Pagina 1 di 10 123 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 99
  1. #1
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
    Data Registrazione
    16/07/06
    Località
    Livorno
    Età
    46
    Messaggi
    9,845
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Abbiamo detto negli ultimi giorni che il flusso atlantico in arrivo è la concretizzazione di una configurazione che sembrava ormai persa nel passato.
    Ma non abbiamo ancora sottolineato quanto i dettagli stessi siano proiettati in un'ottica che ci richiama fortemente quelle dinamiche che spesso e volentieri vediamo descritte solo sui manuali di meteorologia.
    In particolare mi concentrerei sulla prima perturbazione, quella che sta già organizzandosi ad ovest del continente: difatti non farà altro che seguire l'evoluzione più classica per un'onda baroclina in interazione con una catena montuosa distesa in direzione ovest-est. E' una di quelle dinamiche che generano depressioni secondarie che poi divengono indipendenti e - nei casi più fortunati, magari non questo - vanno ad influenzare anche il tempo dell'est Europa e/o della Russia.
    Si parte (1° mappa) da un lungo sistema frontale disteso sul versante orientale di una ampia saccatura; una perturbazione che presenta diverse piccole onde (dette di Bjerkness) e seguita da aria artica marittima molto instabile. Uno degli impulsi di aria instabile, molto rapido nella sua discesa, sta per raggiungere una porzione del fronte freddo, quella che accompagna la massa d'aria in arrivo dalle coste meridionali della Groenlandia. Si sta innescando una frontogenesi ampia e fortemente baroclina, ben visibile nei suoi effetti in una moviola satellitare, dove si scorge la rapidissima formazione di bande nuvolose estese e dense nell'area di contatto tra i 2 fronti.
    Domani mattina (2° mappa) il congiungimento tra le due linee frontali porterà ad un principio di occlusione del lungo sistema frontale, con genesi di un ciclone secondario; essendo però ampia la forbice tra fronte freddo e fronte caldo, probabilmente il ramo occluso non si svilupperà ulteriormente, se non di poche decine di chilometri. Comunque sarà da notare un primo ondeggiamento del ramo freddo sul Portogallo, ondeggiamento che avverrà per due motivi:

    - la chiusura dell'alimentazione groenlandese su buona parte della linea frontale
    - la deviazione di parte dell'aria artica marittima residua dalle coste settentrionali della Spagna verso sud, probabilmente per motivi orografici

    Nella 3° mappa, domani sera, si nota l'effetto dell'azione dei Pirenei, con la separazione netta di due flussi freddi o freschi: quello diretto sulla Francia, che si muove W-E, e quello che aggirerà la catena montuosa da sud, diretto WNW-ESE, verso Barcellona-Alicante e le Baleari. Tale divisione favorirà l'innesco di un principio di depressione sul golfo del Leone, favorendo anche l'ingresso di parte dell'aria fredda nella Valle del Rodano, con rischio di brevi ma violenti temporali sulla costa provenzale e della Camargue.
    Invece il resto del ramo freddo, diretto verso le Canarie, a causa della ormai conclamata mancanza di alimentazione, perderà rapidamente velocità ed intensità.
    Sabato fine mattinata (4° mappa) ecco che entrano in azione le Alpi, iniziando a generare una dinamica che si presenta quasi sempre anche in simulazioni matematiche che coinvolgano sacche mobili distese con asse N-S (tipo quella in esame) in interazione con orografia disposta W-E, con leggera arcuatura verso sud (come le Alpi, appunto): in pratica da una saccatura ben definita si passa gradualmente a due minimi di geopotenziale distinti disposti lungo un meridiano, intervallati da un massimo di geopotenziale. In particolare il minimo di geopotenziale più meridionale si dispone appena a sud della catena montuosa, il massimo appena a nord, e solitamente hanno la stessa intensità.
    Si tratta di una evoluzione solitamente dettata da avvezioni di anomalie di vorticità potenziale, ma ... non voglio tediarvi con queste cose, oltretutto poco digeribili.
    Comunque ecco, se guardate 4°, 5° e 6° mappa, vedrete proprio questa precisa evoluzione, con tutte le conseguenze del caso per la nostra Penisola in termini di maltempo, temporali, vento, fresco, neve e quant'altro.
    Nell'ultima cartina vi invito a notare la linea di instabilità sul medio Tirreno che, nei limiti dell'evoluzione prevista da GFS, potrebbe anche introdurre la genesi di un piccolo ciclone a cuore caldo che il modello ancora non vede; la mia è un'illazione, ma la voglio buttare lì come ipotesi suggestiva
    Immagini Allegate Immagini Allegate
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  2. #2
    Vento fresco L'avatar di nucleo
    Data Registrazione
    27/06/02
    Località
    Milano, Italy
    Età
    50
    Messaggi
    2,425
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Grazie Lorenzo.
    "Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore." C. Chaplin


    Always looking at the sky...








  3. #3
    Tempesta violenta L'avatar di Marco*
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Barletta (BT)
    Età
    36
    Messaggi
    14,182
    Menzionato
    26 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Ciao Lorenzo, come sempre sforni thread sontuosi!

    Che ne dici di un ipotesi Comma tirrenico (o comunque mari del sud italia) per la fase finale del peggioramento? Sarebbe buona neve anche per l'appennino meridionale e a quote accettabili.




    **Always looking at the sky**

  4. #4
    Calma di vento L'avatar di ilcosta
    Data Registrazione
    29/12/05
    Località
    Imbersago (LC)
    Messaggi
    31
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Innanzitutto grazie per i tuoi thread didattici, sono molto interssanti.
    Ne approfitto per chiederti come è possibile individuare nella 1^ mappa le piccole onde Bjerkness? Che tipo di valutazione consente di distinguerle all'interno della più ampia onda di Rossby?
    Grazie dell'attenzione.
    Curvatura isoipse a 850 - 700 - 500 hPa: non ciclonica
    Venti: in quota deboli settentrionali, al suolo brezze
    Pressione al suolo: tra 1016 e 1024 hPa
    Variazioni di pressione al suolo: < 1 hPa/3 ore
    Visibilità in montagna: > 20 Km
    Copertura nuvolosa: cumuli, < 4/8
    Precipitazioni ultime 24 h: assenti

  5. #5
    Vento forte L'avatar di tstorm
    Data Registrazione
    01/10/02
    Località
    Prato
    Età
    55
    Messaggi
    3,636
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Sontuoso Lorenzo


    stragrazie



  6. #6
    gb
    Ospite

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    ottimo Lorenzo
    aggiungo l'immagine al vapore acqueo, sempre utile in questi casi per l'analisi



    ecco anche il getto (bello rivedere queste immagini)



  7. #7
    Tempesta violenta L'avatar di Marco*
    Data Registrazione
    04/02/04
    Località
    Barletta (BT)
    Età
    36
    Messaggi
    14,182
    Menzionato
    26 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Citazione Originariamente Scritto da gb Visualizza Messaggio
    ottimo Lorenzo

    ecco anche il getto (bello rivedere queste immagini)
    E direi che sembrerebbe scongiurato anche il pericolo della rotazione anticiclonica in quota, come nello scorso peggioramento



    **Always looking at the sky**

  8. #8
    Uragano L'avatar di Alex_87
    Data Registrazione
    17/02/04
    Località
    Valenzano (BA)
    Età
    37
    Messaggi
    18,225
    Menzionato
    36 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    straordinario Lorenzo


    http://my.meteonetwork.it/station/pgl072/index.php
    http://meteovalenzano.altervista.org/
    https://www.wunderground.com/weather/it/valenzano/IBARIVAL2

  9. #9
    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
    Data Registrazione
    16/07/06
    Località
    Livorno
    Età
    46
    Messaggi
    9,845
    Menzionato
    9 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Citazione Originariamente Scritto da Markuz!* Visualizza Messaggio
    Che ne dici di un ipotesi Comma tirrenico (o comunque mari del sud italia) per la fase finale del peggioramento? Sarebbe buona neve anche per l'appennino meridionale e a quote accettabili.
    Può essere, il mare è ancora caldo ed il ciclone sembra divenire quasi barotropico abbastanza velocemente; le possibilità ci sono


    Citazione Originariamente Scritto da ilcosta Visualizza Messaggio
    Ne approfitto per chiederti come è possibile individuare nella 1^ mappa le piccole onde Bjerkness? Che tipo di valutazione consente di distinguerle all'interno della più ampia onda di Rossby?
    Grazie dell'attenzione.
    In realtà da una mappa del genere non è sempre possibile individuare le Onde di Bjerkness; le ho descritte perché ormai "ci ho fatto l'occhio", a forza di elaborare mappe, ma lo strumento più utile sono cartine che non abbiano troppi colori e che, magari, descrivano le correnti e le distribuzioni di geopotenziali d'alta quota, come quella che ti riporto sotto.
    In questa mappa, riferita alla stessa ora della 1° del messaggio precedente, si riconosce molto bene un'Onda di Bjerkness (che non è altro che un'ondeggiamento su un fianco dell'Onda di rossby) sull'Inghilterra; un'altra Onda è molto meno visibile appena a NW del Golfo di Biscaglia. In realtà non è affatto evidente, ma si può capire che sta nascendo da una serie di fattori concomitanti; in particolare:

    - siamo sul fianco ascendente di una saccatura
    - siamo in prossimità del punto di massima curvatura della sacca stessa (c'è un'avvezione di vorticità notevole)
    - se segui la fascia dei venti più forti, vedi che in quel tratto tende ad "entrare" verso il centro della saccatura, senza seguire le isolinee di geopotenziale. Questo, unito al fatto che a sud (e quindi a seguire) della linea nera che ho tracciato c'è una rapida accelerazione del jet, indica una più che probabile frontogenesi in arrivo, con nascita di un minimo di pressione relativo al suolo
    Immagini Allegate Immagini Allegate
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

  10. #10
    Calma di vento L'avatar di ilcosta
    Data Registrazione
    29/12/05
    Località
    Imbersago (LC)
    Messaggi
    31
    Menzionato
    0 Post(s)

    Predefinito Re: [Didattica] Quando i manuali si fanno mappe, e poi ... forse realtà

    Grazie, sei veramente un grande.
    Curvatura isoipse a 850 - 700 - 500 hPa: non ciclonica
    Venti: in quota deboli settentrionali, al suolo brezze
    Pressione al suolo: tra 1016 e 1024 hPa
    Variazioni di pressione al suolo: < 1 hPa/3 ore
    Visibilità in montagna: > 20 Km
    Copertura nuvolosa: cumuli, < 4/8
    Precipitazioni ultime 24 h: assenti

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •