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  1. #61
    Burrasca L'avatar di digitos
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    E guardate un po' cosa dice Franco Battaglia, docente di Chimica dell'Ambiente all'Università di Modena, appena 3 giorni fa. Conosciamo già la sua posizione rispetto al Global Warning già da qualche tempo..

    L'intervista è presa dal sito dell'Associazione Scientifica Galileo 2001 ed è stata pubblicata sul Il Giornale il 5 maggio 2007.

    (per vedere i link delle immagini dovete andare qui http://www.galileo2001.it/materiali/..._battaglia.php


    Ma non è colpa dell'uomo

    Quella del riscaldamento globale (RG) antropogenico è la più grande mistificazione globale degli ultimi 20 anni. Qui la parola chiave è “antropogenico”: il riscaldamento globale attuale è reale, nel senso che la temperatura media globale è, oggi, più elevata che 300 anni fa, ma l’uomo non c’entra niente. L’attuale RG cominciò nel 1700 (fig. 1) quando l’industrializzazione non esisteva e la popolazione mondiale meno di 1 miliardo di anime e ha continuato sino al 1940, quando l’industrializzazione era ancora nella sua infanzia e limitata a pochissime nazioni e la popolazione mondiale meno di un terzo della odierna (fig. 2). Per più di tre decenni, dal 1940 fino al 1975, invece, in pieno boom economico e demografico, la temperatura scese (tanto da far temere, 30 anni fa, il rischio di una imminente era glaciale), ma riprese a salire in piena recessione economica. Insomma, l’attuale RG è occorso in tempi incompatibili con la teoria della sua causa antropica. Ma è occorso anche in luoghi incompatibili con quella teoria: se il riscaldamento a terra fosse dovuto all’aumento di gas serra in atmosfera, allora, per il meccanismo stesso dell’effetto serra, se ne dovrebbe osservare uno ancora maggiore ad alcuni chilometri sopra le nostre teste, ma né le sonde su palloni aerostatici né i satelliti osservano il riscaldamento atteso della troposfera. Un riscaldamento antropogenico, quindi, nei momenti e nei luoghi sbagliati.
    Variazioni di temperatura ci sono sempre state. Se andiamo indietro nel tempo (fig. 1), il pianeta patì la piccola era glaciale tra il 1400 e il 1800: dipinti dell’epoca testimoniano la Laguna di Venezia e il Tamigi ghiacciati, usati come piste di pattinaggio e attraversati dai carri (l’ultimo festival sul Tamigi ghiacciato si ebbe nell’inverno 1813-14). E tra il 1000 e il 1300 ci fu il periodo caldo medioevale, con temperature di 2-3 gradi superiori a quelle odierne, quando Erik il Rosso andò a colonizzare la Greenland, Terra Verde, allora; e quando, racconta Chaucer, fiorivano i vigneti anche nel nord dell’Inghilterra. Andando ancora indietro nel tempo, sino all’età del bronzo, vi fu quel che i geologi chiamano massimo Olocenico, con temperature, per oltre 2 millenni, 2-3 gradi superiori alle odierne, e alle quali ben sopravvissero gli orsi polari, della cui estinzione oggi ci si preoccupa contro l’evidenza che la loro popolazione è, oggi, più numerosa che nel secolo scorso.

    Se non le attività umane, cosa causa allora il riscaldamento, oggi come nel passato? Bisogna innanzitutto essere consapevoli che tutte le attività degli oltre 6 miliardi di esseri umani sono un nonnulla rispetto all’attività di quel gigante, lassù nel cielo, che è il nostro sole. Le macchie solari sono, sappiamo oggi, intensi campi magnetici che appaiono durante periodi d’elevata attività solare, ma per secoli e da molto prima che se ne conoscesse la natura gli astronomi ne hanno registrato il numero, e dai dati raccolti si può notare tra il 1645 e il 1715 una drastica riduzione nel numero delle macchie solari (minimo di Maunder, dal nome dell’astronomo inglese che osservò la circostanza). Quanto il numero di macchie solari sia un attendibile indicatore del clima lo scoprirono il ricercatore danese Friis-Christensen e i suoi collaboratori, che nel 1991 dimostrarono la stretta correlazione tra attività solare e temperatura globale in tutto il periodo compreso fra il 1860 e il 1990. Per escludere che quella correlazione fosse una semplice coincidenza, andarono indietro nel tempo per altri 400 anni e, di nuovo, accertarono la stretta correlazione tra attività solare e temperatura globale (fig. 3).

    Il sole influenza il clima non solo, direttamente, col suo calore ma anche, indirettamente, attraverso le nuvole, che hanno un potente effetto rinfrescante. Le masse di nuvole si formano anche grazie all’interazione del vapore acqueo dagli oceani con le particelle di raggi cosmici provenienti dall’esplosione di stelle lontane giunte alla fine della loro vita: le molecole di vapor d’acqua colpite dai raggi cosmici diventano nuclei di condensazione da cui si formano le nuvole. Quando il sole è più attivo, cioè quando il campo magnetico da esso è più intenso, i raggi cosmici (che sono particelle elettricamente cariche) sono maggiormente deviati da quel campo magnetico: ne consegue un più debole flusso cosmico cui corrisponde una minore formazione di nuvole e quindi un maggiore riscaldamento. La potenza di questo effetto è diventata chiara solo recentemente, dopo che si sono confrontate, nel corso degli anni, le temperature globali con il flusso di raggi cosmici, scoprendo, ancora una volta, una stretta correlazione tra temperatura globale e flusso cosmico, con la prima che aumenta ogni volta che il secondo diminuisce, e viceversa: il clima è controllato anche dalle nuvole, queste sono controllate dal flusso di raggi cosmici a sua volta controllato dall’intensità del campo magnetico dal sole, cioè dalla attività della nostra stella (fig. 4).

    In conclusione, la congettura antropogenica del RG dovrebbe essere oggi considerata pura speculazione metafisica sconfessata dai fatti reali.

    Franco Battaglia

  2. #62
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da digitos Visualizza Messaggio
    In conclusione, la congettura antropogenica del RG dovrebbe essere oggi considerata pura speculazione metafisica sconfessata dai fatti reali.

    Franco Battaglia
    Innanzitutto questo andamento delle temperatura non mi torna assolutamente.

    Lui dice che sono così (anche qui: mica male sarebbe la fonte)



    mentre l'Accademia delle Scienze americane, rispondendo al Congresso USA ha proposto le ricostruzioni che vedete in allegato. La differenza che salta agli occhi è che nel grafico di Battaglia l'ultimo periodo (il now a destra) non solo è molto minore dell'ottimo medievale, ma, soprattutto, l'aumento degli ultimi decenni viene grandemente sottostimato.

    In mancanza di indicazioni di fonti, se permettete, ho il vago sospetto che convenga fidarsi maggiormente dell'Accademia delle Scienze americane. Anche perché di sicuro Battaglia non è un paleoclimatolgo, quindi i dati, lui come tutti gli altri, li prende da altre fonti. La mia è attendibilissima. La sua, non indicandola, non so.
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    Ultima modifica di Jadan; 08/05/2007 alle 10:36
    Maurizio
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  3. #63
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da digitos Visualizza Messaggio
    E guardate un po' cosa dice Franco Battaglia, docente di Chimica dell'Ambiente all'Università di Modena, appena 3 giorni fa. Conosciamo già la sua posizione rispetto al Global Warning già da qualche tempo..

    L'intervista è presa dal sito dell'Associazione Scientifica Galileo 2001 ed è stata pubblicata sul Il Giornale il 5 maggio 2007.

    (per vedere i link delle immagini dovete andare qui http://www.galileo2001.it/materiali/..._battaglia.php


    Ma non è colpa dell'uomo

    Quella del riscaldamento globale (RG) antropogenico è la più grande mistificazione globale degli ultimi 20 anni. Qui la parola chiave è “antropogenico”: il riscaldamento globale attuale è reale, nel senso che la temperatura media globale è, oggi, più elevata che 300 anni fa, ma l’uomo non c’entra niente. L’attuale RG cominciò nel 1700 (fig. 1) quando l’industrializzazione non esisteva e la popolazione mondiale meno di 1 miliardo di anime e ha continuato sino al 1940, quando l’industrializzazione era ancora nella sua infanzia e limitata a pochissime nazioni e la popolazione mondiale meno di un terzo della odierna (fig. 2). Per più di tre decenni, dal 1940 fino al 1975, invece, in pieno boom economico e demografico, la temperatura scese (tanto da far temere, 30 anni fa, il rischio di una imminente era glaciale), ma riprese a salire in piena recessione economica. Insomma, l’attuale RG è occorso in tempi incompatibili con la teoria della sua causa antropica. Ma è occorso anche in luoghi incompatibili con quella teoria: se il riscaldamento a terra fosse dovuto all’aumento di gas serra in atmosfera, allora, per il meccanismo stesso dell’effetto serra, se ne dovrebbe osservare uno ancora maggiore ad alcuni chilometri sopra le nostre teste, ma né le sonde su palloni aerostatici né i satelliti osservano il riscaldamento atteso della troposfera. Un riscaldamento antropogenico, quindi, nei momenti e nei luoghi sbagliati.
    Variazioni di temperatura ci sono sempre state. Se andiamo indietro nel tempo (fig. 1), il pianeta patì la piccola era glaciale tra il 1400 e il 1800: dipinti dell’epoca testimoniano la Laguna di Venezia e il Tamigi ghiacciati, usati come piste di pattinaggio e attraversati dai carri (l’ultimo festival sul Tamigi ghiacciato si ebbe nell’inverno 1813-14). E tra il 1000 e il 1300 ci fu il periodo caldo medioevale, con temperature di 2-3 gradi superiori a quelle odierne, quando Erik il Rosso andò a colonizzare la Greenland, Terra Verde, allora; e quando, racconta Chaucer, fiorivano i vigneti anche nel nord dell’Inghilterra. Andando ancora indietro nel tempo, sino all’età del bronzo, vi fu quel che i geologi chiamano massimo Olocenico, con temperature, per oltre 2 millenni, 2-3 gradi superiori alle odierne, e alle quali ben sopravvissero gli orsi polari, della cui estinzione oggi ci si preoccupa contro l’evidenza che la loro popolazione è, oggi, più numerosa che nel secolo scorso.

    Se non le attività umane, cosa causa allora il riscaldamento, oggi come nel passato? Bisogna innanzitutto essere consapevoli che tutte le attività degli oltre 6 miliardi di esseri umani sono un nonnulla rispetto all’attività di quel gigante, lassù nel cielo, che è il nostro sole. Le macchie solari sono, sappiamo oggi, intensi campi magnetici che appaiono durante periodi d’elevata attività solare, ma per secoli e da molto prima che se ne conoscesse la natura gli astronomi ne hanno registrato il numero, e dai dati raccolti si può notare tra il 1645 e il 1715 una drastica riduzione nel numero delle macchie solari (minimo di Maunder, dal nome dell’astronomo inglese che osservò la circostanza). Quanto il numero di macchie solari sia un attendibile indicatore del clima lo scoprirono il ricercatore danese Friis-Christensen e i suoi collaboratori, che nel 1991 dimostrarono la stretta correlazione tra attività solare e temperatura globale in tutto il periodo compreso fra il 1860 e il 1990. Per escludere che quella correlazione fosse una semplice coincidenza, andarono indietro nel tempo per altri 400 anni e, di nuovo, accertarono la stretta correlazione tra attività solare e temperatura globale (fig. 3).

    Il sole influenza il clima non solo, direttamente, col suo calore ma anche, indirettamente, attraverso le nuvole, che hanno un potente effetto rinfrescante. Le masse di nuvole si formano anche grazie all’interazione del vapore acqueo dagli oceani con le particelle di raggi cosmici provenienti dall’esplosione di stelle lontane giunte alla fine della loro vita: le molecole di vapor d’acqua colpite dai raggi cosmici diventano nuclei di condensazione da cui si formano le nuvole. Quando il sole è più attivo, cioè quando il campo magnetico da esso è più intenso, i raggi cosmici (che sono particelle elettricamente cariche) sono maggiormente deviati da quel campo magnetico: ne consegue un più debole flusso cosmico cui corrisponde una minore formazione di nuvole e quindi un maggiore riscaldamento. La potenza di questo effetto è diventata chiara solo recentemente, dopo che si sono confrontate, nel corso degli anni, le temperature globali con il flusso di raggi cosmici, scoprendo, ancora una volta, una stretta correlazione tra temperatura globale e flusso cosmico, con la prima che aumenta ogni volta che il secondo diminuisce, e viceversa: il clima è controllato anche dalle nuvole, queste sono controllate dal flusso di raggi cosmici a sua volta controllato dall’intensità del campo magnetico dal sole, cioè dalla attività della nostra stella (fig. 4).

    In conclusione, la congettura antropogenica del RG dovrebbe essere oggi considerata pura speculazione metafisica sconfessata dai fatti reali.

    Franco Battaglia
    Di nuovo 'sta teoria dei raggi cosmici?

    Che noia.....

    http://forum.meteonetwork.it/showpos...3&postcount=29
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  4. #64
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    Di nuovo 'sta teoria dei raggi cosmici?

    Che noia.....
    Non solo noia, ma guardando meglio mi chiedo se ci sia onestà di fondo. Innanzitutto lui attacca gli altri perché metafisici e poi si rifugia in considerazioni del tutto assiomatiche come Bisogna innanzitutto essere consapevoli che tutte le attività degli oltre 6 miliardi di esseri umani sono un nonnulla rispetto all’attività di quel gigante, lassù nel cielo, che è il nostro sole che è un qualcosa semmai da dimostrare, non da dare come a priori. Peché se parti da questo allora è ovvio che il GW non esiste.

    Ma, dicevo, ho guardato meglio e mi sono proprio incacchiato.

    Guarate questo grafico (è la sua fig. 1 che ho riportato prima)



    e confrontatelo con questo sempre da lui riportato e che sarebbe la sua figura 3:




    Allora: prendete il 1650. In base al Graf. 1 faceva un freddo cane. In base alla fig. 3 era la stessa temperatura di oggi. Prendete il 1800. In base alla fig. 3 è stato un anno gelido dopo la caldazza di metà '700, in base alla 1 è stato un anno molto più caldo del 1650 e comunque in linea coi decenni precedenti.

    Quindi: la sua teoria che le macchie solari spiegano perfettamente l'andamento delle temperature si basa su temperature diverse da quelle che lui stesso ha postato dieci righe sopra.

    Allora: ditemi come si può considerare serio un contributo del genere. E ditemi come cavolo si fa a dire, sussiegosi "tu non rispetti le idee altrui". Ma per piacere...
    Maurizio
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    41:53:22N, 12:29:53E

  5. #65
    Tempesta violenta L'avatar di Gio
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Non solo noia, ma guardando meglio mi chiedo se ci sia onestà di fondo. Innanzitutto lui attacca gli altri perché metafisici e poi si rifugia in considerazioni del tutto assiomatiche come Bisogna innanzitutto essere consapevoli che tutte le attività degli oltre 6 miliardi di esseri umani sono un nonnulla rispetto all’attività di quel gigante, lassù nel cielo, che è il nostro sole che è un qualcosa semmai da dimostrare, non da dare come a priori. Peché se parti da questo allora è ovvio che il GW non esiste.

    Ma, dicevo, ho guardato meglio e mi sono proprio incacchiato.

    Guarate questo grafico (è la sua fig. 1 che ho riportato prima)



    e confrontatelo con questo sempre da lui riportato e che sarebbe la sua figura 3:




    Allora: prendete il 1650. In base al Graf. 1 faceva un freddo cane. In base alla fig. 3 era la stessa temperatura di oggi. Prendete il 1800. In base alla fig. 3 è stato un anno gelido dopo la caldazza di metà '700, in base alla 1 è stato un anno molto più caldo del 1650 e comunque in linea coi decenni precedenti.

    Quindi: la sua teoria che le macchie solari spiegano perfettamente l'andamento delle temperature si basa su temperature diverse da quelle che lui stesso ha postato dieci righe sopra.

    Allora: ditemi come si può considerare serio un contributo del genere. E ditemi come cavolo si fa a dire, sussiegosi "tu non rispetti le idee altrui". Ma per piacere...
    Giovanni Tesauro
    Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it


    Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm

  6. #66
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Giusto per essere un po' più esplicito sulla faccenda sole-GW:

    non nego che ci possa essere una certa correlazione fra attività solare e riscaldamento (anche se correlazione non implica necessariamenbte causalità....):

    -difatti il Maunder Minimum (circa 1645-1715) coincise con uno dei periodi più freddi della PEG (perlomeno su scala euro-atlantica);

    -difatti l'IPCC dà una certa valenza (seppur minima, dell'ordine di 0.12 [0.06 - 0.3] W/m2) all'effetto della radiazione solare nel forcing radiativo globale (per confronto, la CO2 ha un forcing radiativo di 1.66 [1.49 - 1.83] W/m2;

    -difatti, su scala regionale e stagionale/annua, da anni esistono diversi studi che correlano il ciclo di Schwabe (11-ale) risp. di Hale (22-ale) alla predisposizione a determinati pattern configurativi e relativi tipi di circolazione atmosferica soprattutto sui comparti Pacifico-Nordamerica e Euro-atlantici (ad es. gli studi di Labitzke del SRG di Berlino o di Van Loon dell'NCAR di Boulder).

    Ma da qui a dare al solo effetto solare l'unica causa dell'GW ne passa.

    Primo perché si buttano a mare comprovate e sperimentate teorie della fisica dell'atmosfera inerenti l'effetto di assorbimento dell'infrarosso di gas a struttura molecolare tri-atomica (come la CO2);

    secondo perché, cmq, qualcuno dovrà pur spiegare la discrepanza dell'ipotizzata correlazione radiazione solare-temperatura globale che appare a partire da inizio anni 80 (vedi grafici postati precedentemente) e non solo:
    io noto che, se si prende in considerazione il numero di macchie solari come indicatore della forza ciclica del sole, ecco cosa appare:



    d'accordo sul trend generale in salita fra XVIII e XX secolo (come le temperature), ma questo trend sembrerebbe essersi arrestato da inizio anni 80 (NON come le temperature). Voui vedere che il grafico di Battaglia ripreso da jadan in questo post http://forum.meteonetwork.it/showpos...1&postcount=62
    è stato "truccato" per farlo sembrare più simile a quest'altro? Della serie: "partiamo dal presupposto X e cerchiamo di modificare i dati per arrivare a dimostrare il presupposto iniziale"...

    Vediamo allora l'indicatore Solar Flux (molto simile a quello delle macchie solari) degli ultimi cicli:



    Scopriamo allora, con notevole sorpresa (si fa per dire ), che il picco massimo è avvenuto a fine anni 50, in pieno periodo di relativo raffreddamento (il trentennio metà anni 40 - metà anni 70), mentre, se osserviamo l'ultimo ventennio, caratterizato dal trend più forte di rialzo termico, non vediamo grandi picchi nel SF, anzi l'ultimo (2001) è inferiore, per intensità, a quelli di fine anni 40, fine anni 50 e inizio anni 90...

    Ultima modifica di steph; 08/05/2007 alle 21:24
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  7. #67
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da lucanoa Visualizza Messaggio
    Bravo Gio, bell'intervento!

    per il resto, bhè è meglio che Grosso torni ad insegnare religione (spero con tutto il cuore che gli riesca meglio.. altrimenti fa danni anche spirituali.... )
    ah, ecco...allora ho ancora speranza!!!
    Francesco Nucera
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  8. #68
    Brezza tesa L'avatar di Neo
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Innanzitutto questo andamento delle temperatura non mi torna assolutamente.

    Lui dice che sono così (anche qui: mica male sarebbe la fonte)



    mentre l'Accademia delle Scienze americane, rispondendo al Congresso USA ha proposto le ricostruzioni che vedete in allegato. La differenza che salta agli occhi è che nel grafico di Battaglia l'ultimo periodo (il now a destra) non solo è molto minore dell'ottimo medievale, ma, soprattutto, l'aumento degli ultimi decenni viene grandemente sottostimato.

    In mancanza di indicazioni di fonti, se permettete, ho il vago sospetto che convenga fidarsi maggiormente dell'Accademia delle Scienze americane. Anche perché di sicuro Battaglia non è un paleoclimatolgo, quindi i dati, lui come tutti gli altri, li prende da altre fonti. La mia è attendibilissima. La sua, non indicandola, non so.
    Sai perchè non ti torna il primo grafico?
    perchè è una ricostruzione ufficiale fatta dall' IPCC

    Presente nel rapporto di valutazione dell' IPCC fatto nel 1995

    prima dell' Hokey stick.

    non lo trovi abbastanza autorevole?
    il primo forum non si scorda mai...[B]

    Daniele Campello[/B]

  9. #69
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Citazione Originariamente Scritto da Neo Visualizza Messaggio
    Sai perchè non ti torna il primo grafico?
    perchè è una ricostruzione ufficiale fatta dall' IPCC

    Presente nel rapporto di valutazione dell' IPCC fatto nel 1995

    prima dell' Hokey stick.

    non lo trovi abbastanza autorevole?
    Rispondo subito alla domanda: no, ritengo più autorevoli i contributi successivi. Tra i quali quello (non IPCC) che io ho postato e che è di un anno fa. Non ho avuto tempo di guardare l'integrale del rapporto del I gruppo IPCC uscito oggi per vedere eventuali nuove ricostruzioni. In generale, comunque, la scienza non si comporta come il Barolo: non è che invecchiando migliori. Le cose nuove sono generalmente migliori di quelle vecchie.

    Per il 1995. Non ho il rapporto completo quindi non so se fosse presente una ricostruzione della temperatura dall'anno 1000. Nel summary disponibile sul sito, di quel grafico non mi pare ci sia traccia.
    Maurizio
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  10. #70
    Brezza tesa L'avatar di Neo
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    Predefinito Re: la stampa tedesca attacca il GW e Meteolive apre "ambientopoli"

    Il tuo ragionamento è corretto, ma non sempre è così.
    Quel grafico dell' IPCC fu in seguito smentito dalla ricostruzione di Mann che cancellò nel 1998 con un colpo di bacchetta sia l'optimum climatico che la PEG. Conosciamo tutti "la truffa" dell' Hockey Stick. Questo per dire che non sempre le ricostruzioni più recenti risultano le migliori, dipende sempre da chi e sopratutto da come vengono fatte le analisi (Michael Mann ne sa qualcoa a proposito)
    Ultima modifica di Neo; 08/05/2007 alle 13:58
    il primo forum non si scorda mai...[B]

    Daniele Campello[/B]

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