d'oh!
ho messo 2 grafici doppioni..scusate
Stazione meteo Aereoporto di Ginevra: https://www.meteociel.com/temps-reel/obs_villes.php?code2=6700
Radar e webcam zona Ginevra: https://www.meteo-geneve.ch/suivi-des-pluies.html
Su scala pluriannuale/decadale sicuramente c'è un certo legame fra periodi connotati da ENSO- (tipici della fase PDO-) e NAO- e viceversa.![]()
Il mio discorso era riferito al legame su scala annuale/stagionale.
Ma cmq come detto, e come posterò fra poco, il discorso è assai complesso. Bisogna scindere pure la scala stagionale in periodi più brevi.
Allora appaiono interessanti legami fra ENSO e NAO.![]()
Ah ok....leggerò anche il prossimo intervento sicuramente con molta attenzione!!
Comunque il grafico dell'ENSO si ferma al 1950? o se ne trovano altri che vanno piu indietro come quello della NAO e del PDO??
Volevo vedere se c'era correlazione con l'ENSO anche nella fase positiva della NAO e PDO degli anni 30-50.....
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Ecco il resto
● Periodo
Recenti studi han suggerito di dividere l’inverno in due periodi: il tardo autunno/inizio inverno (ND) e il pieno/tardo inverno (JFM). Sembra infatti che l’ENSO influenzi la circolazione atmosferica fra Nordatlantico ed Europa (e dunque anche la NAO) in maniera quasi opposta fra il primo e il secondo periodo, facendo emergere SLPA differenti.
Ho iniziato con delle prove a partire dalle Rianalisi NCEP. Ho considerato:
1) i due periodi distiniti (ND vs JFM)
2) la forza dell’ENSO (data dall’indice MEI)
à 8 possibilità: ENSO+, ENSOdeb+, ENSO-, ENSOdeb- per ND e poi lo stesso per JFM.
Ecco il risultato.
ENSO+ e ENSOdeb+ per ND
ENSO- e ENSOdeb- per ND
ENSO+ e ENSOdeb+ per JFM
ENSO- e ENSOdeb- per JFM
Alcune configurazioni interessanti emergono, soprattutto considerando la differenza fra i 2 periodi, fra ENSO+ e ENSO- e fra ENSOdeb+ e ENSO+. Ma non sempre appaiono nette. Inoltre in diversi casi il campione di anni scelti è veramente piccolo.
Per cui ho letto alcuni studi (in particolare di Moron), che approfondivano la questione con un campione assai più vasto di anni, ed ecco cosa ne è affiorato.
Premesse:
1) Lo studio non approfondisce la questione relativa alla forza dell’ENSO.
2) Invece propone una caratterizzazione più ampia del pattern NAO. L’ho riassunto nei 5 modelli da me raffigurati sotto.
vNAO+ “calda”: zonalità su centroeuropea, HP e LP al loro posto standard (ZO);
vNAO+ “secca”: zonalità alta, HP da Iberia su Europa centrale, LP fra Groenlandia e Islanda (EH);
vNAO+ “fresca”: correnti da WNW su Europa, HP fra Atlantico e Iberia, LP fra Islanda e Scandinavia (AH)
vNAO- “mite”: correnti da WSW su Europa, HP su Groenlandia, LP fra Atlantico e Europa centrale (GH)
vNAO- “fredda”: blocking nordatlantico, HP fra Islanda e Scozia, LP su Mediterraneo (BL)
Ecco i risultati:
ENSO+
ND > ZO (con frequenza max a N e fra 5 e 15 D); < BL
JFM > GH (con frequenza max fra 1 e 20 F) e BL (con frequenza max a M e a F se associata a SSTA+ nell’area WP; < EH e ZO (soprattutto a M)
ENSO-
ND > BL (con frequenza max a N ) e AH (con frequenza max a D); < ZO
JFM > EH (con frequenza max a F e prima metà M) e AH (con frequenza max nella prima metà di J); < GH e BL
Dunque:
- se consideriamo il periodo ND, ENSO+ (ENSO-) tende a favorire NAO+ (NAO- a N e NAO+ a D);
- se consideriamo il periodo JFM, ENSO+ (ENSO-) tende a favorire NAO- (NAO+).
● Area WP
È la zona più orientale (pacifica) della più vasta area IPWP (vedi parte 4).
Zona “sensibile” per il nostro clima.
La prima mappa mostra la correlazione annua fra WP e SLP à da noi correlazioni basse e poco significative.
Le prossime 2 carte dimostrano come variano le anomalie dei venti globali a 850 hPa dell’anno X (a,c) e dell’anno successivo (b, d) e dell’evaporazione (periodo 1949-1998) in relazione al Warm Pool +(-) caldo che significa grossomodo SSTA+ (SSTA-) in zona WP (dal sito http://www.crces.org/presentations/dmv_ipwp/)
Ecco invece il risultato delo studio che correla SSTA in WP e ENSO con NAO/EA:
SSTA+ in WP e ENSO+
EA-
> NAO- (caso BL) in F
SSTA- in WP e ENSO+
EA+ (soprattutto fra SOND) se l’ENSO è deb+
> NAO+ (caso ZO) in F
SSTA+ in WP e ENSO-
> NAO+ (caso ZO) in J
> NAO+ (caso EH) in F
Qualche esempio di EA+
SSTA- in WP e ENSO-
Caso molto raro. Qualche esempio di NAO- (caso BL) sull’arco dell’intero inverno
Prossima puntata dedicata a Nordpaciico e Indiano.
To be continued…..
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Ultima modifica di steph; 05/01/2007 alle 13:04
Mamma mia!! complimenti sul serio!!
Stazione meteo Aereoporto di Ginevra: https://www.meteociel.com/temps-reel/obs_villes.php?code2=6700
Radar e webcam zona Ginevra: https://www.meteo-geneve.ch/suivi-des-pluies.html
Questo si chiama fare Meteorologia con la M Maiuscola.![]()
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Interventi del genere li ho letti fino ad oggi solo sui forum americani dove l'argomento "teleconnessioni" è molto più sviluppato e approfondito, e sulla bocca di tutti......![]()
A sto punto pare abbastanza probabile uno o più periodi con configurazione BL nella seconda parte della stagione......anche se forse causa SSTA Atlantiche non avremo lunghi periodi consecutivi in NAO- (ma era risaputo dato che nel ciclo interdecadale siamo vicini alla neutralità).![]()
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Originariamente Scritto da steph
[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
[/CENTER]
Andrea
ad occhio mi pare ottimo Stephora devo scappare, lo leggerò più tardi
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Andrea
Possibile legame tra ENSO e NAO attraverso i Blockings
Su scala intrastagionale, i blocking alla circolazione atmosferica prevalentemente zonale delle medie latitudini, come si sa, durando da alcuni giorni a più settimane (fino al caso limite di 2-3 mesi come l’inverno 1962/63), possono provocare significative anomalie termiche e precipitative su un’ampia area come per es. l’Europa occidentale.
Molto spesso li si considera sul piano barico di 500 hPa, ma sono rintracciabili pure nella distribuzione pressorea al suolo.
Tibaldi e Molteni (1990) hanno definito una sorta di “Blocking Index”. Per informazioni più dettagliate, consultare il sito della NOAA dedicato ai blocking
http://www.cpc.noaa.gov/products/precip/CWlink/MJO/block.shtml
Ho considerato solo i casi invernali (DJF), primo grafico a sinistra.
Interessante è notare che, su un campione di 51 anni (1950-2000), in DJF i “blocking days” (BD) nel flusso zonale delle medie latitudini (a 500 hPa) sono più frequenti in due aree specifiche:
·fra Nordatlantico orientale ed Europa NW (Mare del Nord, attorno alla longitudine 0°, più precisamente fra 10°W e 20°E)
·nel Pacifico settentrionale (a sud dello stretto di Bering, isole Aleutine, grossomodo attorno alla linea del cambiamento di data).
Considerando il primo caso, è evidente che nel caso di lunghi periodi con BD più frequenti il segno della NAO tenderà a diminuire (>BD fra UK e Mare del Nord à NAO-; < BD fra UK e Mare del Nord à NAO+).
Lo studio della NOAA ha cercato se vi siano cambiamenti significativi nella frequenza dei BD e i casi di ENSO+/-.
Nello studio le sigle W (C) stanno per Warm (Cold) ENSO, cioè episodi di El Nino (La Nina).
W-, W, W+, C-, C, C+, rappresentano rispettivamente condizioni di El Nino o La Nina deboli, moderati o forti. N sta per “La Nada”, vale a dire condizioni neutre (nonENSO). L’indice da loro usato è l’ONI (http://www.cpc.noaa.gov/research_papers/ncep_cpc_atlas/8/ensoyrs.txt).
Quali i risultati?
I grafici riportano in rosso la media dei BD riscontrabile nei 51 anni presi in esame (M). In blu, invece, la frequenza dei BD nei casi esaminati.
·Ebbene: nel caso di ENSO+ o El Nino (W-, W, W+, ultimo grafico), sul comparto euroatlantico, sembrerebbe esserci una minima variazione rispetto alla M, se non una leggera diminuzione dei BD ad est di 20°E. Questo potrebbe essere in sintonia con quanto visto precedentemente, nell’altro studio (Moron) che, perlomeno in JF, vedeva prevalere condizioni di NAO- data da HP su Groenlandia e LP fra medio Nordatlantico ed Europa centro-occidentale. E prima (ND) NAO+ con configurazione zonale (à LP fra Nrdatlantico e Scandinavia). In generale, perlomeno sino a F/M, diminuzione dei pattern NAO- con configurazione bloccante. Si nota invece un aumento dei BD attorno alla longitudine 60° W (forse un segnale dell’estensione di HP dal Canada nordorientale verso la Groenlandia?).
Interessante è pure notare l’importante diminuzione (sempre rispetto alla M) dei BD nel comparto Nordpacifico fin circa alla longitudine 160° W (Alaska meridionale in sintonia con l’eventuale affioramento del tipico pattern PNA+ riscontrabile spesso in annate di ENSO+.
·Nel caso N (quarto grafico) si nota solo un aumento della frequenza dei BD nordpacifici.
·Invece nel caso di ENSO- o La Nina (C-, C, C+, secondo grafico), sul comparto euroatlantico, si nota una generale diminuzione dei BD, di nuovo in sintonia con quanto visto precedentemente, nell’altro studio (Moron) che, perlomeno in JF, vedeva prevalere condizioni di NAO+ data dalla presenza di HP o sull’Êuropa centrale o fra Atlantico e Iberia e cmq LP sulla parte nordorientale dell’oceano. Inoltre diminuzione dei pattern NAO- con configurazione bloccante (presente soprattutto a novembre nel caso di ENSO-).
Riassumendo, lo studio della NOAA sui BD sembrerebbe avvalorare le ipotesi formulate nel precedente studio a riguardo del legame fra ENSO e NAO (nel primo studio in relazione alle configurazioni bariche euroatlantiche, nel secondo in relazione alla frequenza dei blocking fra Nordatlantico ed Europa nordoccidentale).
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