io propendo per la seconda ipotesi anche se non credo di amare particolarmente le immagini iperelaborate ) non capisco perche mettere un limite che vada oltre il gusto personale, se la foto è il mezzo è più importante valutare quello che ci dice piuttosto che soffermarci su come la si è ottenuta.
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